Volley Brolo: Entusiasmo, voglia e carattere da vendere: Matteo Bertoli si presenta

Volley Brolo: Entusiasmo, voglia e carattere da vendere: Matteo Bertoli si presenta

Volley Brolo: Entusiasmo, voglia e carattere da vendere: Matteo Bertoli si presenta

mercoledì 14 Agosto 2013 - 09:06

Dalla sua voce traspare tanto entusiasmo per la nuova avventura in A2 e voglia di mettersi subito a disposizione di coach Cannestracci. Playoff? Perché no

Matteo Bertoli, figlio di quel Franco Bertoli, soprannominato “mano di pietra” per la sua potenza in attacco, sarà uno delle tante frecce nella faretra del Volley Brolo. Lo sentiamo al telefono, fra una partita e l’altra di beach volley. Dalla sua voce traspare tanto entusiasmo per la nuova avventura in A2 e voglia di mettersi subito a disposizione di coach Cannestracci.

Benvenuto in Sicilia, ed in particolare a Brolo, Matteo. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che sia la prima volta che vieni a giocare in Sicilia. Cos’è stato che ti ha fatto scegliere Brolo?
“Ciao, si è la prima volta! Di solito non mi allontano molto da casa, ma l’occasione di tornare a giocare in A2, dopo un anno di B1, per di più con un allenatore che stimo molto e in un’ottima squadra, mi ha fatto dimenticare la distanza e mi ha convinto in un secondo a venire anche se, per essere sinceri, stavo per chiudere con un’altra squadra. Di recente ho avuto già un assaggio della vostra cordialità ed ospitalità, quando qualche settimana fà ho disputato un torneo di beach volley a Castellammare del Golfo”.

Immagino che te lo avranno già chiesto in tanti: Il fatto di essere figlio d’arte, quanto ha inciso sulla tua carriera?
“Sicuramente quando ero più piccolo mi dava un po’ di “pressione” essere il figlio di un grande campione e forse il tentativo di “emularlo” mi ha un pò condizionato negativamente perchè mi addossavo delle pressioni inutili e controproducenti, ma ora che stò (penso!) maturando non è più così e anzi mi dà la possibilità di avere un padre che mi sa sempre dare i consigli giusti e che spesso mi aiuta a confrontarmi meglio con questo sport”.

Una curiosità: sei del 1988, nel 2006 a Cesenatico hai fatto l’Under 18 Nazionale? C’eravamo anche noi, in un girone con Torino, Treviso e Cuneo.
“Si, c’ero anch’io, anche se per me non fu una delle finali nazionali più belle perché, purtroppo, ero infortunato”.

Che tipo di giocatore è Matteo Bertoli?
“In battuta penso di cavarmela discretamente. In attacco sono abituato a ricevere molte palle alte, che lo scorso anno gestivo molto bene. Ho un ottimo attacco di pipe, sul cambio palla preferisco una palla veloce e con Visentin credo che mi troverò molto bene. In ricezione me la cavo piuttosto bene, anche se chiederò a Cannestracci di lavorarci ancora tanto”.

A Isernia hai avuto già Cannestracci. Conosci quindi i suoi metodi di allenamento. Per quanto ne so io, è stato proprio Jorge a volerti a Brolo.
“Si esatto, come dicevo prima, Cannestracci è un allenatore che stimo molto, di quelli che ti fanno lavorare tanto e che, se sai dargli, ti fanno rendere al meglio”.

Quale numero di maglia preferiresti avere?
“Mi piacerebbe avere il numero quattro. Ho sempre avuto quello perché ho deciso di copiarlo da mio padre”.

Cosa pensi della squadra e sul nuovo obbiettivo posto dal Presidente che, dopo l’arrivo di Boff e Gromadowski, ha alzato l’asticella verso i play off?
“La squadra sembra potenzialmente molto forte, soprattutto con i due ultimi arrivi, Boff e Gromadowski. Adesso dovremo essere noi a cercare di creare un bel gruppo, per far rendere al meglio la squadra! Sugli obbiettivi sono dell’idea che sia meglio non pensarci troppo e cercare di dare sempre tutto, giorno dopo giorno negli allenamenti per poi provare a raccogliere il frutto del lavoro, fatto in settimana, nelle partite. Vorrei poter partecipare anche alla Coppa Italia. Brolo ne ha già vinto una in B1, lo stesso ha fatto io lo scorso anno, chissà che…”.

Il tuo rapporto con i tifosi? A Brolo sono molto caldi, si esaltano con chi li fa esaltare. Se vuoi un personalissimo consiglio: rivolgiti verso di loro quando farai punti importanti. Ti esalteranno e diventerai ben presto un loro beniamino.

“ Mi piacciono molto i pubblici caldi! Tendo ad esaltarmi di più e a giocare meglio se ho dalla mia parte un pubblico caloroso. Proverò a meritarmi il loro aiuto! Comincio, intanto con il salutarli dicendo loro che non mi tirerò mai indietro e che sputerò anche l’anima in allenamento ed in partita. Ci vediamo presto, Matteo.“

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