Nasce il circolo dedicato a Pancrazio De Pasquale. Presenti Francesco Alparone e Simona Mafai

Nasce il circolo dedicato a Pancrazio De Pasquale. Presenti Francesco Alparone e Simona Mafai

Eleonora Corace

Nasce il circolo dedicato a Pancrazio De Pasquale. Presenti Francesco Alparone e Simona Mafai

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giovedì 18 Luglio 2013 - 23:51

Porta il nome del celebre politico messinese Pancrazio De Pasquale il neonato terzo circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà. Alla presentazione avvenuta ieri nei locali della libreria Feltrinelli sono intervenuti il garante della Federazione di Messina, Francesco Alparone e la moglie di De Pasquale, Simona Mafai.

“Una coincidenza storica con un grande valore simbolico”. Sorride pronunciando questo pensiero Simona Mafai, secondogenita degli artisti Mario Mafai e Antonietta Raphaël, iscritta al Partito Democratico dopo una lunga e brillante carriera all’interno del PCI alla scuola di partito del quale incontrò quello che due anni dopo sarebbe divenuto suo marito, Pancrazio De Pasquale. Correva l’anno 1950. Da allora fino alla scomparsa di Pancrazio De Pasquale nel 1992, condivisero la maggior parte delle battaglie politiche. La “coincidenza” che fa sorridere Simona Mafai riguarda il battesimo di un nuovo circolo di Sinistra Ecologia e Libertà a Messina intitolato al marito, proprio il giorno dopo lo tsunami giudiziario, ma anche politico, dovuto allo “scandalo sulla formazione”. Decisamente un segno di un nuovo corso indirizzato ad un modo diverso di fare politica, più autentico ed onesto. Che lo si prenda come un segno o come un buon auspicio, è questa, in ogni modo, la speranza di tutte le persone che ieri sera hanno partecipato alla presentazione del circolo “Pancrazio De Pasquale” di Sel, terzo arrivato in ambito cittadino dopo il Matteo Cucinotta e il Messina Centro.

“De Pasquale – si legge nel comunicato che annuncia l’evento – consigliere e capogruppo PCI al Consiglio comunale di Messina, deputato al Parlamento nazionale, al Parlamento Europeo ed all’Assemblea regionale di cui fu anche Presidente, figura politica di grande rilievo istituzionale, è stato sempre in prima fila nella difesa dei diritti dei più deboli e dei lavoratori. A Messina restano memorabili le sue battaglie per il risanamento contro la vergogna delle baracche e il rilancio della Zona Falcata”. Invitati alla cerimonia anche il Partito Democratico, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista. Sono intervenuti, oltre la stessa Simona Mafai, il garante della Federazione di Sel Messina, Francesco Alparone, Alessandra Minniti e Antonina Alberti – nipote di Pancrazio De Pasquale – oltre a Peppino Mangiapane e Pasquale Cannetti, coordinatore in pectore del nuovo circolo. Ad ascoltare i relatori, tra gli altri, Angela Bottari, Lucia Tarro Cieli, Alfredo Crupi, Salvatore Chiofalo e Santino Morabito. Peppino Mangiapane, che ha conosciuto e combattuto diverse battaglie a fianco di Pancrazio De Pasquale, ha presentato un dettagliato excursus dei momenti più salienti della vita del politico messinese, definendolo il padre della sinistra nella nostra città “dopo Lo Sardo”.

A chiuso il dibattito Memi Costa, artista e membro della Segreteria Regionale di Sel, che ha augurato l'unità di tutti i circoli cittadini, regalando poi, simbolicamente dei piatti dipinti a mano – opere realizzate personalmente per l'occasione- alle signore intervenute all'evento.

Articolato, a tratti tagliente – soprattutto nei confronti del PD – l’intervento del garante Francesco Alparone, al suo debutto ufficiale nella veste assegnatagli dalla Segreteria Regionale in seguito alla scelta del Segretario Provinciale, Salvatore Chiofalo, di presentare le dimissioni dalla guida della Federazione di Messina. “Per chi fa politica – ha dichiarato Alparone – in una fase di crisi della partecipazione politica, assistere alla creazione di un circolo è un evento piacevole. Una giornata come questa mi fa essere ottimista. A Catania qualche mese fa è nato il secondo circolo cittadino di Sel, a Messina ormai sono tre. Sono ottimista rispetto al mio ruolo, qualche mese fa questa Federazione ha avuto momenti un po’ tribolati, ma non è accaduto solo qua, sono fasi normali. Il problema della forma politica è un problema che attraversa tutti i partiti, è una vera e propria sfida che dobbiamo affrontare. Il nostro compito è quello di ricostruire una sinistra che non si vergogni di essere tale, come succede oggi. Per farlo dobbiamo ribaltare il nostro approccio al fondamentale tema del lavoro. Dobbiamo ridare all’Italia una sinistra. La crisi non solo economica, ma anche morale e culturale del paese deriva anche dal suo essere privo, ora come ora, di una sinistra. Conservando l’ottica di Vendola che fondò il partito nella prospettiva di biodegradarsi per qualcosa di più grande, dobbiamo stare in campo giorno dopo giorno per fare politica”.

Dopo aver ricordato quelli che sono gli obiettivi generali del partito di Nichi Vendola, Alparone si è soffermato sulla situazione messinese, ricordando ciò che il leader di Sinistra Ecologia e Libertà dichiarò a proposito della realtà Messinese nel periodo in cui faceva parte della Commissione Antimafia. A quel tempo Vendola definì l’Università di Messina “un verminaio”. Alparone estende questa definizione alla situazione cittadina in generale. “ Ad esempio, io che non sono di qui, non mi sarei mai aspettato i nomi coinvolti negli arresti per lo scandalo della Formazione, immagino, invece, che voi messinesi non siete rimasti per nulla stupiti. Il voto ad Accorinti deriva proprio da questo: da una città che ha detto basta. Il PD è ora chiamato a rispondere ad una questione morale che forse non vuole affrontare, visto che il segretario regionale non è ancora intervenuto… Per quanto riguarda Sel, sia chiaro che noi dobbiamo essere autonomi, troppo spesso le vicende del Pd si sono riflesse su di noi. Sel deve essere un partito di Sinistra. Avvieremo una collaborazione critica con la giunta Accorinti e da settembre a livello nazionale verranno lanciate sette iniziative da declinare nel modo giusto nel territorio”.

Ultima ad intervenire la moglie di De Pasquale, Simona Mafai, che invitando tutte le forze di sinistra ad una collaborazione autentica, ha chiuso la serata con il seguente monito: “I fenomeni di corruzione come quello che ha coinvolto in questi giorni esponenti della vita politica messinese vengono poi pericolosamente generalizzati. Oggi un barista a Palermo diceva che i politici sono tutti ladri. Questo è molto pericoloso perché se si distrugge la politica si lascia la strada aperta al totalitarismo, sia pure mascherato da un comico…”.

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