La chiedono i consiglieri Libero Gioveni e Nino Carreri che descrivono con dovizia di particolari lo stato di abbandono in cui versa l'area sottoposta a risnamento e i soprattutto i suoi residenti

Sono due i consiglieri, uno di quartiere, Libero Gioveni (Pd) l’altro di consiglio comunale, Nino Carreri (Risorgimento messinese), a definire “Bomba Ecologica- il comprensorio dell’area Bisconte dove, a tre anni e mezzo di distanza dal giorno in cui furono demolite le baracche, «riesce senz’altro difficile trovare le parole per descrivere l’inquietante scenario che si presenta in questa vasta porzione di territorio inserita nell’ambito “C- del Risanamento, dove proprio a ridosso della strada, insiste un impressionante “mare- di materiale di qualsiasi specie»

Una realtà fatta di «quintali di inerti depositati giornalmente con “inaudita freddezza- da parte dei soliti “imbecilli-; una caterva di suppellettili, divani e materassi a farvi squallidamente da contorno ma, certamente, – affermano i consiglieri – il fatto di assoluta gravità è rappresentato dalla presenza sempre più considerevole di quelle pericolosissime lastre di eternit e resti vari di amianto che, come è noto, rappresentano un potenziale pericolo per la salute pubblica».

Una mastodontica discarica a cielo aperto “frequentata-, purtroppo senza alcuna distinzione, da bambini,a adolescenti e topi che scorrazzano liberamente esattamente dove a farlo dovrebbero essere soltanto i ragazzini. Questo, se non ben peggiore vedendolo di persona, il quadro che si prospetta nell’area di Bisconte dove, affermano i consiglieri rivolgendosi al sindaco Giuseppe Buzzanca, al prefetto Francesco Alecci, al comandante dei vigili Calogero Ferlisi, al presidente dello Iacp Giuseppe Santalco, all’amministratore delegato dell’Ato 3 Antonio Ruggeri, al presidente di Messinambiente Antonino Dalmazio e al direttore generale dell’Ausl 5 Salvatore Furnari, «interventi immediati finalizzati non solo a rimuovere dall’area il suddetto materiale, ma soprattutto all’immediata convocazione di una conferenza di servizi finalizzata alla bonifica integrale dell’area sbaraccata e ad un più incisivo lavoro di prevenzione e repressione atto a fronteggiare taluni atti di estrema inciviltà, scongiurando, in tal modo, il reiterarsi di nuove e similari emergenze igienico-sanitarie».