Messina sud. Non si ferma l'attività di denuncia dei consiglieri Cantello e Di Blasi

Messina sud. Non si ferma l’attività di denuncia dei consiglieri Cantello e Di Blasi

Messina sud. Non si ferma l’attività di denuncia dei consiglieri Cantello e Di Blasi

martedì 02 Dicembre 2008 - 09:26

Gli esponenti politici battenti bandiera Mpa non sono intenzionati a far calre l'attenzione sull'invivibile situazione del comprensorio di Zafferia

Non demordono il Consigliere Comunale Capogruppo a Palazzo Zanca Ivano Cantello ed il Presidente della II Circoscrizione Giovanni Di Blasi entrambi anime del MPA che si fondono in un unico denominatore “risolvere i gravi problemi che attanagliano un zona Sud per troppo tempo dimenticata dalle caste di potere-, sostenuti dall’inarrestabile Assessore alle Manutenzioni e Politiche del mare Pippo Isgrò.

I consiglieri denunciano quanto continui ad essere assai grave la situazione delle migliaia di famiglie che risiedono nel Piano di Zona a Santa Lucia sopra Contesse. Nonostante le continue lamentele espresse dagli stessi residenti già da parecchi anni, nulla è stato fatto per risolvere le molteplici problematiche che attanagliano la zona in questione. Messina, infatti sostengono, non a caso si trova agli ultimi posti delle graduatorie per verde urbano, trasporto pubblico, raccolta differenziata, politiche ecocompatibili, abusivismo edilizio, piste ciclabili, isole pedonali, depurazione acque, S. Lucia ne è la rappresentazione.

Non pochi anche i problemi legati alla protezione civile. Sono numerosi gli eventi franosi che si sono registrati durante la costruzione degli agli alloggi realizzati in questa area che è tra quelle più franose e fortemente popolate della zona Sud, si ricorda che vi è in quella zona il divieto di costruire pozzi. Si denuncia inoltra la totale mancanza, in talune strade del Piano di Zona , delle opere di urbanizzazione praticamente “inesistenti-.. In particolare le due strade a valle ed a monte dell’insediamento abitativo si presentano prive di asfalto e completamente al buio per mancanza dell’impianto di pubblica illuminazione; tale situazione, segnalata più volte dai cittadini interessati, non ha trovato alcuna soluzione, lasciando i residenti del Piano di Zona alle prese con i continui disagi ed i pericoli costituiti dalle buche del manto stradale, dalla polvere, dal fango e dal pericolo che la mancanza di luce determina.

Assente da circa un anno l’illuminazione nel tratto di viale prospiciente le case Arcobaleno, il cui transito è obbligatorio per recarsi al piano di zona. -Considerata la forte e scellerata opera di cementificazione autorizzata in questi anni, che hanno fatto del Piano Zona un enorme dormitorio sprovvisto dei più elementari servizi ed infrastrutture, gli esponenti politici chiedono in risposta ai disagi e pericoli subiti in questi anni, oltre al ripristino dell’impianto di illuminazione, alla scerbatura e bonifica delle aree di verde attrezzato-.

Ma oltre al problema della viabilità – continuano i due – tutte le aree a verde sono completamente degradate e mai prese in cura dall’Amministrazione preposta – il canile municipale a pochi metri dagli insediamenti abitativi – opere di urbanizzazione mai completate e la totale assenza di controllo del territorio fanno del Piano Zona a S. Lucia sopra Contesse un luogo in cui regna il degrado e sono costanti i disagi ed i pericoli per i residenti.

Cantello e Di Blasi chiedono un intervento serio ed immediato delle Istituzioni. Rammentano che durante le campagne elettorali solo promesse sono state profuse e quindi sarebbe il caso di passare dalle parole ai fatti. La situazione è insostenibile, in questo territorio intere famiglie hanno perso la fiducia nelle Istituzioni. Solo problematiche insistono in questa area ad alta densità abitativa.

Una su tutte è rappresentata come detto dalla presenza, proprio a ridosso delle abitazioni, del canile Municipale dentro la struttura di Forte Schiaffino. Si chiedono Cantello e Di Blasi, come mai un canile si trova all’interno di un Forte dall’alto valore storico e turistico-culturale? Gli stessi richiedono quindi con urgenza lo spostamento del canile ed il contestuale recupero del Forte anche a sfondo turistico.

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