Il Pd della IV circoscrizione: «Sì ad un nuovo Prg, ma prima si blocchi l’edilizia che contrasta col territorio»

Il Pd della IV circoscrizione: «Sì ad un nuovo Prg, ma prima si blocchi l’edilizia che contrasta col territorio»

Il Pd della IV circoscrizione: «Sì ad un nuovo Prg, ma prima si blocchi l’edilizia che contrasta col territorio»

giovedì 18 Febbraio 2010 - 08:46

Il documento proposto da Hyerace e sottoscritto dai colleghi di partito: «Progetti come le palazzine a Pompei e il Tirone sono in forte contraddizione con i propositi di un nuovo Piano». La richiesta: «Una seduta congiunta di tutti i Quartieri sul nuovo Prg»

Sacrosanto pensare ad un nuovo Piano regolatore generale, ma se prima non si “salva il salvabile”, servirà a poco. Questo, in spiccioli, il concetto espresso da Armando Hyerace, consigliere Pd della IV circoscrizione, che insieme ai colleghi di partito e di Quartiere Maurizio Guanta, Massimo Simeone, Andrea Maiolino, Nicola Brigandì, Sergio Mazza e Antonio Giannetto, ha presentato un documento con due proposte: bloccare da subito, nelle more di un nuovo Prg, gli interventi edilizi più invasivi (si fanno due esempi: le palazzine di Pompei e il progetto della Stu per il Tirone); riunire attorno a un tavolo tutte le circoscrizioni per discutere dell’iter, avviato pochi giorni fa ufficialmente dal sindaco Giuseppe Buzzanca, che dovrebbe portare al nuovo Piano regolatore entro un paio d’anni. I consiglieri considerano «di assoluta importanza l’avvio delle procedure per le modifiche al piano regolatore generale. Si concorda, soprattutto, con le premesse che stanno alla base di tale scelta: interrompere l’edificazione indiscriminata che in questi anni ha sconvolto la città, decentrare i servizi, e studiare un nuovo sistema di mobilità urbana. Tutte considerazioni assolutamente condivisibili ma che sembrano cozzare con quanto avvenuto fin ora e continuerà ad accadere. Più volte è stato detto pubblicamente, da diversi esponenti della Giunta, che è necessario fermare ogni costruzione in città in attesa di una modifica al Prg; ma questo appello sembra essere rimasto inascoltato».

Hyerace e gli altri si soffermano in particolare sul centro città, dove «continuano a sorgere palazzi in zone impensabili, e nuovi ne stanno per nascere: ci riferiamo alle palazzine che saranno costruite a Pompei, in via delle Mura, e all’edificio che dovrebbe sorgere sotto il santuario di Montalto. Ma pensiamo anche a quanto accadrà con il progetto di riqualificazione del Tirone: altri edifici in una zona fortemente urbanizzata, con l’aggravante di una palazzina di quindici piani». Insomma, secondo gli esponenti del Pd «sembra esserci una forte contraddizione tra quanto detto dal sindaco, nonché da autorevoli componenti della giunta, e quanto accadrà nei prossimi mesi: da un lato abbiamo comunicati di buoni intenti, dall’altro invece ci troviamo a dover fare i conti con nuove concessioni edilizie, con nuovi edifici a ridosso della circonvallazione; per non parlare, poi, di quanto è avvenuto, e sta avvenendo, nelle colline della zona nord e della proliferazione dei palazzi nella zona sud, che stanno mandando letteralmente in tilt la viabilità della zona».

Hyerace e colleghi chiariscono: «Questo non vuole essere un attacco generalizzato all’edilizia, ma un seria presa di coscienza di come, in questa città, non sia più il caso di costruire senza una adeguata programmazione, senza le necessarie opere primarie e secondarie atte a sopportare nuovi carichi urbanistici. Per tali ragioni si è pronti a ragionare sul nuovo piano regolatore e più in generale, sua una “nuova Città”, su nuove zone in cui edificare e su quelle, invece, da tutelare. Ma ciò che si chiede con forza è di bloccare, fin da subito, interventi edilizi che si pongono in forte contrasto, architettonico ed ambientale, con il territorio circoscrizionale». Dai consiglieri Pd del IV quartiere arriva anche una proposta: «Proprio perché il sacco edilizio di questi anni non ha riguardato solo il centro storico ma tutta la città, una riunione congiunta tra tutte e sei le Circoscrizioni per proporre soluzioni unitarie e coordinate nell’interesse complessivo della città».

S.C.

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