Rischio incidenti a causa delle buche in via Santa Marta e in viale Europa

Rischio incidenti a causa delle buche in via Santa Marta e in viale Europa

Sara Faraci

Rischio incidenti a causa delle buche in via Santa Marta e in viale Europa

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martedì 29 Gennaio 2013 - 10:14

Nuova denuncia per le buche apertesi in via S. Marta e lungo tutto il lato nord del viale Europa, specialmente nella rotatoria di ponte Zaera. A richiedere tempestivi interventi di bitumatura, il consigliere della IV Circoscrizione, Maurizio Buscema, che mette in luce anche i rischi per automobilisti e motociclisti

Si moltiplicano le preoccupazioni per le strutture viarie della città. Al centro delle segnalazioni, questa volta, i dissesti del manto asfaltato di via S. Marta e del lato nord del viale Europa che rendono la strada un enorme gruviera difficile a percorrersi. La situazione poi, è ancora più grave in prossimità della rotatoria di ponte Zaera, dove una fenditura del suolo rende il traffico difficoltoso proprio nella parte centrale della rete stradale, già congestionata a causa della densità del traffico.

La segnalazione al Commissario straordinario di Messina, Luigi Croce, è stata inoltrata dal consigliere della IV Circoscrizione, Maurizio Buscema, allarmato dalle potenziali insidie che si celano dietro le carreggiate martoriate dalle buche.

A stupire Buscema, il fatto che l’inerzia delle amministrazioni in proposito continui a protrarsi nonostante le innumerevoli segnalazioni, gli interventi della polizia municipale e i ripetuti incidenti che oltre a costituire un serio rischio per l’incolumità pubblica e privata dei cittadini, sono fonte continua di dissanguamento delle casse comunali già malmesse, in occasione dei risarcimenti di migliaia di euro che il Comune è costretto a corrispondere per risarcire i danni periodicamente denunciati dai cittadini.

Un’operazione manutentiva di ricolmatura delle crepe potrebbe risanare le condizioni dell’asfalto e garantire una buona agibilità delle aree, sottolinea Buscema. Si ovvierebbe così, attraverso semplici lavori di bitumatura, agli inconvenienti lamentati da automobilisti e soprattutto motociclisti con un notevole risparmio, sul lungo termine, anche per l’amministrazione.

4 commenti

  1. ci sono gravissime responabilità dell’ amminisrazione Buzzanca,con in testa l’ex ass. Isgrò. Cosa hanno fatto in 4 anni?? La cosa è ancora più vergognosa se si pensa all ‘ecopass, le cui somme non si capisce che fine abbiano fatto. Non capico davvero con quale coraggio il sig Isgrò si faccia vedere in giro, anzi si candidi pure in parlamento. Forse è tipico della carriera politca, meno fai più punti in alto.

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  2. Napoleone ha ragione, che fine fanno i soldi dell’ecopass?? Ma è tutta una presa in giro e registro che, a mio giudizio, tutto frana, anche il buon Commissario del Comune, Croce, sembra aver tirato i remi in barca facendo passare atti largamente insufficienti.
    Sembra infatti che ormai al Comune si faccia quel che si può, aspettando la scadenza del mandato del Commissario, trasferendo le decisioni in altre sedi e non sposando fino in fondo posizioni corrette contro l’illegalità che regna sovrana.
    Per mè Messina è condannata dai poteri forti a non avere una propria vocazione produttiva, è solo un grande dormitorio (in tutti i sensi) che si affaccia sul mare. Tra i poteri della Città vi è poi, in generale, la stampa che non riesce o è poco interessata a contribuire alla formazione di una coscienza popolare critica, rendendosi complice del progressivo deterioramento della nostra comunità!
    Le buche o i buchi sono tutti frutto dell’illegalità diffusa e del “verminaio” che si è generato intorno, purtroppo mai sterminato.

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  3. LUIBEN condivido

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  4. Te lo dico io, con i 600 mila euro dell’ecopass, l’allora assessore alle manutenzioni, che tanto dice di aver fatto per la nostra città,ha fatto asfaltare i pochi metri del viale regina elena che vanno da san licandro alla discesa di piazza castronuovo. Tratto di strada che, a confronto con le altre dell’articolo, poteva essere considerato NUOVO.
    Quello che mi spara è: com’è che ci sono voluti 600 mila euro per fare solo quel tratto, se ci sarà MAI una garanzia sui lavori (corso cavour docet), e soprattutto come è stata decisa la priorità per quel tratto di strada invece delle altre.

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