Il 25 novembre consiglio di amministrazione per valutare la situazione. Ciucci: "Decisione attesa"
“Non lo considero un atto nuovo in quanto gli argomenti trattati sono strettamente collegati”. Così il presidente della Stretto di Messina spa Giuseppe Recchi commenta la decisione della Corte dei Conti di non concedere il visto di legittimità al terzo atto aggiuntivo alla convenzione tra Ministero dei trasporti e società.
Cda della società Stretto
In vista c’è però un consiglio di amministrazione convocato ad hoc. “Abbiamo deciso di convocare un Consiglio di Amministrazione per il 25 novembre per esaminare la situazione in attesa delle motivazioni della Corte dei conti previste nei prossimi giorni”, spiega Recchia.
Ciucci: “Era prevedibile”
“Il mancato visto con la conseguente registrazione della Corte dei conti era prevedibile – dichiara l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – perché l’atto convenzionale è funzionalmente collegato alla delibera di approvazione del progetto definitivo del ponte del Cipess del 6 agosto, per la quale la Corte ha ricusato il visto in data 29 ottobre. Attendiamo le motivazioni per entrambi i provvedimenti, nella convinzione che verranno forniti – da parte delle Istituzioni competenti – tutti i nuovi approfondimenti richiesti, con la piena collaborazione da parte della Stretto di Messina, al fine di proseguire nella realizzazione del ponte, opera strategica di preminente interesse nazionale, come definita per legge.”

Si insiste che questa nuova bocciatura era prevedibile perchè inserita nel più vasto contesto della mancata approvazione della delibera principale,cioè quella di approvazione del progetto del del Cipess. La prevedibilità non scioglie anzitutto la possibilità che l’opera sia stata tutta vivisezionata in fatto ed in diritto.Secondo Ciucci la bocciatura va vista come se fossimo in una lite civile, dove certe domande possono essere accolte ed altre respinte e,pertanto,ci sono ancora possibilità di procedere. La cosa,a mio avviso,non si propone in questi termini.Semmai questa nuova bocciatura va inquadrata nel più vasto terreno della piena illegittimità dell’opera intera e rappresenta un punto: il rigetto riferito ai punti opachi gestionali tra la società concessionaria ed il Ministero. La corte non poteva esaminare tutti insieme le questioni poste da essa stessa ed i riscontri forniti e,pertanto,li affronta separatamente.Ma la Domanda è sta rigettata tutta e per intero sotto ogni molteplice aspetto.L’opera appare tutta da annullare perchè mancano tutti i riscontri richiesti.E pertanto tutti i visti sono stati negati.
Ha più tarli e buchi questo progetto che non il canterano di mia bisnonna
Non capisco come si possa costruire un’opera del.genere quando il governo a breve non troverà più i soldi per pagare le pensioni . È proprio vero viviamo nel mondo al contrario.
Ridateci i soldi!!!