Originario di Sant'Alessio, è una delle 45 vittime dell'attentato del 1980: "Aveva vinto il concorso in ferrovia, i terroristi fascisti hanno spezzato la sua vita"
MESSINA – Anpi Messina ha voluto ricordare Onofrio Zappalà, giovane di 29 anni originario di Sant’Alessio, una delle 45 vittime della strage di Bologna. A distanza di 45 anni dal 2 agosto 1980, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia ha spiegato che “il ricordo non si spegne” e che parteciperà a tutte le iniziative organizzate dall’associazione “Amici di Onofrio Zappalà.
Anpi Messina: “La sua vita spezzata dai terroristi neri”
Anpi ha spiegato: “Oggi, dopo anni di indagini, processi difficilissimi intralciati anche da continui depistaggi, si conoscono nomi e cognomi degli assassini. La Cassazione chiude la partita degli esecutori, confermando la matrice fascista. Memoria storica e memoria sociale: sono questi gli assi che consentono di difendere la democrazia nel nostro Paese, e l’Anpi vi dedica sforzi ed energie. Ed anche una lacrima per la giovane vita del nostro conterraneo Onofrio Zappalà, che a 29 anni, da due mesi, aveva vinto il concorso in Ferrovia e quel giorno maledetto si trovava al binario 1 della stazione di Bologna. Il giorno dopo avrebbe dovuto incontrare la sua fidanzata danese Ingeborg, conosciuta e amata sulla spiaggia di S. Alessio Siculo. I terroristi neri spezzarono, da criminali inumani, vita e speranze di futuro di Onofrio e di altre 84 persone, ispirati ai progetti eversivi della loggia segreta P2 di Gelli e di quanti pensavano di spezzare la democrazia italiana. La massima vigilanza democratica è sempre necessaria e a questo richiama l’Anpi”.
