Le prossime mosse di AtoMe1 e AtoMe2 : impianto di compostaggio e strategia dei Rifiuti zero

Le prossime mosse di AtoMe1 e AtoMe2 : impianto di compostaggio e strategia dei Rifiuti zero

Le prossime mosse di AtoMe1 e AtoMe2 : impianto di compostaggio e strategia dei Rifiuti zero

giovedì 20 Maggio 2010 - 08:53

Si cercano soluzioni concrete per arginare definitivamente l’emergenza rifiuti

“Rifiuti zero”: è questo il nome della strategia che sarà illustrata dall’omonima associazione agli amministratori dei comuni soci dell’ATO Messina 2 spa.

Durante l’incontro, in programma per sabato alle 10,00 presso l’oratorio Giovanni Paolo II ad Olivarella – saranno avanzate proposte e suggerimenti sostenibili per affrontare l’emergenza rifiuti, che attanaglia la fascia tirrenica della provincia messinese.

Secondo il presidente di Rete Rifiuti Zero Messina, Beniamino Ginatempo, la Strategia Rifiuti Zero “può creare risparmi ed addirittura entrate per gli asfittici bilanci comunali, ma soprattutto che può creare grandi occasioni di lavoro per i giovani ed una imprenditoria creativa”.

Nel corso del seminario, sarà anche affrontato il tema degli adempimenti previsti dal nuovo DDL regionale su “Gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”.

E se l’Ato 2 guarda a soluzione ‘avanguardiste’ , l’Ato me 1 annuncia che sono stati compiuti passi avanti verso la realizzazione di un impianto di compostaggio nel territorio di propria competenza.

Dopo la lettera inviata ai 33 sindaci del comprensorio per chiedere la disponibilità ad ospitare l’impianto nel proprio territorio – si legge in un comunicato – l’ufficio tecnico della società d’ambito ha proceduto alla redazione di un progetto che in questi giorni è al vaglio della Regione.

La realizzazione dell’impianto – continua il documento – consentirà la trasformazione in compost della frazione organica raccolta in maniera differenziata, determinando notevoli benefici legati non solo all’abbattimento dei costi di trasporto e conferimento (si prevede infatti di ottenere circa 350mila euro di risparmio annui), ma saranno evidenti anche le ricadute occupazionali che la realizzazione e la gestione di una struttura di questo tipo determineranno sul territorio, oltre alle importanti entrate derivanti dalla vendita del compost, utilizzabile in agricoltura”.

Sulla stessa scia si inserisce il progetto finalizzato al compostaggio domestico: in questa prima fase è stata fatta richiesta per 1200 compostiere da destinare a utenze domestiche e pubblici esercizi (ristoranti, agriturismi, etc) dell’ambito territoriale. In caso di finanziamento, la realizzazione di questo impianto determinerà una riduzione dei costi complessivi di quasi 330mila euro annui.

“Proseguiamo lungo la strada tracciata del rispetto ambientale, della qualità dei servizi e dell’economicità, intercettando fondi pubblici e risorse private – commenta il CDA dell’ATO ME1. In questa direzione vanno i progetti presentati alla Regione per favorire la trasformazione in compost della frazione organica, anche nel proprio giardino di casa. Si tratta di obiettivi che faranno compiere un deciso salto di qualità nella tutela ambientale e nel risparmio economico”.

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