Altra patata bollente per Croce. I sindacati chiedono un incontro per il caso Messinambiente

Altra patata bollente per Croce. I sindacati chiedono un incontro per il caso Messinambiente

Altra patata bollente per Croce. I sindacati chiedono un incontro per il caso Messinambiente

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giovedì 20 Settembre 2012 - 08:34

Cgil, Cisl e Uil si rivolgono al neo commissario del Comune per un incontro urgente al fine di scongiurare una nuova emergenza sanitaria in città, dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti per la carenza di risorse di Messinambiente. Senza dimenticare che la grana stipendi è sempre alle porte.

Commissario nuovo, vita vecchia. Le patate bollenti al Comune sono sempre le stesse ed ora sono in mano alla neo guida di palazzo Zanca, Luigi Croce. Su tutte, Atm e Messinambiente. Ieri, lo scoppio della vicenda Atm. Oggi i sindacati si rivolgono a Croce per chiedere un incontro urgente al fine di scongiurare una nuova emergenza sanitaria in città, dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti per la carenza di risorse di Messinambiente. Senza dimenticare che la grana stipendi è sempre alle porte.

“I lavoratori, che lo scorso martedì si sono astenuti dal lavoro, sono preoccupati e reclamano il pagamento dello stipendio – dichiarano Clara Crocè e Carmelo Pino della Fp Cgil, Enzo Testa e Rosaria Perrone della Fit Cisl e Silvio Lasagni della Uil Trasporti – stanchi di una lunga vertenza che ormai si trascina da anni e di un sistema che li costringe a vivere in un regime di precarietà economica e lavorativa.

Le continue proroghe e la debolezza organizzativa dell’azienda pubblica – continuano – piegata da una cronica crisi economica a causa delle scelte operate dall’Amministrazione uscente, hanno comportato disagi ai cittadini e ai lavoratori.

A ciò si aggiunge, l’assenza di risposte in merito dello stipendio relativo al mese di agosto e la carenza di risorse per garantire la prosecuzione del servizio. Tali circostanze – concludono Crocè, Testa e Lasagni – comportano malumore e grave tensione tra i lavoratori, molti dei quali monoreddito, non riescono ormai, a garantire un minimo di sussistenza alle loro famiglie”.

Un commento

  1. andate a chiedere dove finiscono i soldi per i servizi essenziali??domandatevi se c’è un surplus di lavoratori rispetto a quelli realmente utili nelle società partecipate dal comune e così via. La stretta ormai è stata fatta su tutto, ci vorrà del tempo per sistemare i conti(es. pensionamento personale surplus), inoltre la città è quel che è, poco lavoro su tutti i fronti, soprattutto quello privato. In questa città ci sono solo negozi quasi quasi, come si può reggere l’economia solo sul commercio??

    Il ponte è stato sepolto per la gioia di molti, non si può dire a priori se era un bene o un male, ma dal progetto che ho visto, l’eliminazione della zona ferrata dalla stazione a gazzi con conseguente spostamento della stazione centrale era una gran cosa, che purtroppo nessuno rivendica al di la del ponte che può pure rimanere su carta………

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