Sanità. La Regione garantisce di mantere in vita i presidi esistenti

Sanità. La Regione garantisce di mantere in vita i presidi esistenti

Sanità. La Regione garantisce di mantere in vita i presidi esistenti

venerdì 03 Luglio 2009 - 08:39

Verranno attribuite a ciascun presidio determinate funzioni assistenziali in modo da diversificare e potenziare l’offerta sanitaria per i cittadini del nuovo distretto sanitario che comprende gli ospedali di Patti, Sant’Agata di Militello e Mistretta.

L’offerta sanitaria del comprensorio dei Nebrodi sarà riorganizzata e potenziata”. Lo afferma Maurizio Guizzardi, direttore del dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, dopo la riunione con i rappresentanti del “comitato spontaneo pro ospedale dei Nebrodi” che aveva manifestato preoccupazione in seguito al decreto di rimodulazione della rete ospedaliera, varato il 15 giugno scorso dall’assessorato.

Dalla riunione è emersa la volontà di mantenere in vita tutti i presidi ospedalieri tuttora esistenti, destinando a ciascun presidio determinate funzioni assistenziali in modo da diversificare e potenziare l’offerta sanitaria per i cittadini del nuovo distretto sanitario che comprende gli ospedali di Patti, Sant’Agata di Militello e Mistretta e che serve un comprensorio di 18 comuni per circa 100.000 abitanti.

Nella riunione i dirigenti dell’assessorato hanno confermato che resteranno operativi i servizi di emergenza-urgenza già attivi nell’ospedale di Sant’Agata di Militello: era questa, infatti, la maggiore preoccupazione che il “comitato spontaneo” aveva espresso anche al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nel corso di un incontro che si è svolto stamattina.

I dettagli della riqualificazione dell’offerta sanitaria sull’intero territorio dei Nebrodi sarà oggetto di una nuova e più approfondita riunione tecnica nella quale verranno anche decise le misure necessarie al potenziamento dell’offerta sanitaria territoriale che deve integrarsi in modo omogeneo con quella dei servizi ospedalieri.

“E’ questo uno dei principi fondamentali contenuti nella legge di riordino del sistema sanitario regionale – spiega il dirigente generale Guizzardi – bisogna cioè contestualmente rimodulare l’offerta sanitaria, partendo dal reale fabbisogno della popolazione, preoccupandoci di integrare i servizi che mancano per avvicinare la sanità ai cittadini”.

Al prossimo incontro, che si svolgerà fra qualche giorno, parteciperanno i tecnici dell’assessorato, i vertici dell’Ausl 5 di Messina, i rappresentanti dell’Agenzia ministeriale Agenas che ha contribuito alla realizzazione del piano e i rappresentanti istituzionali dei comuni interessati. Alla riunione di oggi erano presenti, oltre ai tecnici dell’assessorato, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e i promotori del “comitato spontaneo” Salvatore Oriti, Antonino Sapone, Carmelo Venuto, Antonino Vasi e Salvatore Marino.

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