Don Orione, il Prefetto torna a bussare alla porta di Lombardo: “La Regione si affretti a rispondere”

Don Orione, il Prefetto torna a bussare alla porta di Lombardo: “La Regione si affretti a rispondere”

Don Orione, il Prefetto torna a bussare alla porta di Lombardo: “La Regione si affretti a rispondere”

giovedì 01 Aprile 2010 - 08:23

Con nota datata 31 marzo, Alecci chiede di accelerare i tempi per conoscere l’esito del parere richiesto da Buzzanca all’Ufficio legale della Regione

Il “caso”dell’istituto Don Orione continua a tenere banco e ogni giorno si registrano interventi a favore dei 32 disabili che rischiano di essere privati del servizio di assistenza.

A distanza di due settimane dal primo “richiamo”, il Prefetto Francesco Alecci è tornato a scrivere al governatore siciliano, Raffale Lombardo, sollecitando la Regione a fornire in tempi brevi il parere legale richiesto dal Comune .

“Con prefettizia in data 16 marzo- si legge testualmente- ho segnalato a codesta Presidenza della Regione la delicatissima problematica inerente la situazione determinatasi a seguito della scadenza del Protocollo d’intesa tra Comune ed Azienda sanitaria Provinciale per la gestione del centro socio-riabilitativo per assistenza disabili dell’Istituto Don Orione, sulla cui proroga come riportato dalla stampa locale , l’Ente civico ha chiesto un parere all’Ufficio legale di codesta Regione” .

Nel documento inviato a Lombardo , Alecci evidenzia come anche le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil gli abbiamo rappresentato, in una lettera inviata lo scorso 19 marzo, “ fortissime preoccupazioni per la vicenda in esame, in considerazione delle pesanti implicazioni su categorie appartenenti particolarmente deboli della Comunità e che si ha motivo di ritenere possano subire danni oltremodo rilevanti dalla perdurante mancanza di un’appropriata soluzione”.

Ed è proprio una soluzione definitiva quella che viene invocata dal Prefetto. “Quest’ultima- scrive- ad oggi non risulta definita positivamente e la stampa locale continua ad evidenziare gli aspetti di significative criticità del servizio di assistenza”.

Alecci conclude la nota, trasmessa anche al sindaco Buzzanca e al direttore dell’Asp Giuffrida, chiedendo “di conoscere le urgenti determinazioni che l’Ente Regione ritiene di assumere affinché il Comune e l’Azienda sanitaria provinciale possano addivenire alle condivise iniziative di rispettiva competenza”.

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