Pasta, pane e benzina troppo cari, per un giorno ne faccio a meno

Pasta, pane e benzina troppo cari, per un giorno ne faccio a meno

Redazione

Pasta, pane e benzina troppo cari, per un giorno ne faccio a meno

mercoledì 17 Settembre 2008 - 09:24

Sciopero della pagnotta. Le associazioni dei consumatori si oppongono agli aumenti ingiustificati degli alimentari

Al grido di -Boicottiamo chi specula-, sabato 18 sedici associazioni dei consumatori invitano i cittadini a non comprare pane e pasta e a non fare benzina. Sono questi, infatti, i generi di consumo più rincarati negli ultimi mesi, nonostante il costo delle materie prime, grano e petrolio, sia stazionario, se non addirittura in calo. La speranza è di mandare un messaggio a Governo e Parlamento, perché trovino le misure per frenare il carovita. Ma anche a imprenditori e commercianti, perché capiscano che nella catena della produzione e del consumo i rincari ingiustificati fanno male a tutti.

Il prezzo del carburante, poi, è alla base del costo dell’energia, quindi si riverbera su ogni bene, anche sulle utenze casalinghe: elettricità e gas. Su queste le 16 associazioni promotrici dell’iniziativa chiedono sgravi fiscali, mentre sulla benzina chiedono tagli delle accise, oltre ad un meccanismo che obblighi le società petrolifere ad adeguare il prezzo dei carburanti alla discesa del costo del greggio.

Secondo il dossier preparato da Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Citcu, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, il carovita incide per 180 euro sul riscaldamento e 120 euro sugli alimentari, ma ci sono anche 55 euro per l’Rc auto e 62 euro per la scuola.

Lo sciopero della pagnotta intende sollecitare le massime autorità, a cominciare dal presidente del Consiglio, ad adottare contromisure, anche di carattere straordinario e a considerare una priorità la difesa del potere d’acquisto. «L’inflazione reale è ben più del 4,1% rilevato dall’Istat – ha dichiarato Elio Lannutti, presidente di Adusbef -. Ad agosto e si attesta intorno all’8%. Laddove sono evidenti le speculazioni, come nel caso di pane e pasta, andrebbero anche prese misure sanzionatorie nei confronti di chi fa lievitare i prezzi senza ragione»

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