Progetto Clownterapia: oggi e domani, la formazione affidata ai medici dell’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze

Progetto Clownterapia: oggi e domani, la formazione affidata ai medici dell’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze

Progetto Clownterapia: oggi e domani, la formazione affidata ai medici dell’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze

lunedì 07 Giugno 2010 - 10:23

Scopo del progetto è creare attorno ai bambini e alle famiglie un clima positivo e accogliente, capace di far superare le difficoltà della malattia

Procedono le attività formative dei volontari che a partire dal 18 giugno prossimo saranno alle prese con le attività di clownterapia rivolte ai piccoli pazienti dei reparti di Pediatria, Cardiologia e Anestesia e rianimazione pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina.

Importante per trasmettere saperi a quanti si apprestano a svolgere per la prima volta le attività ludiche e di animazione nel trattamento del dolore e dell’ansia del bambino, la presenza, oggi e domani, di due medici dell’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze, uno dei centri sicuramente più attrezzati e con maggiori anni di esperienza nell’applicazione della clownterapia in Italia.

L’argomento trattato dal dott. Andrea Messeri e dalla dott.ssa Laura Vagnoli durante il corso, dalle 9 alle 13 presso la sala riunioni dell’ospedale sita al primo piano, sarà “L’illustrazione delle tecniche non farmacologiche per il controllo del dolore”, tematica centrale dell’intero progetto.

Ricordiamo che progetto di Clownterapia, finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, è stato ideato dall’A.so.fa. (associazione di solidarietà familiare) di Gaggi presieduta dalla dott.ssa Agata Famà, e potrà avvalersi della collaborazione dell’Asp di Messina, dell’Assessorato regionale della Salute, dell’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, il Cufti di Taormina e del Licos onlus. Scopo del progetto è creare attorno ai bambini e alle famiglie un clima positivo e accogliente, capace di far superare le difficoltà della malattia. In particolare, si vogliono introdurre le tecniche non farmacologiche di comicità per il controllo del dolore e dell’ansia del bambino sottoposto a procedure mediche più o meno invasive.

I clown operatori (clown dottori, psicologi, attori, volontari), utilizzeranno varie arti: umorismo, improvvisazione, prestidigitazione, marionette, musica. Il tutto comprenderà anche attività ludiche e pedagogiche, laboratori della favola, della musica e del teatro, il muro del pensiero, attività manipolative, costruttive e grafico-pittoriche.

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