Aggredirono ragazzi di Addiopizzo davanti alla Vara: individuati due responsabili

Aggredirono ragazzi di Addiopizzo davanti alla Vara: individuati due responsabili

Redazione

Aggredirono ragazzi di Addiopizzo davanti alla Vara: individuati due responsabili

Tag:

lunedì 13 Maggio 2013 - 08:59

La Polizia ha emesso un divieto di dimora fuori dal Comune di Messina per Francesco Celona, storico capocorda, e uno dei responsabili dell'aggressione ai giovani di Addiopizzo che stavano effettuando un volantinaggio ai piedi della Vara alla vigilia dello scorso Ferragosto e un'altra persona. Un terzo soggetto risulta indagata.

Il 14 agosto dello scorso anno, a piazza Castronovo ai piedi della Vara aggredirono i componenti del comitato “Addiopizzo”. Unica loro colpa quella di distribuire dei volantini raffiguranti la macchina votiva religiosa con una preghiera: “Maria libera Messina dal pizzo e dalla Mafia”. Gli tolsero dalle mani i volantini e li seguirono a piedi e in sella ad uno scooter fin dentro un bar di via Garibaldi. Oggi per quell’episodio, poi degenerato con minacce il gip Daniela Urbani ha emesso due provvedimenti di divieto di dimora nei confronti di Francesco Celona, 62 anni, storico capocorda e di un’altro soggetto attualmente all’estero per motivi di lavoro. Sono accusati di ingiurie, furto aggravato, violenza privata e danneggiamento. Per una terza persona il pm Fabrizio Monaco aveva richiesto l’applicazione della stessa misura cautelare, ma il gip l’ha rigettata.

Come ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile che hanno notificato oggi i provvedimenti cautelari, il 14 agosto 2012 il soggetto attualmente irreperibile, quando si accorse che qualcuno stava facendo volantinaggio ai piedi della Vara li aggredì. ” Non puoi fare volantinaggio sulla Vara! La Vara é mia!”. Espressioni seguite a breve giro da un pedinamento fatto da quest’ultimo al quale nel frattempo si erano aggiunti Francesco Celona, alla guida di un scooter con in sella una terza persona. I tre hanno seguito e raggiunto i componenti di “Addiopizzo” dentro un bar di via Garibaldi e qui sono proseguite le minacce e le offese fino al tentativo di sottrarre i volantini. Lo spiacevole episodio produsse un’eco notevole e per diversi giorni si seguirono gli attestati di stima e solidarietà per i componenti di “Addiopizzo”. Oggi è stata scritta la parola fine a un episodio spiecevole per l’intera Messina.

18 commenti

  1. Da troppo tempo La processione della Vara è diventata un’occasione per coagulare un misto di interessi malavitosi e politici, ben individuati ed a conoscenza di tutti i messinesi. Come vengono raccolti i fondi? Con quali strumenti? Chi gestisce i fondi? Solo la magistratura e gli organi di polizia hanno fatto finta di non vedere e non sentire. Le raccolte dei fondi vengono organizzate con gli stessi modi delle “collette per i carcerati”. Lo sanno questo gli organi di polizia? Perchè hanno dovuto aspettare questo squallido episodio per intervenire? La Curia dovrebbe prendere le distanze dal comitato organizzatore, in cui siede addirittura un sacerdote, che sarebbe bene mandare in ritiro spirituale ad oltranza, e provvedere in proprio all’organizzazione della ricorrenza. Se ciò non fosse possibile, l’Arcivescovo dovrebbe togliere qualsiasi forma di appoggio, facendola diventare un qualcosa di simile alla sfilata dei giganti, priva di qualsiasi connotazione religiosa.
    Giuseppe Vallèra.

    0
    0
  2. Sarebbe bene che chi di competenza sciogliesse questo pseudo comitato, attraverso il quale si gestiscono finanziamenti pubblici e privati, a proposito: DI QUANTI SOLDI SI STA PARLANDO???CHI LO SA, ALZI LA MANO…TRASPARENZA PLEASE!!!
    La festa della Vara, “SE” manifestazione religiosa, deve essere organizzata dalla Curia, che dovrebbe prendere le distanze da coloro che si mischiano a certa gente poco raccomandabile…
    Se invece -come credo – è una manifestazione “pagana” lo si dica CHIARAMENTE, almeno chi partecipa ne è consapevole…

    0
    0
  3. MessineseIncallito 13 Maggio 2013 13:23

    A dimostrazione di ciò che sanno tutti: l’estrazione sociale di chi tira e soprattutto chi conduce la Vara è certa ed andrebbe cambiata a più presto

    0
    0
  4. adesso qualche buddace che all’epoca è intervenuto in difesa di lorsignori, dovrebbe cominciare a vergognarsi almeno un po

    0
    0
  5. EVVIVA MARIAAAAA … Questi sono i soggetti che portano avanti la tradizione messinese. Scioglimento del comitato vara subito!

    0
    0
  6. Io mi sento messinese, amo la Vara, non capisco perché ogni volta che succede qualcosa attorno a questa manifestazione religiosa bisogna subito demolirla, si vidi chi non si sapiti fari autru chi parrari…. I fondi per la festa sono tutti stati iscritti nell’apposito registro e in questo quotidiano online più volte sono state scritte le cifre -.- informatevi

    0
    0
  7. Angelo Silipigni 13 Maggio 2013 21:29

    Secondo me dovrebbe fare un altro percorso la Vara: partenza piazza Castronovo e capolinea Gazzi!

    0
    0
  8. E’ sintomatico voler chiudere gli occhi e mettersi i tappi nelle orecchie. La vara è la rappresentazione del legame tra la malavita e la città di Messina. La vara è la rappresentazione più evidente di quella messinesità nemica di ogni legalità. La vara è la manifestazione più evidente di quella messinesità arrogante che vuole mantenere la questa città nell’ignoranza e nell’arretratezza civile prima ancora che culturale.
    Ma sopra ogni cosa, la Vara non è una manifestazione religiosa, è di origine pagana e di svolgimento mafioso come tutte le feste patronali che si svolgono nel sud.

    0
    0
  9. Secondo me invece dovrebbe partire da un qualsiasi punto di Messina e finire a Mazzarrà Sant’Andrea. Possibilmente senza più ritornare

    0
    0
  10. antonio campanella 14 Maggio 2013 06:22

    giustissimo!

    0
    0
  11. La “processione” della vara non ha nulla di religioso. E’ un’occasione per i pregiudicati messinesi per ritrovarsi. Che vergogna tutti quegli avanzi di galera che gridano “Viva Maria”.
    Ma come può la Curia tollerare tutto ciò?
    Condivido quanto scritto in precedenza sul fatto che la Curia dovrebbe togliere il suo appoggio ad una simile manifestazione pagana, priva di alcun valore religioso.
    Vogliono arrivare in Piazza Duomo?
    Liberissimi di farlo, ma a patto che trovino la Cattedrale con le porte sprangate.
    E che tolgano le statue di Gesù Cristo e della Vergine Maria.
    Ci mettano quella di Schillaci e di Catalano.

    0
    0
  12. Tu si che sei una persona di “K”ultura, nonostante ci siano questi personaggi poco onesti che gravitano intorno a questa manifestazione, ritengo fondamentale proteggere quella che è la tradizone religiosa e culturale più antica di Messina, molto probabilmente tu sei stato in tutte le feste patronali del Sud per poter constatare la presenza di mafiosi nell’organizzazione, sei della DIA? O siete persone amanti di Messina? Per me fate solo chiacchere e poca sostanza, insomma buddhaci che parlate, parlate senza conoscere il senso del pragmatismo….

    0
    0
  13. george e come fanno certi buddaci a parlare ancora dopo quello che è successo!! adesso secondo loro chi è indifferente alla Vara o rileva delle gravi storture, non è messinese ahah. Certo perchè cari buddaci questa è la vostra cara messina, un rottame in pezzi in mano a certa gente. Se volete la Vara, pagatevela coi vostri soldi e non con quelli di tutti.

    0
    0
  14. E come lo esaltano ogni anno quelli di RTP a questo Franco Celona.Celona una leggenda,Celona l’uomo della vara. E comunque non c’e’ solo lui cosi,sono tutti,compresi tiratori e vogatori,guardate le facce di chi partecipa a quella manifestazione.C’e’ ne fosse uno che non bestemmia e non ha i capelli rasati in stile Mimmo e Stellario.

    0
    0
  15. “Ganzo” non è un soprannome messinese e neanche siculo. Io aggiungerei anche un “boia deh!”. Non occorre essere della DIA, ma basta informarsi o visitare di persona certe manifestazioni “religiose” per sapere e conoscere. S.Agata, S.Rosalia ma anche S.Gennaro, solo per citare i principali “santi kulturali stracittadini” sono da sempre ostaggi della malavita lokale (metto la “K” perché la preferisci). ‘A Matri ‘a littra.. non fa eccezione pur nell’arretratezza “K”ulturale di questa città.
    Persino Sepe è stato costretto ad ammettere le infiltrazioni della malavita nei comitati dei festeggiamenti del patrono di Napoli e a dare precise disposizioni ancorché disattese.
    Invece a Messina assessori illustri hanno minimizzato, anche giustificato e mettendo in ridicolo chi si batte davvero per una comunità migliore testimoniando in prima persona la propria fede.
    Quanto poi al “senso del pragmatismo” ti si rimanda ad Andreotti che a proposito dell’assassinio di Ambrosoli disse che “in fondo se l’era andata a cercare”, ovvero non s’era fatto i xxxxx suoi. Le poche chiacchere le fai tu e tutti quelli come te conniventi con una “tradizione” di malavita di arroganza e, in ultima analisi di stupidità.

    0
    0
  16. Ma tanto nulla cambierà. Il 15 Agosto RTP farà la sua diretta festosa e fastosa, tutti a festeggiare una costruzione pagana in cartongesso che per muoversi deve essere trascinata da una mandria di pregiudicati con il beneplacito di una curia collusa e cieca, su strade che appena asfaltate (non lo dimenticherò mai) vennero “grattate” per evitare che qualcuno scivolasse. Quando si vedrà un barlume di speranza per questa bellissima città così martoriata dalla mentalità balorda di molti dei suoi abitanti?

    0
    0
  17. io sono.un normale cittadino che tira la vara ….. e nn faccio parte di nessuna mandria di pregiudicati…. Prima di fare certi commenti informati bene…. vergognati

    0
    0
  18. Io tiro e nn bestemmio…e come me tantissime persone…. I capiddi ognunu si fa comu ci pari !!!!! ma come fai a parlare cosi???vivi per sentito dire…. A picchi nn ti vaddi o specchiu a matina prima di giudicari….vergognati

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007