A fornircele, l'assessore Caroniti e il componente del Comitato Vara Nino Di Bernardo, che raccomanda: «non date soldi a chi si presenta come componente del Comitato, è solo il comune a poter riscuotere contributi per la manifestazione»
Il “mezzagosto messinese” si avvicina e con esso anche tutti gli appuntamenti previsti dal cosiddetto “programma manifestazione Vara e Giganti” 2009.
Proprio qualche giorno fa sono stati resi noti in una conferenza stampa di Palazzo Zanca i dettagli relativi a questo programma, ma noi abbiamo voluto ascoltare dalla voce di uno dei componenti storici del Comitato Vara, Nino Di Bernardo, quali sono le novità e come si preparerà la città ad accogliere, quest’anno, la processione della macchina votiva simbolo di Messina e della sua storia.
E scopriamo come, più degli altri anni, tutto il palazzo comunale, dai posti di comando agli impiegati, è stato coinvolto in un’opera sinergica che, sperano gli organizzatori, seguirà il metodo che al Comune si sta cercando di portare avanti: quello delle sinergie tra gli assessorati tutti e gli uffici, un metodo che evita di esternalizzare quei servizi che possono essere svolti “in house”, che se tradotto vuol dire “in casa”, interpretato significa “senza sperpero di denaro”.
E’ per questo che il sindaco Giuseppe Buzzanca ha diviso in due tronconi l’organizzazione della processione della Vara 2009: la parte amministrativa è stata affidata al segretario generale Santi Alligo e al ragioniere del Comune Ferdinando Coglitore, di concerto con tutti gli assessorati, mentre la parte politica e pratica è stata assegnata all’assessore con delega, tra le altre, ai rapporti con le Chiese Dario Caroniti e, appunto, al Comitato Vara.
La città non ha mancato di dare un forte segnale di sostegno se pensiamo che, praticamente in un mese, l’organizzazione dell’evento ha raccolto 91 mila euro da sponsor privati. E se è vero che la manifestazione costa dai 170 ai 190 mila euro, il resto della somma verrà integrata dall’Amministrazione Comunale.
Tralasciando i numeri, saranno non poche le novità che salteranno all’occhio degli spettatori del più importante evento dell’estate messinese.
Proprio ieri sono state posizionate, in via I settembre, ben venti bandiere raffiguranti un acquila bicipite, uno stemma che contraddistingueva la nostra città e che è testimone dell’importanza marinara della Messina del tempo: basti pensare che ad avere la possibilità di mostrare tali stendardi erano soltanto le quattro repubbliche marinare di Venezia, Amalfi, Pisa e Genova.
La curiosità che riguarda questi drappi è che sono stati realizzate tutti ed interamente da giovani artisti messinesi.
Altra chicca che la manifestazione regalerà ai visitatori è la presenza dei tamburi di Laureana di Borrello.
“Specialisti del tamburo”, li definisce Di Bernardo, che continua: «il suono di tali strumenti, che già accompagnano la processione della Vara di Palmi, è estremamente particolare in quanto vengono suonati a ritmi diversi e con sincronizzazione diversa: una musica quasi ipnotica che riuscirebbe ad attrarre chiunque e che renderanno più suggestiva la manifestazione». I tamburini verranno impiegati dalle 17.30 del giorno di ferragosto per accompagnare il trasferimento del Gonfalone della città, del Comitato Vara e dei ceri votivi dalla Chiesa dei Marinai a piazza Castronovo.
Ulteriore novità di quest’anno è la proiezioni di immagini, prevista per le 21 del 15 agosto, della bella Messina pre-terremoto sui palazzi antistanti la cortina del porto e la Capitaneria di Porto.
Altri proiettori saranno installati anche alla batteria Masotto presso la Passeggiata a Mare. Un’iniziativa voluta fortemente dall’assessore Caroniti e costata 12 mila euro, che qualora avesse successo diventerebbe un appuntamento fisso del mezzagosto messinese.
Alle 23 e alle 23.30 andranno poi in scena i due spettacoli pirotecnici proprio sotto la stele della Madonnina del Porto.
Una piccola scommessa di questa edizione avrà luogo a Piazza Duomo.
Il Comitato Vara, che coordina i tiratori, ben oltre 1500 persone, cercherà di fare fermare la macchina votiva dapprima all’ingresso di Piazza Duomo e soltanto in un secondo momento al centro della Piazza.
Ciò per permettere ai cittadini di seguire il discorso dell’Arcivescovo mons. Calogero La Piana senza la “distrazione” della Vara che inevitabilmente catturerebbe l’attenzione dei presenti.
Il giorno dopo della processione, alle 21 del 16 agosto, il ferragosto messinese si chiuderà con il concerto della Banda della Brigata Aosta, sotto il comando del messinese Ten.Col. Domenico Costa.
Concludiamo questo piccolo zoom sull’imminente evento da un lato con la promessa, che giunge dall’assessore Caroniti, di riuscire, si spera entro l’anno prossimo, a trasformare il giorno della Vara nella “settimana della Vara” (come già succede nelle città di Palermo e Catania con le rispettive feste patronali, che però hanno a disposizione un budget di oltre 500 mila euro) creando dunque un coinvolgimento totale della città alla manifestazione e attirando anche visitatori provenienti fuori dai confini provinciali o siciliani, dall’altro con le parole di Di Bernardo che, se prima raccomanda ai cittadini di denunciare qualsiasi personaggio che si presenti come componente del “Comitato” chiedendo un contributo, perchè non è questa l’attività dello stesso comitato e non è così che viene attuata la raccolta dei fondi bensì attraverso funzionari comunali, raccomanda infine a tutti coloro che assisteranno alla manifestazione di considerarsi sì spettatori, ma anche attori della stessa processione e sarà anche per merito loro che la stessa avrà successo.
Una manifestazione che accomuna da secoli generazioni di Messinesi, che si riscoprono uniti ed appartenenti alla stessa comunità, almeno per un giorno, al grido di “Viva Maria”.
(Nella foto Di Bernardo, a sinistra, e Caroniti sistemano gli ultimi dettagli relativi ai cartelloni pubblicitari che da oggi saranno affissi in città)
