Il “folletto Kobold- diventa realtà in Indonesia. Oggi a Messina i rappresentanti del governo locale di Lombok

Il “folletto Kobold- diventa realtà in Indonesia. Oggi a Messina i rappresentanti del governo locale di Lombok

Redazione

Il “folletto Kobold- diventa realtà in Indonesia. Oggi a Messina i rappresentanti del governo locale di Lombok

giovedì 03 Luglio 2008 - 17:12

Ancora qualche mese di attesa e finalmente Kobold, la turbina che produce energia sfruttando le correnti marine dello Stretto – nata da un’idea del cavaliere del lavoro Elio Matacena e installata nello specchio d’acqua tra Scilla e Cariddi nel 2001 – diverrà realtà nella Repubblica di Indonesia entro la fine dell’anno. Precisamente a Lombok, un’isola vicinissima a Bali. E proprio da Lombok, sono partiti i tre rappresentanti del governo locale, H. Sirman, M. Mahfudz e Sinerah Ely, per presenziare ai lavori del meeting svoltosi oggi al Parco Horcynus Orca e soprattutto per prendere visione della piattaforma kobold che sarà installata a Lombok entro l’anno. Ad aprire i lavori della convention, il cavaliere Elio Matacena, presidente della Ponte di Archimede International, che ha portato il suo saluto agli ospiti.

“Nello Stato di Lombok – ha affermato Mahfudz – si hanno grandi carenze di energia. Noi, infatti, siamo fuori dalla rete di elettricità che il governo indonesiano produce con il gas. Ecco, dunque, che kobold potrebbe essere davvero per noi la soluzione ottimale perché fornirebbe elettricità direttamente sul posto. Lombok è al centro di correnti marine molto forti: kobold sarebbe l’ideale per la nostra Isola. Per l’industria del pesce, per l’agricoltura e per tutto il settore delle catene alimentari si potrebbe utilizzare questa energia-.

“Siamo davvero contenti di sperimentare kobold nella nostra Isola – ha aggiunto Sirman – tanto siamo interessati, che contribuiremo anche a finanziarne la produzione-. Apprezzamento per la turbina, è stato espresso anche dal direttore generale dell’Unido, Dmitri I. Piskounov: “La tecnologia dovrà essere sviluppata e implementata ulteriormente. Operazioni che vanno eseguite perché la tecnologia è valida. Il suo contributo, comunque, si potrà avvertire maggiormente nelle piccole isole piuttosto che in Europa. Le Nazioni Unite hanno costituito un gruppo di lavoro per lo studio delle energie rinnovabili, particolarmente in relazione ai cambiamenti climatici. E L’Unido svolge il ruolo di coordinatore del gruppo-. Circa due anni fa, a conclusione di un convegno internazionale svoltosi all’Ateneo della città dello Stretto, l’Unido decise di utilizzare proprio la turbina kobold per l’elettrificazione di alcuni arcipelaghi delle Filippine, dell’Indonesia e della Repubblica popolare cinese.

E mentre si attende per la fine del mese di novembre l’installazione del primo prototipo a Lombok, che sarà attaccato alla rete elettrica, alla Ponte di Archimede International sono già in itinere altri due progetti. Entro il prossimo 8 ottobre, come spiegato dall’amministratore delegato della società, dott. Lorenzo Matacena, verrà presentato alla Comunità europea un progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma con 24 turbine che dovrebbe essere installata già nel marzo del 2009 nell’arcipelago delle Isole Orcadi, in Scozia.

“Già da tempo, sono stati avviati i necessari contatti con il governo britannico – precisa il dott. Lorenzo Matacena – che ha deciso di sviluppare il settore delle energie rinnovabili proprio in questo arcipelago-. “Nello stesso tempo – ha proseguito il dott. Ludovico Fulci, vicepresidente della Ponte di Archimede International – si sta lavorando su un altro progetto con il fondo “Gef- (Global Environment Funde), da presentare a Washington, per lanciare la costruzione delle turbine in ambito mondiale. Infine, il terzo progetto in cantiere riguarda la produzione dell’idrogeno attraverso lo sviluppo delle correnti marine. Se davvero si riuscisse ad utilizzare l’idrogeno, avremmo una fonte inesauribile e pulita di energia-.

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