Per un'accoglienza dignitosa:il professore Giovanni Raffaele "boccia" le istituzioni

Per un’accoglienza dignitosa:il professore Giovanni Raffaele “boccia” le istituzioni

Per un’accoglienza dignitosa:il professore Giovanni Raffaele “boccia” le istituzioni

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domenica 05 Gennaio 2014 - 09:44

Giovanni Raffaele, docente universitario, interpella tutte le istituzioni cittadine: Prefettura,Università, Comune e Curia, per trovare una soluzione dignitosa al problema dell'accoglienza dei migranti nella nostra città, con l'intento di porre fine alla vergona della tendopoli.

Il PalaNebiolo e il campo dove è stata eretta la tendopoli appartengono all'Università di Messina. L'Ateneo Peloritano ha messo a disposizione della Prefettura il centro sportivo per l'accoglienza dei migranti, rilasciando, in seguito, tutte le autorizzazioni necessarie per allestire il campo profughi. Questo ha provocato la reazione di 58 tra docenti e ricercatori, che tramite una petizione – online sul sito avaaz.org – hanno chiesto al Rettore Pietro Navarra di ritirare le autorizzazioni. Il Docente dell'Ateneo Peloritano, Giovanni Raffaele, interviene con una lettera in cui esorta tutte le istituzioni a svolgere correttamente la propria parte. per un'accoglienza dignitosa e umana.

LA LETTERA:

Sono Giovanni Raffaele, un docente universitario ma anche uno dei volontari che in queste settimane sono stati coinvolti nella vicenda dei migranti che ha scosso la nostra città. Non voglio rifare la cronistoria degli ultimi avvenimenti, pur suscettibili di critiche anche dure. Quel che mi interessa è l’immediato avvenire e le prospettive difficili che probabili nuovi arrivi proporranno. In questo senso, e al di là di ogni semplificazione di parte, vorrei rivolgere alcune domande ai principali protagonisti.

Innanzitutto al prefetto: perché qualunque struttura di accoglienza proposta è stata scartata considerando la tendopoli la più idonea? Forse perché l’acqua non è ancora arrivata alla bocca? Diverse ricognizioni e, in particolare quella svolta in presenza del deputato D’Uva di 5 Stelle, hanno evidenziato le condizioni catastrofiche della tendopoli. Ora il campo è stato ripulito ma alle prime piogge tutto precipiterà come prima. Il Prefetto dovrebbe guardare con maggiore attenzione e benevolenza alle varie proposte alternative alla tendopoli che gli sono state e gli saranno sottoposte. Oppure, senza infingimenti e del tutto legittimamente dal suo punto di vista, spiegare che sono solo le esigenze di ordine pubblico (ma quali?) a dettare le sue decisioni e dinieghi.

In secondo luogo all’amministrazione comunale. Al di là del generoso prodigarsi di alcuni suoi membri, resta un’insufficienza di fondo nell’incapacità o impossibilità (e in questo caso andrebbe dichiarata a chiare lettere) di trovare strutture adeguate per l’accoglienza dei migranti. Se l’amministrazione non riesce a fare un censimento preciso dei suoi beni, all’interno dei quali individuare eventualmente luoghi adeguati per i migranti, lo dica espressamente. Non bastano le dichiarazioni del sindaco contrarie alla tendopoli. La Giunta dovrebbe pubblicamente e nettamente dichiarare quante persone possono essere accolte decentemente e impedire, come in molti altri comuni (non ci risultano tendopoli a Catania o a Palermo) che vengano spostati in città persone sofferenti cui si aggiungerebbe ulteriore sofferenza. Dovrebbero inoltre funzionare più speditamente i servizi sociali. Troppo spesso in questi giorni le piccole emergenze sono state affidate a singole persone, che hanno agito con grande generosità, comprese le suore dello Spirito Santo che hanno fatto ore di attesa al Policlinico accompagnando i minori con problemi di salute: dov’erano gli assistenti sociali? Non è polemica; è solo che vorremmo vedere utilizzate al meglio le loro competenze. E, soprattutto, è necessaria una maggiore trasparenza e tempestività dell’informazione: è possibile che dopo dieci giorni ancora la cittadinanza non possa conoscere l’esito della visita di controllo dell’Asp alla tendopoli?

In terzo luogo, alla nostra università. Dopo l’iniziale generosità, si rende conto di avere perso strutture che, del resto, per la natura argillosa del terreno, sono inadatte all’uso che ne è stato fatto? Da giorni è stata presentata una petizione che chiede non decisioni drastiche, ma, quanto meno, che, in presenza di problemi così seri e delicati, l’intera comunità universitaria, in collegamento con la circoscrizione che ospita il Palanebiolo e la tendopoli, venga informata. Si è proposta una riunione generale, ma dalle autorità di governo dell’università non è venuto alcun segnale di disponibilità a discutere democraticamente del problema, decidendo con arroganza pari all’ignoranza dei temi in gioco. Mi permetto di richiedere ancora una volta una discussione partecipata.

In quarto luogo, un appello alla Curia. Negli stessi giorni in cui Papa Francesco ha sottolineato, nelle sue omelie natalizie, la centralità del problema dei migranti, la Curia (se si esclude l’azione della Comunità di S. Egidio, della Caritas e di singoli sacerdoti cui va la comune riconoscenza) ha brillato per assenza e indifferenza. Di fronte all’enorme capacità fondiaria della Chiesa messinese, è proprio impossibile trovare una struttura (da proporre alla Prefettura) in grado di accogliere con calore per poche settimane individui stremati in attesa che le loro domande di asilo vengano esaminate dalle commissioni preposte?

Quanto ai volontari che si sono fatti carico dell’emergenza, Arci, Teatro Pinelli Occupato, Comunità di S. Egidio, Caritas, ecc., possono anche avere manifestato qualche sbavatura nella loro capacità di intervento, ma sono stati i soli ad agire con prontezza. Pertanto dall’autorità locale di governo come dall’amministrazione comunale non dovrebbero essere visti come pericolosi agitatori, ma come una ricchezza da coinvolgere nell’attività di accoglienza.

In ogni tipo di classifica Messina è ultima o quasi. Non aggiungiamo un nuovo tassello a questa statistiche deprimenti e, per una volta, mostriamoci all’avanguardia.

5 commenti

  1. Vero caro docente, mostriamoci all’avanguardia e realisti, pensiamo prima ai messinesi e poi ai migranti!

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  2. ma per i diritti dei cittadini messinesi questo signore che dice??

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  3. Cari Napoleone e James il Dom, cosa dovrebbe dire questo signore dei messinesi? Forse che se questi sono gretti e incapaci di empatia come voi sarebbe meglio che scomparissero dalla faccia della terra e che fossero piuttosto rimpiazzati da alcune migliaia di migranti africani molto più degni di vivere che voi?

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  4. Magari se sparisse lei sarebbe meglio, lei e’ il classico esempio di messinese- struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia non si risolvono i problemi di questa disastrata citta’, cominciamo a risolvere i problemi di messina e dei messinesi, poi magari ospitiamo i vari migranti, non ha senso far venire persone gia provate nella nostra citta’.
    Citta’ che non e’ in grado di soddisfare nemmeno la piu piccola richiesta dei propri cittadini, come si pretende di aprire le porte a chi porta piu miseria e desolazione?
    Con quale autorita’ vi appropriate delle gia’ scarsissime risorse per ospitare queste persone, lei ha fatto un giro in centro o davanti i supermercati? Letteralmente c’e’ un invasione di nuovi disperati, secondo lei allora e’ giusto ricevere persone per poi lasciarle allo sbando piu totale, sia coerente rifletta bene prima di commentare e se vuole un consiglio metta da parte l’ipocrisia!

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  5. Può sempre ospitarne qualcuno a casa sua, e poi dare lezioni di civiltà ai messinesi.

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