Porto di Tremestieri, “spunta” altra sabbia. Ma c’è già la nuova autorizzazione regionale

Porto di Tremestieri, “spunta” altra sabbia. Ma c’è già la nuova autorizzazione regionale

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, “spunta” altra sabbia. Ma c’è già la nuova autorizzazione regionale

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lunedì 19 Gennaio 2015 - 23:07

Trasferiti a Galati i 20mila metri cubi stimati, c’è da eliminare ancora una quantità compresa tra 15mila e 17mila metri cubi per la quale serve l’ennesima autorizzazione regionale. C’era il timore che si perdesse ancora lungo tempo ma, per fortuna, l’intoppo è stato superato già in serata

Se la storia del porto di Tremestieri fosse una di quelle normali, ieri avrebbero riaperto entrambe le invasature chiuse dallo scorso 5 novembre. Ma normale non lo è ed allora bisogna anche “ringraziare” che l’ennesimo intoppo potrà essere risolto nel giro di pochi giorni.

La mareggiata di due mesi e mezzo fa aveva portato all’interno dell’approdo la bellezza di 25mila metri cubi di sabbia. L’autorizzazione regionale al dragaggio arrivò solo il 17 dicembre, ben 42 giorni dopo l’insabbiamento. 5mila metri cubi furono subito trasferiti a Galati via terra, per la parte di competenza del Comune, mentre i restanti 20mila metri cubi sono stati spostati dall’impresa La Dragaggi, che si è aggiudicata la mini gara bandita dall’Autorità Portuale. Anche questa sabbia è andata via da Tremestieri ed allora ieri era prevista l’apertura di entrambe le invasature del porto.

Come spesso accade, però, quanto previsto non si è verificato. Nell’ultimo periodo si è accumulata altra sabbia e adesso bisognerà togliere anche questa. “E’ più di quanta ci aspettavamo, ancora tra i 15mila e i 17mila metri cubi – afferma il responsabile unico del procedimento, l’ing. Massimiliano Maccarone -, anche perché nello scorso week end è arrivata l’ennesima sciroccata. Mi sono subito messo in contatto con l’assessore regionale Maurizio Croce, che ha mostrato la massima disponibilità, per avere l’ennesima necessaria autorizzazione. Appena l’avremo, daremo l’ordine di togliere la rimanente quantità e l’impresa potrà riprendere a lavorare immediatamente, visto che abbiamo già fatto i nuovi calcoli e raggiunto l’accordo”.

Per fortuna, stavolta, dalla Regione sono arrivate risposte positive e immediate. “Già in prima mattinata, alle 8.30, l’autorizzazione sarà sul tavolo dell’Autorità Portuale – è il laconico ma efficace messaggio dell’assessore Croce –“. Dunque, pericolo scongiurato. E si trattava di un pericolo serio, perché se si fosse perso ancora qualche altro giorno, l’impresa La Dragaggi non avrebbe potuto ancora sopportare la mancata produzione della draga ferma a Tremestieri, con la conseguenza che i tempi si sarebbero allungati a dismisura.

Già da oggi, invece, si torna al lavoro. Per eliminare i 20mila metri cubi di sabbia precedenti, la ditta veneta aveva impiegato meno dei dieci giorni previsti da contratto. Stavolta tutto potrebbe essere completato nell’arco di una settimana e rinviare l’apertura di soli sette giorni. A meno che anche lunedì prossimo non venga fuori l’ennesimo intoppo…

(Marco Ipsale)

16 commenti

  1. Non ho parole, è inaccettabile una cosa del genere. L’assurdità non è questa amministrazione, ma tutte le amministrazioni, sia di destra che di sinistra, le quali non hanno mai voluto affrontare realmente il problema.
    Come si può pensare di spendere sempre soldi per dragare il “porto di tremestieri” in un momento come questo in cui i soldi servirebbero a molto altro.
    Perché non creare un bando nazionale per ricevere idee e magari trentare a chiedere fondi europei dopo un’attenta valutazione di tutte le proposte.
    Forse sogno, ma ormai in questa città si può solo sognare!

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  2. Non ho parole, è inaccettabile una cosa del genere. L’assurdità non è questa amministrazione, ma tutte le amministrazioni, sia di destra che di sinistra, le quali non hanno mai voluto affrontare realmente il problema.
    Come si può pensare di spendere sempre soldi per dragare il “porto di tremestieri” in un momento come questo in cui i soldi servirebbero a molto altro.
    Perché non creare un bando nazionale per ricevere idee e magari trentare a chiedere fondi europei dopo un’attenta valutazione di tutte le proposte.
    Forse sogno, ma ormai in questa città si può solo sognare!

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  3. ma se di nuovo scirocco,che ci pigliamo in giro???? a fine settimana avremo altra sabbia e la tela di penelope non finisce mai, ingrassando le ditte del dragaggio,che per carità mangiano senza avere colpa.

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  4. ma se di nuovo scirocco,che ci pigliamo in giro???? a fine settimana avremo altra sabbia e la tela di penelope non finisce mai, ingrassando le ditte del dragaggio,che per carità mangiano senza avere colpa.

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  5. SI va bene,lei spera di fare una cosa seria a Messina.Campa cavallo,questa è la città dei buddaci e quaqquaraqua

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  6. SI va bene,lei spera di fare una cosa seria a Messina.Campa cavallo,questa è la città dei buddaci e quaqquaraqua

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  7. È assolutamente inconcepibile, inaccettabile, incongruente con qualunque forma di gestione amministrativa che si possa continuare a buttare in questo modo denaro pubblico che, potrebbe essere utilizzato per aiutare le aziende locali, ormai giunte al collasso. Ma ci rendiamo conto oppure dobbiamo continuare a metterci il sacco in testa. Una città che sta cadendo nel baratro e voi, pagati anche da me con i soldi delle mie tasse, non riusciute a trovare soluzioni alternative e valide per arginare il problema senza questa marea di soldi “persi” nel nulla. Non vi giustificate : la colpa di quelli che c’erano prima. Adesso ci siete voi. Se non ne avete le capacità, mostrate dignità sociale e andate a casa. Siamo stanchi della demagogia. Basta

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  8. È assolutamente inconcepibile, inaccettabile, incongruente con qualunque forma di gestione amministrativa che si possa continuare a buttare in questo modo denaro pubblico che, potrebbe essere utilizzato per aiutare le aziende locali, ormai giunte al collasso. Ma ci rendiamo conto oppure dobbiamo continuare a metterci il sacco in testa. Una città che sta cadendo nel baratro e voi, pagati anche da me con i soldi delle mie tasse, non riusciute a trovare soluzioni alternative e valide per arginare il problema senza questa marea di soldi “persi” nel nulla. Non vi giustificate : la colpa di quelli che c’erano prima. Adesso ci siete voi. Se non ne avete le capacità, mostrate dignità sociale e andate a casa. Siamo stanchi della demagogia. Basta

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  9. Quello che lei scrive si applica in un paese serio,ma questo è il paese del tira a campaaaaaa e da mangiucchia facile.quellicheceranoprima e quellichecisopodopo,sono il risvolto dello stesso libro,tranquillo…

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  10. Quello che lei scrive si applica in un paese serio,ma questo è il paese del tira a campaaaaaa e da mangiucchia facile.quellicheceranoprima e quellichecisopodopo,sono il risvolto dello stesso libro,tranquillo…

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  11. CastorinaCarmelo 20 Gennaio 2015 11:06

    Bastava costruire due sottopassi rispettivamente uno a Gazzi e l’altro in via S.Cecilia bassa zona “piccola velocità” per giungere al molo naturale “Norimberga” attraverso quel tratto di via Don Blasco. Ma forse costava “poco”… ed ai soliti “FURBETTI” non è piaciuto…..e Noi “BUDDACEDDI” tutti zitti e conniventi.

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  12. CastorinaCarmelo 20 Gennaio 2015 11:06

    Bastava costruire due sottopassi rispettivamente uno a Gazzi e l’altro in via S.Cecilia bassa zona “piccola velocità” per giungere al molo naturale “Norimberga” attraverso quel tratto di via Don Blasco. Ma forse costava “poco”… ed ai soliti “FURBETTI” non è piaciuto…..e Noi “BUDDACEDDI” tutti zitti e conniventi.

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  13. Secondo Sciascia, gli uomini si dividono in: uomini, mezzi uomini, ominicchi, quacquaracquà e pigliainculo. Scusate la volgarità, ma sono fatti letterari.
    George

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  14. Secondo Sciascia, gli uomini si dividono in: uomini, mezzi uomini, ominicchi, quacquaracquà e pigliainculo. Scusate la volgarità, ma sono fatti letterari.
    George

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  15. Bravissimi! …avete finalmente seguito il consiglio del grande economista John Maynard Keynes il quale sosteneva che, ” in periodo di crisi, lo stato dovrebbe pagare i lavoratori disoccupati per scavare una gigantesca buca e poi riempirla. In questo modo i lavoratori avrebbero un salario e potrebbero spendere, attorno alla buca si creerebbero negozi ed osterie ed infine l’economia potrebbe risollevarsi” .

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  16. Bravissimi! …avete finalmente seguito il consiglio del grande economista John Maynard Keynes il quale sosteneva che, ” in periodo di crisi, lo stato dovrebbe pagare i lavoratori disoccupati per scavare una gigantesca buca e poi riempirla. In questo modo i lavoratori avrebbero un salario e potrebbero spendere, attorno alla buca si creerebbero negozi ed osterie ed infine l’economia potrebbe risollevarsi” .

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