Presentate le liste nei 44 comuni chiamati al voto: occhi puntati su Barcellona, Lipari e S. Teresa

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Presentate le liste nei 44 comuni chiamati al voto: occhi puntati su Barcellona, Lipari e S. Teresa

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mercoledì 11 Aprile 2012 - 23:45

Cinque candidati a sindaco nel centro eoliano, dove il “Terzo Polo” corre con il Pd e il Pdl si spacca. Solo a Barcellona si potrà andare al ballottaggio. Nel comune ionico scende in campo Cateno De Luca. L’incognita voto disgiunto

A Messina si pensa già alle elezioni che fra un anno decreteranno il successore di Peppino Buzzanca, ma c’è un “gustoso” antipasto tutt’altro che secondario e che ci verrà offerto il 6 e il 7 maggio. Si torna alle urne in provincia, in ben 44 comuni, con un numero di candidati a sindaco, 108, che curiosamente è pari al numero di tutti i centri della provincia messinese. Tutti gli occhi sono puntati, ovviamente, su Barcellona Pozzo di Gotto. Perché è il Comune più grande, perché proprio per questo è l’unico dove sarà possibile arrivare al ballottaggio (la nuova legge elettorale ha alzato il “tetto” a 15 mila abitanti), perché è qui si potranno misurare partiti e “correnti” e perché sul comune del Longano pende la spada di Damocle di un possibile scioglimento per mafia. Così come avvenuto a Palermo con Massimo Costa, anche a Barcellona l’Udc “corre” insieme al Pdl, con il leader siciliano dei centristi Gianpiero D’Alia che, a differenza di quanto fatto con Candeloro Nania cinque anni fa, ha deciso di sostenere il candidato azzurro Rosario Catalfamo. Il Pd, invece, si è “aggregato” a Fli e Mpa con il candidato dell’ultima ora, Filippo Marte, dopo la defezione piuttosto improvvisa di Giuseppe Turrisi, che ha rinunciato alla vigilia della presentazione delle liste (il tempo è scaduto ieri alle 12). Completano il quadro barcellonese la candidata della sinistra, Maria Teresa Collica, e Santi Calderone, sostenuto da liste civiche e, pare, da una costola del Pd che non avrebbe condiviso la linea generale del partito. Una posizione che, ad un eventuale ballottaggio, potrebbe pesare.

Interessante sarà anche l’esito dell’urna a Lipari. Qui la spaccatura del Pdl, che di fatto presenta due candidati, quello “ufficiale” Gianfranco Grasso a cui si è aggiunto l’ex consigliere comunale di Messina Ciccio Rizzo. Un duello fratricida di cui potrebbe approfittare (visto che basterà ottenere un solo voto in più degli altri per vincere) Marco Giorgianni, che può vantare a suo sostegno un’alleanza importante tra Udc, Pd, Mpa e Fli. Pietro Lo Cascio raduna le forze della sinistra, mentre liste civiche appoggiano la quinta candidata (Lipari è il centro con più aspiranti sindaco) Ersilia Pajno. I pronostici vanno tutti nella direzione di una corsa a due Grasso-Giorgianni. Alle Eolie si vota anche a Malfa e a Santa Marina Salina, mentre nella fascia tirrenica un altro comune importante dove si va alle urne è Villafranca (tre i candidati).

Nella zona ionica meritano una menzione il comune più grande, Santa Teresa di Riva, e l’unico in cui si vota non per scadenza naturale, Fiumedinisi. In entrambi casi protagonista è Cateno De Luca, che dopo essersi dimesso da sindaco di Fiumedinisi per l’indagine che lo ha coinvolto, è sceso in campo per la fascia tricolore di Santa Teresa. Questo non gli ha impedito di gettare comunque la sua “longa manus” sulla “sua” Fiumedinisi, dove ben due candidati su tre (Rasconà e Sentineri) fanno proprio riferimento al leader di Sicilia Vera. De Luca, dunque, stavolta prova la scalata a Santa Teresa di Riva, dove tra tradimenti, cambi di casacca e candidati “soffiati” da una lista all’altra, il clima è già rovente. In corsa, oltre al parlamentare regionale, sono in tre: il sindaco uscente Alberto Morabito, Carlo Lo Schiavo e Fabio Palella. Tra i “dispetti” di De Luca (che ha corteggiato fino all’ultimo proprio Palella): l’aver soffiato a Fli, che sostiene Lo Schiavo, l’ex coordinatore del circolo locale, Bucalo. Rimanendo nella fascia ionica, occhio alle urne di Letojanni e Nizza di Sicilia, mentre nella zona nebroidea i centri più importanti dove si vota sono Santo Stefano Camastra (tre candidati), Brolo e Gioiosa Marea. QUI L’ELENCO COMPLETO DI TUTTI I CANDIDATI A SINDACO NEI 44 COMUNI DOVE SI VOTA.

La vera incognita di questa e delle prossime tornate elettorali sarà il voto disgiunto: la nuova legge, infatti, prevede che l’elettore specifichi il voto di sindaco e consigliere comunale, non assegnando automaticamente al candidato sindaco il voto espresso per la lista dei candidati al Consiglio. Altre novità: le quote “rosa” (un quarto dei candidati di sesso diverso, obbligo di almeno un assessore donna nel caso in cui tutti gli altri siano uomini, almeno quattro nei comuni sopra i 10 mila abitanti); il divieto di inserimento in giunta di parenti di primo grado di sindaco, assessori o consiglieri; possibilità di inserire in giunta i consiglieri comunali senza che questi si debbano dimettere, ma fino ad un massimo del 50 per cento dei componenti dell’esecutivo.

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