L'iniziativa di Linda Schipani e dei suoi amici artisti che hanno esposto ieri, 6 gennaio, in Via Crocerossa, a Messina

Molto interessante l’iniziativa di alcuni artisti della nostra città, che hanno partecipato ieri, martedì 6 gennaio, nella giornata dell’Epifania, alla Mostra ospitata nella struttura della pittrice e scultrice Linda Schipani, sita in Via Crocerossa, a Messina. I lavori dell’artista Schipani rivelano già una particolare originalità perché ricavati spesso da materiale riciclato, tutti oggetti dei quali spesso la gente si disfa troppo in fretta ed ai quali l’artista fornisce ‘nuova vita’. Gli oggetti ci parlano, quindi, nella nuove forme assemblate dalla sensibilità dell’artista e ci comunicano emozioni che non ritenevamo potessero esprimerci. I pittori Paolo Piccione, Francis Misitano, Claudio Militti, Antonello Bonanno, Mino Privitera, Chiara Manetto, Puccio La Fauci, Peppe Golino, Maurizio Amos, Lillo Picciotto, Piero Serboli, Antonello Bruno, Antonella Gargano e la stessa padrona di casa, Linda Schipani, hanno esposto le loro opere, gran parte delle quali dedicate alla tragedia del 1908, insieme allo scultore Francesco Pafumi. Ospite della mostra è stata anche l’originalissima opera prima della giovane pittrice Francesca Bottari, una commovente composizione rappresentante una mamma con bimbo, stretti l’un l’altra e travolti dalle onde sismiche. E’ stato fornito spazio alla proiezione di esclusivi filmati d’archivio sulla tragedia ed all’esibizione poetica degli artisti Caterina Papalìa e Antonello Bruno. La serata è stata anche nobilitata ulteriormente da un saggio di danza moderna che ha visto la partecipazione delle artiste Antonella e Rosanna Gargano dell’Associazione ‘Tersicore’ e dei loro partner.

La volontà di Linda Schipani e dei suoi amici artisti è quella di realizzare, dalla serata di ieri, una sorta di laboratorio d’arte permanente nella sede di Via Crocerossa, che fornirà, tra l’altro, la possibilità d’espressione ai giovani talenti della nostra città, per i quali è stato già realizzato uno spazio nella struttura medesima ed ai quali è stata dedicata un’aula. Il laboratorio sarà aperto per le visite a tutti i cittadini che vorranno accedervi e fornirà ulteriormente la prova che, pur lontano dai clamori e nel piccolo delle proprie possibilità, pur privi attualmente di finanziamenti pubblici, esiste in città la volontà fattiva da parte di vari cittadini di realizzare qualcosa di positivo, che andrebbe certamente ed in qualche misura sostenuto da un’amministrazione attenta al futuro culturale della nostra città.