Ato idrico 3 Messina: al via incontri negli otto comprensori per la costituzione della società in house

Ato idrico 3 Messina: al via incontri negli otto comprensori per la costituzione della società in house

Ato idrico 3 Messina: al via incontri negli otto comprensori per la costituzione della società in house

lunedì 04 Aprile 2011 - 11:33

La nuova realtà potrebbe gestire il servizio idrico integrato sul territorio provinciale. Oggi primo confronto a Roccalumera, domani a Barcellona. Si discuterà anche del progetto Conoscenza e del piano interventi depuratori

Segreteria Tecnica Operativa dell’Ato 3 Idrico Messina a lavoro per gettare le basi per la nascita della società in house che dovrà gestire il servizio integrato sul territorio provinciale. Per fare ciò, la Sto, guidata dai dirigenti Peppuccio Santalco e Santi Trovato, hanno programmato una serie di incontri sul territorio per discutere di tale questione. Oggi si terrà il primo a Roccalumera, al quale parteciperanno tutti i sindaci della zona. Stessa cosa avverrà domani con Barcellona Pg e via via con tutti gli altri rappresentanti degli otto comprensori individuati nell’ottica della società d’ambito. Aree comprensoriali delle quali si terrà conto anche nella fase pratica di amministrazione, ultimati i passaggi formali che daranno il via definitivo alla costituzione della società.

«Si tratta di incontri preparatori organizzati dalla Sto – ci ha spiegato l’assessore provinciale alle Partecipate, Michele Bisignano -, al quale seguirà, alla fine, la votazione finale in sede d’assemblea dei sindaci. Una giusta fase di confronto per verificare le necessità e le idee provenienti dal territorio». L’amministrazione provinciale, qualche settimana fa, ha incontrato proprio i sindaci dei comuni capofila dei comprensori (Torregrotta, Barcellona, Patti, Capo d’Orlando, Sant’Agata di Militello, Roccalumera, Giardini e Messina), per discutere dell’affidamento in house del servizio. La legge 133/2008 infatti, prevede che “in presenza di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, tali da non permettere un efficace e utile ricorso al mercato, l’affidamento può avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall’ente locale”.

Nel corso degli incontro distrettuali dell’Ato Idrico, si parlerà anche di aspetti prettamente tecnici. Importante passaggio sul piano Conoscenza, finalizzato a recepire tutta una serie di informazioni da utilizzare per la revisione del piano d’ambito dell’Ato 3. Altro punto riguarderà il piano di interventi per i depuratori. A questi ultimi, nella riprogrammazione delle economie stabilita nel novembre 2008, fu data priorità per la procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea nei confronti della Sicilia per il mancato adeguamento degli impianti di depurazione finalizzati alla tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei. I fondi ci sono, ma non sono ancora stati adeguatamente spesi.

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