I portavoce D'Uva e Villarosa hanno parlato di logica punitiva: "Le inefficienze non giustificano una riduzione del personale giudiziario". Buone notizie per il carcere di Barcellona, che sarà potenziato; incerto il futuro di quello di Mistretta, per cui si valutano proposte alternative

I portavoce del Movimento 5 Stelle, Alessio Villarosa e Francesco D’Uva, hanno incontrato il Capo di gabinetto del Ministero di Giustizia, Melillo, su diversi temi riguardanti la provincia di Messina, dagli istituti penitenziari alla riduzione delle piante organiche del distretto giudiziario.

“Sulla vicenda del carcere di Barcellona, il Ministero ha dato rassicurazioni sul fatto che tutto sta procedendo secondo l’iter prestabilito e che, nel futuro, si punterà sulla struttura” – hanno dichiarato i parlamentari – “mentre per il carcere di Mistretta il Ministero ha smentito la presenza di qualsiasi progetto di riconversione della struttura, pur lasciando aperte eventuali idee alternative, proposte o progetti da presentare”. L’intenzione, dunque, è quella di “incontrare il sindaco di Mistretta per portare avanti insieme proposte valide in tal senso” – aggiunge Villarosa.

“Il Ministero ha giustificato il taglio delle piante organiche del distretto di Messina parlando di inefficienze delle nostre strutture” – continua D’Uva – “ma, anche se così fosse, rifiutiamo la logica punitiva nei confronti di un’intera provincia. Non è così che si risolvono le cose, e continueremo il nostro dialogo con tutti i soggetti in gioco, incontrando i vari presidenti dei tribunali, per capire cosa non va e provare a migliorare la situazione”.