Mentre Torre Faro si avvia a combattere il carovita mediante “il mercato del cittadino-, primo luogo di incontro reale tra consumatori e produttori locali, a Messina si celebra l’ennesima beffa a danno degli avventori dei prodotti ortofrutticoli.
Circa un mese fa, era partita l’iniziativa del Comandante della squadra annona e mercati dei VV.UU. Santagati, grazie alla quale ogni sabato il mercato ortofrutticolo all’ingrosso avrebbe aperto le porte alla cittadinanza. A dimostrazione di veridicità dell’impegno preso, il Comandante ci forniva copia del “borsino prezzi- del suddetto mercato, garantendo che codesta azione sarebbe divenuta pratica regolare con cadenza settimanale.
Purtroppo la seconda settimana non ci è stato fornita alcuna informazione in merito, e noi abbiamo giustificato l’atto in quanto in prossimità delle feste pasquali.
In seguito riceviamo un listino prezzi che, a confronto diretto sui mercati Sant’ Orsola e Vascone, risulta essere pari o addirittura superiore ai prezzi esposti. In seguito alle nostre rimostranze non ci veniva offerto nessun documento di conforto, né spiegazioni valide, ad una serie di domande poste direttamente ai rivenditori di ortofrutta.
Traspare da qui, la mancanza di proseguo dell’annunciata apertura del mercato all’ingrosso, come naturale risposta alle proteste dei rivenditori verso i grossisti: per cui nulla di fatto e una silenziosa marcia indietro.
Ancora una volta il consumatore, a Messina, viene burlato e quel che peggio anche dagli organi istituzionali, che prima promettono e poi moderano il loro impegno per non scontentare.