Caro sindaco, pensa anche a noi

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Redazione

Caro sindaco, pensa anche a noi

venerdì 04 Luglio 2008 - 12:59

Gli anziani temono caldo e caro vita. Chiedono sostegno

L’estate 2008 si è già rivelata torrida. A fronte delle ondate di calore che presumibilmente si ripeteranno senza che siano state adottate misure di prevenzione e di contrasto, i sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp, a firma dei segretari provinciali Giuseppe Locorotondo, Carmelo Muscolino e Carmelo Catania hanno inviato una nota al sindaco di Messina, chiedendo un incontro nel quale, oltre ai problemi dell’emergenza, siano discussi anche le misure di protezione sociale esistenti a Messina e la possibilità di potenziarle.

I sindacati dei pensionati esprimono anche preoccupazione per il crescente costo della vita e chiedono la istituzione del mercato del contadino e una pronta collaborazione con il prefetto Francesco Alecci per consentire il decollo di un paniere di prodotti di prima necessità a prezzo bloccato. Sull’emergenza caldo, inoltre, è stato chiesto al presidente dell’Amministrazione provinciale un incontro per le iniziative da assumere nei comuni della Provincia.

Al sindaco le organizzazioni hanno scritto: «L’ondata di calore dei giorni scorsi e quelle che prevedibilmente si riproporranno impongono l’adozione di misure di contrasto a difesa dei più deboli. Si ritiene che il Comune debba essere l’Ente promotore e coordinatore della rete delle Istituzioni che comprenda medici di medicina generale, volontariato, ASL, servizi sociali, per programmare e produrre, nella sussidiarietà, gli interventi essenziali.

Anzitutto occorre divulgare l’opuscolo approntato dal ministero della salute su “come vincere il caldo- nonché far pervenire ai soggetti più esposti a rischio una semplice carta espositiva dei servizi ordinari e di emergenza disponibili a Messina. Oltre al numero verde nazionale, in loco occorre garantire la continuità del telesoccorso, il potenziamento dell’assistenza domiciliare, l’organizzazione di “pony express- per fornire medicine a domicilio o acqua e strumenti di idratazione.

Pronto soccorso di ospedali e policlinico, 118, MMG (medici di base) e guardie mediche (assurdamente ridotte in provincia di Messina) che d’estate spesso risultano depotenziate anche in dipendenza di ferie per il personale, non dovranno, fino alla fine dell’emergenza, subire contrazioni.

Si chiede altresì un confronto sulla qualità della spesa sociale a Messina. E’ noto infatti che le risorse destinate alla protezione sociale sono circa un terzo rispetto alla media del centro-nord, pur essendo la nostra una città di anziani (quasi il 25%).

I pensionati messinesi inoltre per oltre un terzo hanno importi di pensione al di sotto della soglia della povertà e ultimamente, ancor più grave, a causa dell’impennata del costo della vita ed, ancor più grave, dei generi di prima necessità, non riescono più ad arrivare a fine mese. Il “mercato dell’agricoltore-, che già si sta positivamente sperimentando altrove, e il blocco di un paniere di prodotti di prima necessità che stenta a decollare a Messina per cause su cui forse anche la Magistratura dovrà porre attenzione ( è noto che da due inchieste risulta che riempire il “carrello- costa più che altrove e che è diffuso il “pizzo- che viene traslato sui consumatori) potrebbero essere due fra le iniziative che contribuirebbero a lenire i disagi delle famiglie messinesi e la gravità delle condizioni di due terzi dei pensionati che non superano i 600 euro al mese».

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