A lanciare l’allarme la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè e la coordinatrice del comparto sanità Dolores Dessì
Superato il problema del rischio chiusura del centro di riabilitazione di Faro Superiore per il mancato accreditamento presso l’albo regionale delle aziende sanitarie, ecco prospettarsene un altro. Questa volta però ad essere direttamente interessati soni i lavoratori che come denunciato dalla segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocè e dalla coordinatrice provinciale del comparto sanità Dolores Dessì, sono senza stipendio dal mese aprile. Ciò, peraltro, nonostante dall’albo pretorio dell’Asp5 risulti invece che con delibera dello scorso 2 agosto si sia proceduto al pagamento delle fatture di maggio e giugno.
Secondo quanto spiegato dai rappresentanti sindacali, alle legittime richieste di pagamento degli stipendi arretrati avanzate dai dipendenti, i vertici del Dismed hanno replicato che ancora l’Asp5, non ha provveduto alla’accreditamento delle somme e che, in ogni caso, gli stipendi potranno essere erogati solo il prossimo mese. Versione completamente opposta quella fornita dall’Asp: “Stamane, al fine di evitare disagi, ai lavoratori e ai pazienti – dichiara Clara Crocè – ho contattato telefonicamente il Direttore Sanitario dell’ASP 5, il quale, ha confermato che in data 03 agosto, è stato emesso mandato di pagamento a favore del Centro Dismed per 297,0000 mila euro per saldo fatture maggio Giugno, e che le somme dovrebbero già essere nella disponibilità del centro. A questo punto – affermano Crocè e Dessì- è inevitabile la proclamazione dello stato di agitazione e iniziative atte alla tutela dei lavoratori e dei pazienti”.
I lavoratori, intanto, si dicono stanchi di tale situazione, in particolar modo i fisioterapisti che effettuano le visite domiciliari: “I dipendenti sono allo stremo, – concludono i rappresentanti sindacali – costretti, ormai da mesi, ad anticipare le somme di tasca propria, per assicurare l’assistenza ai pazienti. Senza alcuna disponibilità economica, i lavoratori, loro malgrado, si vedranno costretti a sospendere il servizio”.