Alcune associazioni della nostra città si sono riunite per scrivere questa lettera in favore dei rom presenti sul territorio cittadino.

“Ogni uomo è mio fratello-

I rom di Messina sono miei fratelli e sorelle.

I loro figli sono i nostri figli. Vogliono vivere con i loro genitori, vogliono giocare e studiare.

Vogliono imparare un mestiere e trovare un lavoro. Vogliono vivere in condizioni più umane e lasciare il ghetto di S. Ranieri.

Con tanti di loro abbiamo fatto festa insieme e li conosciamo per nome.

I loro bambini hanno ballato con i nostri figli e con noi e ci hanno confidato i loro desideri, le loro paure, i loro sogni.

I loro genitori ci considerano amici, ci hanno fatto entrare nelle loro roulotte, partecipato ad incontri per parlare del loro presente e per costruire un futuro migliore.

Li abbiamo incontrati per le nostre strade: suonare un organetto e far vibrare belle melodie, raccogliere con la loro mano protesa e il sorriso negli occhi un’offerta.

Quanto li vorremmo conoscere meglio i nostri fratelli rom: conoscere le loro tradizioni, i loro usi, se dopo venti anni, che pure vivono a Messina, si sentono ancora senza terra, senza fissa dimora, pronti a riprendere un altro viaggio o se, invece, vogliono fare casa, vivere in una città più bella, più pulita, accogliete, più sicura, sentendosi come noi responsabili cittadini, portatori di diritti e di doveri verso gli altri e la comunità.

I nostri fratelli e le nostre sorelle rom di Messina li vogliamo con noi, nella nostra comunità.

Vogliamo insieme con loro e con i rappresentanti delle istituzioni costruire insieme una città aperta, accogliente con tutti che riconosca i diritti inviolabili dell’uomo (articolo 2 della costituzione) e pari “dignità sociale- e l’uguaglianza “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali- (articolo 3 primo comma della costituzione).

Noi cittadini e cittadine, appartenenti a gruppi, associazioni, comunità, di diverso orientamento politico, religioso e culturale, a partire della nostra città vogliamo essere accanto ai nostri fratelli rom e condividere con loro questo difficile momento, inasprito anche dal decreto del governo sulla sicurezza e clandestinità, che alimenta la paura e la diffidenza. Vogliamo difendere il loro diritto a restare nella nostra città, a vivere sempre meglio nel rispetto della legge e dando il loro contributo per migliorare la nostra città, di cui fanno parte integrante. E ciò nel rispetto della loro identità e della ricchezza della loro cultura.

Ci rivolgiamo a tutte le donne e gli uomini di “buona volontà- a contribuire, ognuno per la propria parte a non commettere un crimine verso la comunità rom nel passato già perseguitata, discriminata, emarginata e sterminata in nome di una “difesa di valori- (sicurezza, identità…?) che richiedono, piuttosto, una società più giusta, più umana, più solidale.

Tutti gli interessati a intraprendere e partecipare a iniziative a sostegno di una vera integrazione dei migranti e dei rom nella nostra città sono invitati all’incontro che si terrà lunedì 26 maggio presso il Cesv, Centro Servizi per il Volontariato di Messina (Via La Farina, n. 7), dalle 19 alle 20,15. Ecco le prime adesioni da parte dei seguenti organismi messinesi: associazione “Nuovi Orizzonti-, “Terra e cielo-, GI.FRA (Gioventù Francescana d’Italia Assistenza Frati Minori), Cesv (Centro Servizi per il Volontariato), associazione ecumenica “E. Cialla-, Arci, M.e.g. (Movimento Eucaristico Giovanile), Rete Lilliput, cooperativa sociale “Scirin-, Auser, Circolo “Peppino Impastato-.