On-line una petizione per protestare contro i prezzi dei ticket imposti dalla Caronte&Tourist

On-line una petizione per protestare contro i prezzi dei ticket imposti dalla Caronte&Tourist

On-line una petizione per protestare contro i prezzi dei ticket imposti dalla Caronte&Tourist

lunedì 29 Dicembre 2008 - 13:48

Al momento sono 122 le firme raccolte. L'iniziativa è stata promossa da un gruppo di studenti dell'Ateneo Peloritano

La petizione on-line sembra proprio andare per la maggiore. Utilizzata come strumento per portare avanti la propria causa nella speranza di sfruttare gli “echi- dello sconfinato mondo del web, negli ultimi mesi a Messina sono stati diversi i casi in cui è stato creato un apposito spazio virtuale dedicato alla raccolta “firme-: quella ad esempio per “votare- le dimissioni di Tomasello o per l’intitolazione del dipartimento di chimica industriale in memoria di Adolfo Parmaliana . Ultimissima novità, su iniziativa degli studenti universitari, una petizione per protestare contro la compagnia di navigazione “Caronte&Tourist-.

I ragazzi, infatti, seguendo le orme di quanto fatto fino a questo momento dal Comitato Pendolari presieduto da Piero Interdonato, sul sito http://www.unime.eu/html/Petizione.html hanno dato il via ad una petizione per protestare sia contro il prezzo indiscriminato dei ticket, sia per la situazione di effettivo monopolio, pur se non formalmente riconosciuto. I ragazzi affermano: “La società specula sui cittadini facendo perdere anche molto del valore che ha la città di Messina con i propri prezzi. I soldi che effettivamente producono i traghetti dovrebbero essere reinvestiti in questa città e non andare ad accrescere le singole persone. Hanno aumentato il prezzo del biglietto di 5 euro in uno spazio di 6 mesi dovuto al costante aumento del greggio, ma ora che il prezzo di un barile di petrolio è passato da 150 a 35 dollari, la situazione rimane la medesima-.

Gli studenti hanno le idee abbastanza chiara e intendono continuare a manifestare il proprio disappunto nella speranza magari che, vista e considerata la totale mancanza di concorrenza da parte della società Fs, il traghettatore privato si passi una mano sulla coscienza e perché no riservi ai pendolari per la fine dell’anno un bel regalo di natale. Anche se con un po’ di ritardo sarebbe assolutamente gradito.

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