Ieri la cerimonia inaugurale con i vertici dell'Anas e il deputato regionale Pippo Lombardo. Assenti per protesta i sindaci dei due comuni
NIZZA – Complicazioni tecniche ma anche la pandemia. Così l’Anas ha “giustificato” i tempi biblici per la demolizione e ricostruzione del viadotto sul torrente Nisi. Ci sono voluti sette anni dalla chiusura, disposta per problemi di solidità strutturale. Ieri pomeriggio il taglio del nastro della nuova infrastruttura che permette nuovamente un collegamento stabile tra i comuni di Nizza e Alì Terme, sulla Ss114. In questi anni si è dovuto ricorrere ad una passerella provvisoria realizzata alla foce del torrente, con gravi disagi.
Assenti i sindaci di Alì Terme e Nizza
La cerimonia, così come annunciato, è stata disertata dai sindaci dei due comuni, in disaccordo con lo scarso preavviso da parte di Anas. Al taglio del nastro è stato invece presente il sindaco di Roccalumera e deputato regionale, Pippo Lombardo. Per Anas hanno partecipato il responsabile della Struttura territoriale Sicilia Raffaele Celia, il direttore responsabile Area Gestione Rete per la Sicilia orientale Nicola Dinnella, il capocentro Anas Messina Giuseppe Malara, il responsabile unico del procedimento Nicola Sgarrella, il direttore dei lavori Cristiano Fogliano, tecnici e vari responsabili che hanno seguito i lavori.
I lavori e il futuro della passerella
I vertici di Anas hanno espresso soddisfazione per aver restituito alla collettività un’opera considerata fondamentale per l’assetto viario della zona. Il vecchio impalcato risaliva agli anni Cinquanta ed era stato chiuso a settembre del 2018. Soltanto tre anni dopo si era riusciti ad affidare i lavori di demolizione e ricostruzione ad una impresa di Cosenza, per l’importo di 8 milioni di euro. L’iniziale cronoprogramma prevedeva la conclusione dei lavori entro l’inizio del 2023, ma i tempi si sono ulteriormente allungati. I lavori non stati completamente ultimati, ma intanto da ieri si torna a circolare. Gli ultimi ritocchi saranno effettuati con la strada aperta. Il destino della passerella appare invece segnato: dovrà essere demolita anche se al momento rimarrà aperta al transito. L’opera è infatti provvisoria e le stesse attività di cantiere includono nell’appalto la sua demolizione. A meno che non si trovi una soluzione diversa.
Lombardo: “Tempi troppo lunghi, ma bisogna guardare avanti”
“Ci sarebbe soltanto da aprire e non da inaugurare – ha detto nel suo intervento il deputato regionale Pippo Lombardo – visti i tempi che si sono impiegati, però alla fine la differenza la fanno gli uomini e Celia e Dinnella si sono sempre messi a disposizione per le esigenze del territorio con un approccio diverso. Bisogna guardare avanti, mi dispiace solo che non ci siano le fasce tricolore dei colleghi sindaci ma spero che si possa rimediare, perchè il territorio ha bisogno di collaborazione tra le istituzioni”.

Sette anni per un ponticello da niente.. minimo 700 per quello sullo stretto 😁
Gentile sig. Giovanni, temo che la sua ipotesi sia troppo ottimistica. Sarà necessario più tempo. Buona Pasqua
Ponte Morandi di 1km ricostruito in 2 anni
Questo con meno di 200 mt… 7 anni
A queste latitudini tutto si complica
Passo e chiudo con rassegnazione e tristezza