Volley Brolo, Max Di Franco: un siciliano doc al centro dell'attacco

Volley Brolo, Max Di Franco: un siciliano doc al centro dell’attacco

Volley Brolo, Max Di Franco: un siciliano doc al centro dell’attacco

martedì 06 Agosto 2013 - 15:53

Giudizi sulla squadra: "Non conosco personalmente i due giocatori però ti posso dire che il polacco è un “animale” che spacca la palla. Di Boff ho sentito parlare in termini positivi"

“Il sogno ti indica la strada, la tenacia te la fa percorrere!”. E’ il credo di Max Di Franco il nuovo centrale bianco blu che, oltre a regalare grandi emozioni sui parquet con le sue giocate da fuoriclasse, è anche coautore, assieme a Lillo Cafieri, del romanzo autobiografico “Il bambino che sogna”, che sta scalando rapidamente le classifiche dei libri più letti. Max, che sta approfittando di questi ultimi giorni di ferie per presentare il proprio libro, si è reso molto disponibile per una simpatica chiacchierata al telefono.

Benvenuto a Brolo, Max! Un siciliano doc come te, quest’anno al centro dell’attacco dell’’unica squadra siciliana in serie A. Che effetto ti fa?
“Ciao, grazie per il benvenuto. Intanto sono contento perché ritorno in Sicilia e poi, in effetti la cosa mi inorgoglisce molto. Dentro di me credo di essere ancora “quel bambino che sogna”. Ritengo che sia una bella cosa, che ti dà ancora più adrenalina, emozione ma anche maggiore responsabilità”.

Conosci la realtà pallavolistica di Brolo?
“Ti direi una menzogna se ti dicessi di si. No, pur essendo siciliano, non ho avuto modo di conoscerla. Ne ho sentito parlare, sono molto interessato e curioso di sapere come un paese, con poco più di seimila abitanti, sia riuscito, immagino con molta passione e sacrificio, a ritagliarsi uno spazio così importante nel Volley Italiano”.

Quando eri ad Isernia hai giocato, al centro, con Nicola Sesto che ha già speso belle parole per te…
“Ad Isernia c’era un bel gruppo. Ho stretto subito amicizia con “Secco” mettendolo sotto la mia ala protettrice. Era il suo primo anno di A2 e ci tenevo tanto nel dargli i giusti consigli in un mondo per lui nuovo. Un bravo ragazzo, veramente in gamba, con il quale rigiocherò insieme con piacere”.

Sarai il più anziano nella squadra e dovrai fare da chioccia ai giovani che vedono in te un modello da seguire
“Beh, a me piace far crescere pallavolisticamente quelli più giovani e trasmettere messaggi positivi, perché è giusto che chi vuole fare sport ad alto livello abbia delle guide sicure. Per cui, come ti ripeto, lo farò molto volentieri”.

Come vedi la nostra squadra, soprattutto dopo gli arrivi di Boff e Gromadowski?
“Devo fare i complimenti alla dirigenza brolese perché è stata allestita un’ottima squadra. Non conosco personalmente i due giocatori però ti posso dire che il polacco è un “animale” che spacca la palla. Di Boff ho sentito parlare in termini più che positivi, per cui credo che nell’insieme sia stata costruita una squadra molto competitiva”.

Il presidente chiede i play off…
“Il campionato di A2 è molto strano. Se riusciremo a fare gruppo, con le potenzialità che ci sono, potremmo veramente fare un grosso salto di qualità. Dipende, come al solito da noi. Sarebbe veramente un sogno riuscire a raggiungere la zona play off e come dico spesso, a volte i sogni si avverano!”.

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