Cinque vini messinesi trionfano al concorso nazionale “Premio Douja d’Or”

Cinque vini messinesi trionfano al concorso nazionale “Premio Douja d’Or”

Cinque vini messinesi trionfano al concorso nazionale “Premio Douja d’Or”

lunedì 05 Luglio 2010 - 14:15

Premiati Malvasia, Mamertino rosso e vino Faro delle aziende “Marchetta Gaetano”, “Fondo dei Barbera”, “Francesco Fenech”, “Cantine Grasso” e “Tenuta Gatti”

«Siamo contenti di poter festeggiare questo primato dell’enologia messinese. L’auspicio è che si possa proseguire lungo questa strada». E’ soddisfatto il presidente della Camera di commercio, Nino Messina, dell’ottima affermazione di cinque vini della provincia peloritana alla 38. edizione del concorso enologico nazionale vini a Doc e a Docg “Premio Douja d’Or”, organizzato dalla Camera di Commercio di Asti, tramite la sua Azienda speciale, d’intesa con l’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino.

All’azienda “Marchetta Gaetano” è stato assegnato l’Oscar Douja per il “Malvasia delle Lipari” passito 2008, con un punteggio superiore ai 90/100; alle aziende: “Fondo dei Barbera” di Claudio Barbera per il Vino “Faro” 2008, Francesco Fenech per il “Malvasia delle Lipari” passito 2007, Tullio Grasso “Cantine Grasso” per il “Mamertino” rosso 2008 e Grillo – Inzolia 2009, Nicolas Gatti Russo “Tenuta Gatti” per il “Mamertino“ rosso 2008 Curpané, avendo raggiunto un punteggio minimo di 85/100, è stato assegnato il premio Douja D’Or.

Obiettivo principale della manifestazione è quello di diffondere la conoscenza e l’apprezzamento delle eccellenze enologiche, stimolando il miglioramento dei prodotti vitivinicoli e guidando i consumatori nella scelta dei vini. I vini premiati rappresentano una panoramica completa dell’offerta enologica nazionale di alto livello, rimanendo però in molti casi accessibile nei costi, con l’obiettivo di guidare i consumatori in una scelta attenta e consapevole e di far sì che le eccellenze enologiche si trasformino in opportunità di sviluppo. «La partecipazione della provincia di Messina con le sue etichette ha portato ad un risultato più che soddisfacente – prosegue Messina – il mondo viticolo provinciale testimonia come essere piccoli è sinonimo di qualità e che l’artigianalità appaga degli sforzi profusi nelle produzioni di qualità».

«In una provincia asfittica dove il brand territoriale è stato lungamente abbandonato – aggiunge il delegato provinciale dell’Onav, Gabriele Schillaci – si inseriscono uomini che scommettendo sul territorio cercano di rispolverare i fasti che erano propri della storia enologica messinese. La Camera di commercio, in sinergia con l’Onav di Messina, la Strada del vino e i produttori sta cercando, grazie anche all’esperienza maturata con la partecipazione al Vinitaly 2010, di sopperire alle carenze strutturali ponendosi come punto di riferimento nel territorio per la realizzazione di azioni mirate al marketing e alla promozione territoriale».

Soddisfazione per i risultati conseguiti dai produttori messinesi è stata espressa anche dal dirigente dell’Area IV dell’Ente camerale, Rita Todaro. E questa mattina, nella sala Consulta del Palazzo Camerale, si è tenuto un incontro tra i produttori di vino ed il direttore dell’Istituto regionale Vite e vino, Dario Cartabellotta, che ha illustrato la piattaforma per la promozione ed il marketing territoriale, soffermandosi sulla certificazione di qualità. All’incontro hanno preso parte anche il presidente Messina, l’amministratore unico dell’Azienda speciale servizi alle imprese dell’Ente camerale, Saro La Rosa, e l’assessore provinciale all’Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano.

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