La nuova legislazione agricola

La nuova legislazione agricola

Redazione

La nuova legislazione agricola

lunedì 09 Luglio 2007 - 15:51

Questa mattina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca si è svolto il convegno -Le prospettive dell’agricoltura nell’area metropolitana messinese, in relazione alla nuova legislazione nazionale, regionale ed europea-. L’incontro è stato aperto dal Sindaco Francantonio Genovese, ed introdotto dall’Esperto del Comune per i problemi dell’agricoltura, Luigi Savoja. Al dibattito sono intervenuti il Sottosegretario all’agricoltura Guido Tampieri, l’Assessore Regionale all’agricoltura Giovanni La Via, l’on. Giuseppe Castiglione, parlamentare europeo relatore della nuova Ocm Vino e l’Assessore Provinciale all’agricoltura Orazio Miloro. I lavori sono stati coordinati dal Dirigente l’Area Sviluppo Economico Francesco Barbalace. Al centro del confronto la nuova normativa che interessa il piano di sviluppo rurale che la Regione siciliana ha presentato all’Unione Europea e che sarà lo strumento da cui attingere risorse finanziarie comunitarie per i prossimi sette anni. La legislazione interessa anche le due OCM che si stanno definendo per il vino e per il settore ortofrutticolo. E proprio sull’intesa di applicazione dell’Ocm Ortofruttta, raggiunta dalla filiera, il Sottosegretario Tampieri ha confermato che sarà resa subito operativa; facendo poi riferimento all’applicazione del regime di disaccoppiamento totale, elemento chiave della riforma, il rappresentante del Governo ha ricordato che per gli agrumi esso si realizzerà da subito. Per quanto riguarda il pomodoro il disaccoppiamento totale si avvierà a partire dal quarto anno, mentre per i primi tre anni ci sarà un aiuto parzialmente accoppiato nella percentuale del 50 per cento. Per la frutta, pere e pesche, l’intesa prevede l’accoppiamento totale per tre anni e in seguito il disaccoppiamento totale. Non vi sono rischi per i produttori di perdere le risorse comunitarie ed ora il sistema produttivo dovrà dare forza alla componente organizzativa. Il Sottosegretario Tampieri ha poi messo in evidenza alcuni aspetti positivi della riforma, come l’aumento di risorse riservato ad una coltura mediterranea. -Fatto inaudito- rimarca Tampieri che in secondo luogo sottolinea l’autonomia concessa ai Governi nella gestione delle crisi. Il Sottosegretario, inoltre, ha puntato il dito contro la disfunzione organizzativa del Paese in materia agricola, che è causa di un livello ancora troppo basso delle esportazioni, ed ha sottolineato l’importanza della fase progettuale e della promozione per rendere l’identità agricola nazionale competitiva sul mercato. Un altro aspetto importante della recente riforma prevede la reintroduzione dell’obbligo di origine per il prodotto fresco mentre per quanto riguarda il trasformato, è stata introdotta una normativa in base alla quale, sarà possibile specificare l’origine in etichetta. Una decisione questa importante anche perché prepara il lavoro negoziale che il Mipaaf sta portando avanti a Bruxelles sul decreto per l’indicazione in etichetta dell’origine dell’olio. Durante l’incontro, sono emersi anche gli importanti dati di crescita dei prodotti agricoli della Provincia, soprattutto il vino, come ha sottolineato Gino Savoja, nel caso del Faro D.O.C. e della Malvasia di Lipari. La Provincia Regionale, inoltre, realizzerà presto un’Enoteca Provinciale a San Placido Calonerò, finanziata dalla Regione. E come ha ricordato l’Assessore Miloro, Messina può vantare anche la realizzazione del Consorzio Carni di Sicilia, come risultato di un’articolata programmazione. Il proposito emerso durante l’incontro è stato quello di un’azione sinergica tra le istituzioni e i produttori, finalizzata alla valorizzazione del territorio.

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