Nel cuore di piazza Cairoli riapre il -Ritrovo Billè-

Nel cuore di piazza Cairoli riapre il -Ritrovo Billè-

Nel cuore di piazza Cairoli riapre il -Ritrovo Billè-

martedì 23 Marzo 2010 - 11:03

Lo -storico- locale tornerà ad alzare le saracinesche il prossimo 25 marzo. Nuova la gestione, rilevata dal gruppo Giamis. Sarà riassunto parte del personale

Il ritrovo Billè riapre. Il 25 marzo alle ore 18:30 lo storico locale di piazza Cairoli verrà -restituito- alla cittadinanza. Dopo cinque mesi di attesa le saracinesche si rialzeranno per accogliere nuovamente i cittadini. La notizia era già nell’aria da tempo, ma solo da qualche giorno ha trovato una conferma ufficiale. Il ritrovo messinese riaprirà i battenti con una nuova gestione intenzionata a far rivivere i prestigiosi fasti del passato. Il nuovo gruppo fa riferimento a Giovanni Giamis, già in passato operativo nel settore con la gestione, tra le varie attività, dell’Autogrill della stazione centrale di Messina, oggi chiuso. L’imprenditore è riuscito ad -avere la meglio- su altri soggetti che avevano provato a rilevare i locali. Tra questi la famiglia Santoro (proprietaria dell’omonimo bar di piazza Cairoli), l’asse Barbera-Cambria (caffè-casa vinicola Cottanera) e un’azienda Finanziaria.

Locale storico di Messina, il ritrovo Billè è da sempre punto d’incontro privilegiato per la cittadinanza, grazie alla sua posizione a due passi dalle principali arterie commerciali. Nato negli anni ‘30 come pasticceria, il ritrovo Billè si è sempre distinto per la qualità dei prodotti artigianali, per il servizio impeccabile e per le atmosfere raffinate che riusciva ad offrire ai propri clienti. Tra gli anni ’60 e ’70 entra a buon titolo tra i ritrovi della -Messina bene- in concorrenza con l’altro storico locale di piazza Cairoli, L’Irrera.

-L’obiettivo – spiegano i nuovi gestori – è di garantire un’assoluta continuità con il passato, dal punto di vista qualitativo e dei servizi offerti alla clientela. Oltre al bar verranno proposti un’ampia scelta di dolciumi artigianali, riproponendo quelli che erano i punti di forza del ritrovo messinese, cioè i cannoli e la pignolata-.

Economicamente il costo dell’operazione portata a termine da Giamis si aggira intorno ai 60mila euro più le spese di affitto dei locali, fissati in 13mila euro mensili per il 2010 e 14mila dal 2011. Un segno di continuità con il passato è dato anche dalla riassunzione di una parte del personale legato alla precedente gestione, al quale, tramite un accordo tra Sergio Billè e Giamis, dovrebbero anche essere pagati gli arretrati.

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