...il Tribunale però lo dichiara nullo.
E’ successo a Caronia (Me). Il cospicuo patrimonio di Giovanni Russo, morto il 5 febbraio del 2004, in un primo momento era stato ereditato dall’ex moglie e dalle sorelle in successione.
Il 9 luglio dello stesso anno del decesso si verificò però un vero e proprio colpo di scena: al Tribunale di Mistretta venne depositata la piastrina del cane Delos (di proprietà di Russo) nella quale si trovava incisa con un chiodo la frase -Lascio tutti i miei beni a Delos e a Serafino ed Aldo Mascali-. Questi ultimi sono i figli di un operaio che lavorava alle dipendenze di Russo.
Contro l’originale testamento presentarono subito ricorso i familiari che, assistiti dall’avv. Massimiliano Fabio, contestarono la nullità dell’incisione e denunciarono il padre dei due ragazzi per falso, sostenendo che fosse stato lui l’autore dello scritto testamentario. Nel corso del procedimento sono stati sentiti periti tecnici quali grafologi e persino i Ris di Messina, che manifestarono dubbi sull’attribuzione a Giovanni Russo dell’incisione.
Così, il presidente del collegio civile del Tribunale di Mistretta, Todaro, ha dichiarato nullo il testamento sulla piastrina, condannando l’operaio al pagamento delle spese processuali. Ancora pendente, invece, il processo penale per falso contro il padre dei due ragazzi. E lo spossessato cane Delos?
Stranamente alla fine del 2004 è scomparso dalla villa in cui era rimasto dopo la morte del padrone e non è stato più ritrovato.
