Mandanici, il monastero basiliano di Santa Maria Annunziata sempre più 'appetibile' per gli investitori

Mandanici, il monastero basiliano di Santa Maria Annunziata sempre più ‘appetibile’ per gli investitori

Mandanici, il monastero basiliano di Santa Maria Annunziata sempre più ‘appetibile’ per gli investitori

lunedì 28 Giugno 2010 - 06:35

Tra i progetti da realizzare sul territorio, un centro per la produzione di carta secondo antichi sistemi

A Mandanici la cultura diventa un business. Città d’arte dal 2008, tra i gioielli del piccolo centro jonico c’è anche il monastero basiliano di Santa Maria Annunziata. Un complesso costruito nel 1100 per volontà del Gran Conte Ruggero dopo la cacciata degli arabi ed oggi in gran parte restaurato, che negli ultimi mesi ha attirato l’attenzione di alcuni investitori di considerevole spessore economico. A partire da una compagnia aerea nazionale e da una catena alberghiera siciliana che gestisce hotel anche all’estero, oltre che nell’Isola e nel resto del Paese, che vorrebbero utilizzare la struttura come centro congressi. Ma c’è anche il progetto di creare proprio nel monastero un centro per la produzione di carta secondo antichi sistemi avanzato di recente all’amministrazione comunale, oltre ad altri possibili investimenti di minore portata presentati da imprenditori siciliani.

Intanto, in attesa di decidere con la propria Amministrazione sul futuro del complesso basiliano, il sindaco Armando Carpo ha siglato ben due protocolli d’intesa per favorire la valorizzazione del sito. Il primo con l’Archeoclub di Santa Teresa di Riva (ME), l’altro con Maurizio Ientile, responsabile del Consorzio “Itinerari Brasiliani”. “Anche se il nostro è un piccolo centro -spiega il sindaco Carpo- è ricco di testimonianze storico-artistiche di notevole pregio. Prova ne sia la definizione di “città d’arte” ottenuta due anni fa. In una fase critica per l’economia che non prevede soluzioni a breve termine, l’unica strada per creare occupazione e sviluppo ed impedire che i giovani abbandonino Mandanici è quella di dare un forte impulso ai nostri tesori d’arte.

Da mesi siamo in contatto con diverse realtà economiche che hanno compreso il potenziale del monastero. Insieme con la mia Amministrazione -conclude Carpo- stiamo valutando le singole offerte non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo della validità culturale del progetto e non appena il quadro sarà completo decideremo cosa fare. In ogni caso, è evidente che il monastero potrà essere utilizzato solo per progetti di alto spessore culturale”.

Tra i numerosi tesori di Mandanici c’è anche un’antica raccolta di manoscritti storici, filosofici, scientifici e medici, alcuni dei quali risalgono al XVI secolo, di notevole valore. Tra questi anche un testo di medicina del 1562, del quale esiste solo un’altra copia in Inghilterra.

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