Combattere il racket è possibile. Grasso e Scadurra ricevuti dal Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Siazzu
Antiracket. Si è tenuto oggi alle ore 10,00 al Salone degli Specchi della Provincia di Messina l’incontro dibattito con gli studenti delle scuole cittadine, per sensibilizzare i giovani sul preoccupante e diligante fenomeno del racket e dell’usura. L’evento si inserisce all’interno del progetto “ Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità-, ed è proprio attorno al significato profondo di questa frase che si è sviluppato il dibattito.
A parlare Tano Grasso, Presidente onorario Federazione Nazionale Antiracket,Ivo Blandina Presidente Confindustria Messina e Antonio Di Fiore, Presidente A.S.A.M, Associazione Antiracket Antiusura Messina.Durante l’incontro sono stati -raccontati- i tanti casi di racket che oggi, grazie all’esistenza dell’Associazione antiracket, possono essere affronatati con più decisione. “Nel momento in cui paghi il mafioso, riconosci un ruolo sociale al delinquente, vivi una sottomissione– ha aggiunto il Presidente dell’antiracket, esortando i presenti a comprendere che oggi non si vive più in una situazione di solitudine, oggi è possibile avvalersi dell’aiuto di enti appositamente nati per combattere attivamente il fenomeno. Il dibattito, caratterizzato dall’intensa partecipazione degli studenti presenti, è stato un momento di interessante confronto, anche attraverso le opinioni e le domande rivolte dagli studenti ai presenti.E’ stato possibile organizzare questo incontro, grazie alla collaborazione dell’Associazione degli Industriali di Messina, l’Istituto Tecnico Nautico e la FAI, Federazione delle Associazioni antiracket e antiusura italiana.
Inoltre oggi importante incontro tra il Presidente nazionale della FAI Giuseppe Scandurra, insieme al presidente onorario, Tano Grasso e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,il Generale Gianfranco Siazzu. Incontro nel quale è stata fatto un resoconto dell’attuale situazione della lotta al racket delle estorsioni in Italia, ma in particolar modo nelle aree meridionali,di Campania,Calabria e Sicilia.
In questa occasione il Generale Siazzu ha voluto ringraziare, i carabinieri presenti per la viva partecipazione alla lotta contro il racket e anche l’Associazione FAI per il sostegno ricevuto. I vertici della FAI hanno voluto esprimere un particolare apprezzamento nei confronti del Comando Regionale dell’Arma e di quello provinciale di Messina, per la loro attiva partecipazione. La lotta antiracket in Sicilia può continuare solo attraverso la collaborazione di uomini giusti. Solo attraverso una maggiore coesione tra le parti e il sostegno reciproco è possibile porre fine al racket.
