Portella Arena. Interviene Alessandro Russo, presidente quinto quartiere: «Bomba ecologica conosciuta da anni»

Portella Arena. Interviene Alessandro Russo, presidente quinto quartiere: «Bomba ecologica conosciuta da anni»

Redazione

Portella Arena. Interviene Alessandro Russo, presidente quinto quartiere: «Bomba ecologica conosciuta da anni»

venerdì 22 Agosto 2008 - 10:05

Sorprende lo stupore dell'opinione pubblica e dell'amministrazione per un fatto denunciato da tempo

Dopo la notizia del sequestro da parte delle Autorità competenti del sito dell’ex discarica di Portella Arena, a seguito della tardiva scoperta del suo continuato utilizzo, seppure abusivo, nel corso degli anni scorsi e fino ad appena qualche giorno fa, è tornata forte l’attenzione sulll’area.

Ieri in serata è arrivata anche la nota del presidente del V quartiere Alessandro Russo, che si è detto sorpreso per lo stupore con cui l’opinione pubblica e la stessa amministrazione abbia accolto quanto sopra riportato.

«Portella Arena – si legge in una nota – è una bomba ecologica a cielo aperto, che grava su decine di centinaia di famiglie che vi abitano nelle zone circostanti; che la situazione fosse tale, tuttavia, era notorio a quanti avessero fino ad oggi voluto vedere o capire».

L’ex Decimo Quartiere e l’attuale quinta Circoscrizione infatti, denunciano da anni le condizioni di estremo pericolo dell’area, la necessità di una sua radicale bonifica al fine di un suo recupero a parco urbano, in un territorio, quello dell’ Annunziata, del tutto privo di strutture ricettive e aggregative.

«A parte un ormai datato progetto di messa in sicurezza – conclude Russo – discendente addirittura dai tempi dell’Amministrazione Providenti, ad oggi non un passo concreto è stato compiuto da chi, chiamato a guidare l’amministrazione cittadina, avrebbe dovuto porre in essere tutte le misure per risanare e rendere nuovamente sicura l’area di Portella Arena. E’ tempo di agire, immediatamente, richiamando alle proprie responsabilità le Istituzioni competenti, attivando i canali di finanziamento necessari alla riqualificazione dell’area, e sgomberando, una volta per tutte, il campo da sterili ed inutili rimpalli di competenza e responsabilità per la soluzione definitiva di un vero e proprio disastro ambientale a pochi passi da decine di migliaia di cittadini».

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