Secondo quanto emerso dalle indagini, il venticinquenne si sarebbe anche spacciato per il ciclista Filippo Pozzato per chattare con la scrittrice Irene Cao.
Sta creando parecchio scalpore la storia di un 25enne messinese accusato di aver creato falsi profili Facebook e Twitter per spacciarsi per il pornostar Franco Trentalance e intrattenere conversazioni via web con la showgirl Justine Mattera. Non solo.
Secondo le accuse, il ragazzo avrebbe anche costretto la showgirl "a proseguire le comunicazioni on line", nonostante lei avesse scoperto l'inganno, minacciandola di pubblicare le videochat. Sostituzione di persona e violenza privata sono le accuse che il pm di Milano Alessandro Gobbis, dopo aver chiuso le indagini, ha messo a carico del ragazzo che ora rischia di finire a processo.
Per il giovane, difeso dal legale Fabio Ingrillì, sta per arrivare la richiesta il rinvio a giudizio. Secondo quanto emerso dalle indagini, il venticinquenne si sarebbe anche spacciato per il ciclista Filippo Pozzato per chattare con la scrittrice Irene Cao. Tutti i vip coinvolti sono parti offese nel procedimento.
che furbacchione ! I VIP sono pieni di soldi, possono permettersi i migliori avvocati , e mo sò c….i tua
che furbacchione ! I VIP sono pieni di soldi, possono permettersi i migliori avvocati , e mo sò c….i tua
Non capisco perché tutelate questo sfigato occultando i dati anagrafici. Non era giusto il contrario?
Non capisco perché tutelate questo sfigato occultando i dati anagrafici. Non era giusto il contrario?
Direi di NO, anche ai fini di uno svolgimento equo del processo. Mi aspetto, semmai, una sentenza chiara, equilibrata e che faccia testo in questa complessa problematica. Ovvero, un dispositivo che contribuisca a tutelare in modo equilibrato, i diritti del singolo in rapporto ai diritti della collettività. Internet è troppo importante per non richiedere una crescita anche sotto questo aspetto. Ne va della libertà di tutti noi.
Direi di NO, anche ai fini di uno svolgimento equo del processo. Mi aspetto, semmai, una sentenza chiara, equilibrata e che faccia testo in questa complessa problematica. Ovvero, un dispositivo che contribuisca a tutelare in modo equilibrato, i diritti del singolo in rapporto ai diritti della collettività. Internet è troppo importante per non richiedere una crescita anche sotto questo aspetto. Ne va della libertà di tutti noi.
“Si spaccia per una pornostar..” Ok, quanto meno è reato di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. capo IV, titolo VII.
Ma che dire di chi nel mondo, sfruttando la rete telematica della posto di lavoro ove opera, prenota viaggi, prodotti per la bellezza, scarica film, etc, etc, togliendo ore al proprio lavoro e riducendo le risorse di quella rete amministrativa ? Non è forse ugualmente colpevole ? Non dovrebbe recuperare le ore di lavoro, indebitamente sottratte ? Mi AUGURO che ogni amministrazione, pubblica o privata, attui le opportune contromisure tecniche per stroncare il fenomeno. Basta davvero poco. Per es. : avvalersi della locale forza di Polizia Postale.
“Si spaccia per una pornostar..” Ok, quanto meno è reato di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. capo IV, titolo VII.
Ma che dire di chi nel mondo, sfruttando la rete telematica della posto di lavoro ove opera, prenota viaggi, prodotti per la bellezza, scarica film, etc, etc, togliendo ore al proprio lavoro e riducendo le risorse di quella rete amministrativa ? Non è forse ugualmente colpevole ? Non dovrebbe recuperare le ore di lavoro, indebitamente sottratte ? Mi AUGURO che ogni amministrazione, pubblica o privata, attui le opportune contromisure tecniche per stroncare il fenomeno. Basta davvero poco. Per es. : avvalersi della locale forza di Polizia Postale.