Partiti senza valori e cittadini allo sbando

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Partiti senza valori e cittadini allo sbando

venerdì 04 Settembre 2009 - 05:28

Pesci col mal di mare

Capita sempre più spesso di leggere sui media notizie che ci lasciano molto perplessi.

Ma forse perplessi non è la parola adatta; è più giusto dire nauseati.

E’ la stessa sensazione che potrebbe sentire un pesce quando si accorge di soffrire di mal di mare: vive nel suo ambiente, non può certo uscirne, eppure sente una nausea crescente solo per la ragione di vivere nell’acqua.

E non sembra esistere un medico che voglia fargliela passare.

Il momento è difficile e bisogna tutti fare sacrifici.

American Express annuncia che gli utili del II trimestre 2009 caleranno del 48%, attestandosi sui 337 milioni di dollari. Per fare fronte alle difficoltà annuncia 7.000 licenziamenti. Il Ceo (Chief executive officer, colui che ha le maggiori responsabilità operative nell’azienda, corrisponde quasi sempre all’Ad, l’Amministratore delegato) Kenneth Chenault riceve un compenso pari a 42,8 milioni di dollari.

Se passiamo ai fatti di casa nostra la situazione non cambia di molto: Telecom Italia nel primo semestre 2009 l’utile sarebbe sceso del 13,7%, a soli 964 milioni. Il suo Ad, Franco Bernabé ha ricevuto compensi per 1,95 milioni, i direttori esecutivi Parazzini e Castelli, complessivamente 11,7 milioni (fonte www.impreseallasbarra.org). Annunciato un piano di riduzione di 5.000 dipendenti nel 2010.

Unicredit, il suo Ceo, Alessandro Profumo, ha avuto nel 2007 9,44 milioni. L’IRES ha calcolato che un lavoratore dipendente italiano medio percepiva in quello stesso anno 24.890 euro.

Per raggiungere gli stessi introiti di Profumo avrebbe dovuto lavorare per … 365 anni. La grande banca italiana pare abbia avuto, nel 2008, solo 4 miliardi di utili e si trova nella necessità di tagliare i costi riducendo il personale di qualche migliaio di unità.

Potremmo continuare a lungo.

In tutto il mondo i Governi hanno stanziato miliardi per evitare che banche e grandi aziende siano … licenziate dal mercato.

Questa sequenza disorganica e confusa di notizie potrebbe essere definita populista, – non demagogica, in quanto non intendiamo trasferire ad alcuno il nostro disagio -: crediamo infatti che queste contraddizioni dell’economia di mercato, fortemente accentuatesi nell’ultimo decennio, siano avvertite a pelle da tutti i cittadini o quasi.

Il populismo, a volte, è stretto parente del senso comune, un illuminante portatore di verità.

Ma siamo proprio sicuri che sia una politica lungimirante quella dei Paesi che si abbandonano anima e corpo al dinamismo spontaneo della domanda e dell’offerta?

Sappiamo bene cosa ci risponderebbero i cultori del liberismo duro e puro: è la legge del mercato, bellezza. E non è mai stato inventato nulla che porti più rapidamente maggiore prosperità al maggior numero di persone.

Quindi, è giusto pagare tanto chi ha grandissime responsabilità, straordinarie capacità ed è in grado di produrre risultati che vanno a favore di tanti … se c’è qualcuno disposto a scucire queste somme.

Mah!

Certo, questo principio non vale solo per i supermanager, ma anche per calciatori e cantanti, persone in grado di dare tanto alla gente. Sotto forma di dividendi per gli azionisti, gol per la gioia dei tifosi o melodie che deliziano i timpani dei fans.

Sarà, ma c’è un limite a tutto. Superato il quale, certi fatti appaiono come un insulto a chi sta male, cozza con il più elementare senso comune e causa ribellioni. Sentimenti che rappresentavano un terreno di coltura per alcuni partiti.

Non si tratta di porre un tetto ai compensi, basterebbe un’altissima aliquota impositiva su quelli superiori – che so – a un paio di milioni di euro.

Non crediamo che un manager o un calciatore o un cantante batterebbe la fiacca perché guadagna in un anno solo 5 milioni invece di 10.

Ma probabilmente sbagliamo, visto che né il Governo né i candidati alla guida del PD hanno intenzione di proporre iniziative in questa direzione.

Nell’Amleto, Shakespeare fa dire a Marcello -C’è del marcio in Danimarca-; noi ci limitiamo a constatare che la Politica, di destra come di sinistra, ha completamente abdicato ai propri originari valori. E, senza valori, i cittadini si sentono come pesci col mal di mare.

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