Piano del demanio marittimo da tre anni senza esito. L’ennesimo sollecito del Comune

Piano del demanio marittimo da tre anni senza esito. L’ennesimo sollecito del Comune

Piano del demanio marittimo da tre anni senza esito. L’ennesimo sollecito del Comune

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venerdì 01 Luglio 2016 - 16:53

L’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, e i dirigenti all’Edilizia Privata, Antonella Cutroneo, e alle Politiche del Territorio, Vincenzo Schiera, tornano a rivolgersi alla Regione. Nel frattempo è anarchia

Il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo di Messina è stato consegnato nel maggio 2013. Poi una serie di incontri e note, le più recenti degli scorsi 25 gennaio e 7 aprile, senza riscontro. L’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, e i dirigenti all’Edilizia Privata, Antonella Cutroneo, e alle Politiche del Territorio, Vincenzo Schiera, tornano a rivolgersi all’assessorato regionale al territorio e ambiente, al demanio regionale, e ora al presidente della Regione, Rosario Crocetta. “L’assenza di un Pudm – scrivono -, insieme alla legge regionale 3/2016 e alle circolari del 29 aprile e dell’8 giugno, ha di fatto esautorato l'Amministrazione locale dalla possibilità di governo di quella delicata e importantissima porzione del territorio rappresentata dalla fascia costiera demaniale, avallando una sorta di anarchia urbanistica nel posizionamento dei cosiddetti lidi e consentendo anche attività, autorizzate dagli uffici del Demanio Regionale, nonostante il parere negativo dei competenti uffici comunali. Questa situazione, porta a un utilizzo del Demanio Marittimo lontano dall'interesse comune, insito nella sua natura, trasformandolo da terra di tutti a terra di nessuno; inoltre, l'assenza di linee guida relative a tipologie, colori e finiture, presenti nel Pudm presentato, lascia spazio a manufatti e insediamenti il più delle volte privi dei requisiti e della qualità necessari per un corretto inserimento all'interno di un contesto vulnerabile dal punto di visto del rischio idrogeologico e pregiato per i suoi aspetti paesaggistici di valore assoluto, e comunque in contrasto con le prescrizioni previste dal decreto assessoriale del 4 Luglio 2011 contenente Linee Guida per la Redazione dei Pudm”.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di armonizzare i propri strumenti urbanistici (variante al Prg, nuovo Prg, Piano regolatore portuale e Pudm), “superando la storica mancanza di visione generata dai conflitti di competenza. È difficile comprendere le motivazioni che hanno portato a questo stato di cose, facilmente verificabile – concludono De Cola, Cutroneo e Schiera -, che declina sempre più verso una condizione di degrado ambientale, e che si ritiene possa portare un danno all'immagine della città e alla qualità della vita dei cittadini”. La richiesta è chiaramente quella di definire immediatamente l’iter di approvazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo.

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