Sprofonda il Messina incapace di segnare alla Fidelis Andria

Sprofonda il Messina incapace di segnare alla Fidelis Andria

Simone Milioti

Sprofonda il Messina incapace di segnare alla Fidelis Andria

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martedì 18 Ottobre 2022 - 16:22

Per i giallorossi terza sconfitta per 3-0 e ultimo posto in classifica. Gli uomini di Auteri chiudono in inferiorità numerica: espulso Fofana

ANDRIA – La sconfitta maturata presso lo Stadio degli Ulivi è quasi una sentenza sul campionato del Messina. Terza sconfitta consecutiva, striscia più lunga della gestione Auteri, settima in campionato, che sancisce il sorpasso della Fidelis Andria e condanna il Messina all’ultimo posto nel girone C di Lega Pro.

Fatali i primi minuti dei due parziali giocati ad Andria con il Messina che conosce bene ciò che non funziona e non riesce a sistemarlo: errori individuali, leggerezze per poca personalità (o voglia?) e l’incapacità di costruire gioco in avanti e concretizzarlo. Nel secondo tempo l’espulsione di Fofana annulla anche le speranze di reazione e rimonta e nell’ultimo quarto d’ora la Fidelis Andria cala il tris. Terza sconfitta per il Messina col risultato di 3-0, tutte in trasferta: Catanzaro, Cerignola e Fidelis Andria.

Il Messina è riuscito in questa 9ª giornata di campionato, turno infrasettimanale, a non segnare alla peggior difesa del campionato, diventandolo a sua volta (18 reti subite) al triplice fischio. Inoltre è riuscita a far vincere per la prima volta in stagione la Fidelis Andria, la squadra di Cudini sin qui aveva ottenuto punti soltanto pareggiando. Infine è riuscita a farsi scavalcare e adesso si ritrova in ultima posizione in graduatoria che la manderebbe direttamente in Serie D.

Per il Messina crisi senza fine

A questo punto non si vede come il Messina possa uscire da questa situazione. Le ultime due partite in particolare, Gelbison e Fidelis Andria, contro due rivali dirette per la salvezza era fondamentale vincerle o quantomeno fare punti. La classifica invece è rimasta ferma, 0 i punti conquistati.

Nessun problema fisico, ha ribadito mister Gaetano Auteri, appena qualche giorno fa dopo la sconfitta interna contro la Gelbison, quindi i problemi da ricercare sono tra i giocatori: la loro testa e il loro livello di gioco. Come ampiamente dimostrato il mercato è stato insufficiente, ma anche chi è rimasto non sta giocando ai livelli della scorsa stagione.

Prendiamo gli esempi di Fazzi e Fofana, specchio della partita e della stagione del Messina. Scorso anno tra i migliori per le proprie doti tecniche e anche di leadership, in queste prime giornate invece sembrano l’ombra di se stessi. In queste condizioni, con la squadra incapace di mostrare alcuna reazione, sembra inutile provare a rinforzare la squadra a gennaio, Sciotto poi aveva già fatto capire che puntava a risparmiare.

Inizio shock per l’Acr Messina

Non passano neanche due minuti che il Messina ripropone in campo gli errori di sempre. Lancio da centrocampo per Candellori alle spalle della difesa: Angileri a Camilleri sono in linea, ma dal lato che dovrebbe presidiare Berto non c’è nessuno. Il tiro della mezzala è respinto da Daga, il pallone però rimane pericolosamente a centro area. È il 2′ quando Paolini ringrazia, raccoglie e porta in vantaggio i pugliesi. Altri due minuti e il Messina potrebbe tracollare: Dalmazzi, sfruttando una punizione dalla tre quarti messa a centro area, colpisce due volte: prima di testa poi coi piedi, Daga e successivamente Fofana respingono. Intorno al decimo arriva la timida reazione del Messina con il colpo di testa fuori bersaglio di Fazzi su cross di Fiorani.

La Fidelis Andria si chiude e lascia giocare gli ospiti, portiere e difensore centrale sono addirittura ripresi dall’arbitro quando siamo al 17′ e invitati a limitare le perdite di tempo. Al 20′ Catania tenta la giocata al limite dell’area, palleggio, buono, e tiro, completamente sbagliato che però diventa un assist per Fazzi. L’esterno giallorosso da posizione defilata tenta la botta di prima, ma ottiene solo calcio d’angolo.

Il Messina attacca come se fosse sullo zero a zero e l’occasione più grande per pareggiarla arriva nuovamente quasi per caso, senza passare chissà da quale costruzione o trama di gioco. Dopo la svirgolata di testa di Camilleri dopo un calcio d’angolo, il pallone arriva sul secondo palo dove Balde, tutto solo al 29′, prova la conclusione con l’esterno del piede, la sfera bacia il palo e termina sul fondo.

Nel finale qualche ripartenza della Fidelis Andria, che giustamente non ha nessuna intenzione di scoprisi, ma non è certo una bella partita. Ultima occasione degna di nota per il Messina è al 34′ quando Catania tenta la discesa sulla destra e poi serve un pallone arretrato a Iannone, la misura però è corta e l’attaccante schierato titolare da mister Auteri è anticipato. Non ci saranno altre occasioni e neanche recupero nella prima frazione di gioco.

Il Messina sprofonda e l’espulsione di Fofana

Cambia Auteri che getta nella mischia Napoletano e Curiale, fuori Fazzi e Catania, e cambia anche modulo per l’ennesima volta a partita in corso. Acr Messina ridisegnato in un 4-2-3-1 però continua a non produrre davanti e anzi subisce un’altra rete. Al 50′ Berto effettua un retro passaggio verso Fiorani che è girato e il pallone gli sfila davanti fino ai piedi di Bolsius. Il centravanti pugliese fa secco Camilleri, che aveva tentato il recupero, e lascia impalato Daga realizzando il gol pesantissimo del 2-0.

All’ora di gioco arriva il tiro di Iannone che da fuori area scalda le mani di Zamarion, è il segnale che il Messina è, almeno fisicamente, ancora in campo. Al 62′ l’episodio che affossa definitivamente la partita del Messina: Fofana già ammonito trattiene vistosamente Paolini, l’arbitro Nicolini gli mostra il secondo giallo e lo espelle. Al 66′ occasione di Candellori in area del Messina, con Daga che controlla la sfera in due tempi. Mister Cudini dato per acquisito il risultato, forte del doppio vantaggio e della superiorità numerica, toglie i suoi pezzi pregiati per farli riposare.

Negli ultimi minuti il Messina non prova neanche a cercare il gol della bandiera. Squadra che non ha avuto mai una reazione rabbiosa e di carattere. Al 79′ la Fidelis Andria segna ancora, stavolta non ci sono demeriti per il Messina perché la conclusione dalla distanza a giro del capitano pugliese Arrigoni è un gioiello su cui Daga non può arrivare. Nel recupero (3 minuti) Pinelli, subentrato per la Fidelis Andria, sfiora il poker, il Messina, tranne per i cambi e l’ammonizione di Napoletano, non è più stato protagonista in campo.

Fidelis Andria – Acr Messina 3-0

Fidelis Andria (3-5-1-1): Zamarion; Fabriani, Dalmazzi, Milillo; Hadziosmanovic (dal 80′ Ciotti), Paolini (dal 75′ Djibril), Arrigoni, Candellori (dal 85′ Alba), Mariani (dal 80′ Pinelli); Urso; Bolsius (dal 75′ Sipos).
In panchina: Tortorelli, Vandelli, Graziano, Orfei, Mercurio, Delvino, Zenelaj, Pavone, Tulli, Mirko Cudini (allenatore).

Acr Messina (3-4-3): Daga; Berto (dal 81′ Konate), Camilleri, Angileri; Versienti, Fiorani, Fofana (espulso al 62′), Fazzi (dal 46′ Napoletano); Iannone (dal 63′ Mallamo), Balde (dal 81′ Marino), Catania (dal 46′ Curiale).
In panchina: Lewandowski, Ferrini, Trasciani, Gaetano Auteri (allenatore).

Marcatori: Paolini 2′ (A), Bolsius 50′ (A), Arrigoni 79′ (A).
Ammoniti: Fofana 5′ (M), Fiorani 19′ (M), Paolini 39′ (A), Arrigoni 48′ (A), Fofana 62′ (M), Napoletano 90′ (M).
Espulsi: Fofana 62′ per doppia ammonizione.
Calci d’angolo: 4-3. Recupero: 0’ + 3′.

Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia.
Assistenti: Davide Stringini di Avezzano & Andrea Bianchini di Perugia.
Quarto ufficiale: Leonardo Mastrodomenico di Matera.

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7 commenti

  1. Ritiratevi…

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  2. Meglio non presentarsi per due prossime partite, cosi finisce questo strazio. Giocatori non di categoria

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  3. Chi meno spende più spende. Da ricostruire tutto, tecnico giocatori e dirigenza tecnica

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  4. Ricordo tanti anni fa purtroppo che queste squadrette compreso il catanzaro per non parlare di gelbison Cerignola etc etc li prendevamo a pallonate ,non credo che davvero non si è stati in grado di allestire una squadra all altezza, non ritiratevi dovete salvarci ,non sentire l onore di indossare la maglia gloriosa del Messina è grave serve una cernita di chi ci sta dentro e se la sente e chi no ,arrivato a sto punto cambierei allenatore,dispiace ma uno scossone è dovuto

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  5. Non siete degni di indossare la gloriosa maglia biancoscudata

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    1. Sono d accordo con lei,non sono sportivamente degni,vorrei sapere come si fa a pensare il contrario, cosa aspettiamo di tornare in D ci vogliamo svegliare o siamo diventati una piazza di psicoterapeuti noi dobbiamo pretendere i risultati senza fare mancare il supporto ,per il nostro calore ,per la nostra fede Forza Messina

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  6. Massimo Castorina 19 Ottobre 2022 14:40

    Penso che cambiare allenatore serva veramente a poco.Il livello tecnico del parco giocatori è veramente modesto.Questa squadra sfigurerebbe anche in serie D

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