L'assessore alle manutenzioni stradali Pippo Isgrò spiega perchè, nonostante la parte più consistente sia terminata, alcune porzioni della carreggiata siano ancora da “ritoccare”

Un’insoddisfazione cronica quella denunciata dei cittadini che da nord a sud passando per il centro non mancano di mostrare disappunto per la condizione delle strade di Messina, costellate di dossi e buche che ogni giorno sembrano spuntare fuori come i funghi. Ultima, ennesima, disperata segnalazione giunge, ancora una volta, dal Viale Principe Umberto nel tratto compreso tra l’isolato 67/bis alla clinica San Camillo. Uno dei residenti si domanda infatti come mai i lavori per il completamento dei lavori di scarifica (lungo i tratti adiacenti i marciapiedi), vengano effettuati con cadenza alternata ogni 5-6 giorni da 4 operai che tornano nuovamente a lavorare a distanza di una settimana.

La spiegazioni ci viene fornita direttamente dall’assessore alle manutenzioni stradali Pippo Isgrò: «La ragione per cui i lavori proseguono a fasi alterne – sottolinea il rappresentante della giunta Buzzanca – non dipende da un atteggiamento di lassismo dell’amministrazione, ma più semplicemente dal fatto che essendo necessario effettuare tali interventi in diverse zone della città, si procede a macchia di leopardo per evitare di congestionare il traffico solo in determinate zone di Messina, in particolare in un’arteria di importanza centrale come il viale Principe Umberto».

Una spiegazione comprensibile quella presentata da Isgrò che tuttavia difficilmente può riuscire a tenere a bada le lamentele dei cittadini che in particolare sottolineano le difficoltà legate alla possibilità di trovare facilmente parcheggio. E ciò soprattutto perché sul tratto di strada della circonvallazione si affaccia un numero sempre più elevato di palazzine (aumentate a dismisura soprattutto negli ultimi anni) e dunque di residenti che mediamente detengono 2-3 macchine per nucleo familiare.