Chi “spedire- all'ex-centro postale di Bisconte-Camaro?

Chi “spedire- all’ex-centro postale di Bisconte-Camaro?

Chi “spedire- all’ex-centro postale di Bisconte-Camaro?

venerdì 07 Novembre 2008 - 07:34

Se lo chiede il consigliere Libero Gioveni che chiede al sindaco di contattare il polo immobiliare regionale dell'azienda postale e decidere il futuro di uno stabile che sta candendo in pezzi

È una struttura che sta piano piano cadendo a pezzi, sotto il peso del tempo, sia in senso cronologico che meteorologico, quello che ospitava il centro postale in località Bisconte-Camaro.

«Non ci sono veramente parole – afferma il consigliere del terzo quartiere Libero Gioveni per commentare o descrivere lo scempio, l’abbandono e l’estremo degrado che regnano ormai da anni nell’immenso stabile di proprietà di Poste Italiane ubicato in via Polveriera a Bisconte, proprio a ridosso del campo sportivo “Marullo- e della scuola elementare». I metri quadri lasciati allo sfacio sono circa 3700, ripartiti su due piani, dove data la notevole ampiezza, un tempo l’amministrazione comunale aveva pensato di destinare come centro della Protezione Civile.

«Il 10 Dicembre 2004 – afferma Gioveni ripercorrendo cronologicamente le tappe della vicenda – dopo un sopralluogo congiunto cui partecipò, oltre ad alcuni deputati regionali e diversi rappresentanti comunali e circoscrizionali, anche l’allora Direttore generale regionale della Protezione Civile, Tullio Martella, quest’ultimo si mostrò subito disponibile a sostenere Palazza Zanca nelle spese per l’acquisto. Il 29 Aprile 2005, dopo diversi confronti in aula e fuori dall’aula da parte delle più disparate forze politiche, il Consiglio Comunale bocciò la proposta di acquisire la struttura sulla base di un parere contrario fornito dall’allora Capo Dipartimento della Protezione Civile, ing. Pizzino, che giudicò lo stabile inagibile e non rispettante le norme antisismiche.

Da allora sono state avanzate altre molteplici ipotesi sul possibile utilizzo della struttura, da centro per la Protezione Civile, a di sede per la Consulta delle associazioni di volontariato, fino alla realizzazione di presidi per la Polizia Municipale o di uffici comunali al fine di eliminare i parecchi fitti passivi, ma nulla di tutto ciò è andato in porto.

Il consigliere Gioveni, invia dunque al sindaco Buzzanca un’interrogazione urgente per chiedere di interloquire col polo immobiliare regionale di Poste Italiane con sede a Palermo, al fine di conoscere le attuali intenzioni della società sul futuro dello stabile.

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