Il parere è del legale dell’associazione Vernaci che si rifà alla recentissima giurisprudenza del Consiglio di Stato
Il futuro del centro socio-riabilitativo Don Orione, che accoglie e assiste 32 disabili gravi, è più che mai incerto, ma una buona notizia arriva da CittadinanzAttiva. Secondo l’avvocato dell’associazione, Salvatore Vernaci, è possibile prorogare il servizio di assistenza.
Lo scorso 28 febbraio è scaduto il protocollo d’intesa tra il Comune, l’Asp e l’Istituto Don Orione e dal primo marzo gli operatori della cooperativa Faro 85 stanno continuando a lavorare gratuitamente.
Nei giorni immediatamente precedenti alla scadenza del protocollo il sindaco, Giuseppe Buzzanca, si era impegnato a concedere una proroga di sei mesi, in vista di una ridefinizione dell’accordo per una distribuzione più equa dei costi necessari al mantenimento del centro socio-riabilitativo. Secondo il protocollo d’intesa, infatti, l’appalto del servizio ammontava a 1 milione e 900 mila euro, di cui il Comune pagava 1,5 milioni contro i 400 mila euro sborsati dall’Asp. Trascorso più di mese dalla scadenza dell’intesa, non solo non è stato siglato un nuovo accordo, ma non è arrivata neanche la proroga promessa. Buzzanca, infatti, si dice impossibilitato a prorogare il servizio in virtù di un parere legale – di cui non si ha reale contezza – espresso dal Collegio di difesa comunale. Il primo cittadino ha, inoltre, sollecitato un altro parere legale, quello del Collegio di difesa della Regione Sicilia.
Intanto, in attesa che l’organo regionale si pronunci, arriva il parere – non richiesto dal Comune – del legale di CittadinanzAttiva Vernaci.
“A proposito della necessità di garantire assistenza ai disabili del Don Orione – si legge in un comunicato – CittadinanzAttiva è convinta che sia possibile procedere alla necessaria proroga, in ciò confortata dal parere espresso dal suo legale, avv. Salvatore Vernaci, stante la recentissima giurisprudenza del Consiglio di Stato, che ha stabilito che la stessa “si può ancorare al principio di continuità dell’azione amministrativa (art. 97 Cost.), nei soli, limitati ed eccezionali, casi in cui per ragioni obiettivamente non dipendenti dall’Amministrazione vi sia l’effettiva necessità di assicurare precariamente il servizio, nelle more del reperimento di un nuovo contraente. (Consiglio di Stato, Sez. V, 11/5/2009 n. 2882)”.
“Poiché – conclude il documento- nel caso in questione si concretizzano le ragioni, limitate ed eccezionali, previste dal Consiglio di Stato, è possibile prorogare il contratto di assistenza ai disabili, fino all’espletamento dell’appalto ed all’insediamento del nuovo aggiudicatario”.
Proprio ieri, sul caso Don Orione si era espresso anche il Consiglio Comunale, che ha votato un ordine del giorno con il quale invita il sindaco e la giunta a «porre in essere tutti gli atti amministrativi volti a prorogare il servizio con decorrenza 1. marzo 2010» (punto che la maggioranza, o presunta tale, avrebbe voluto modificare ma si è ritrovata senza i numeri per farlo) e «a convocare urgentemente un tavolo tecnico con l’Asp n. 5 di Messina per approfondire il contenuto del progetto già da tempo presentato dall’istituto Don Orione per la continuità del servizio socio-assistenziale per i portatori di handicap gravi, determinando così ruolo e funzioni di ogni singola istituzione coinvolta, anche con riferimento agli aspetti di natura finanziaria».
