Stretto e cimiteri, De Luca scrive a Conte e Musumeci. E si toglie i sassolini dalla scarpa

Stretto e cimiteri, De Luca scrive a Conte e Musumeci. E si toglie i sassolini dalla scarpa

Rosaria Brancato

Stretto e cimiteri, De Luca scrive a Conte e Musumeci. E si toglie i sassolini dalla scarpa

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sabato 02 Maggio 2020 - 15:09

Dal 4 potrebbe esserci un nuovo esodo. Il sindaco "rispolvera" la banca dati dello Stretto. E a Musumeci scrive: attento che il governo ti annulla l'ordinanza

Al presidente Conte, ma soprattutto alle ministre Lamorgese e De Micheli, precisa “l’avevo detto io”, con riferimento alla banca dati dello Stretto. Al presidente Musumeci avverte “vedrai che per l’ordinanza sui cimiteri ti finisce come a me…”. Due missive oggi per il sindaco De Luca: una indirizzata al governatore della Regione Siciliana ed un’altra al governo Conte.

L’ordinanza di Musumeci

Per quanto riguarda Musumeci il sindaco ribadisce di condividere la ratio dell’ordinanza firmata ieri dal governatore e che prevede una serie di allentamenti delle misure dal 4 maggio. Ma sulla riapertura dei cimiteri il sindaco di Messina non è d’accordo con Musumeci che ha dato la possibilità ai sindaci siciliani di decidere.

Cimiteri: e se Conte dice no?

Il tema dell’apertura dei cimiteri è particolarmente delicato- scrive De Luca– considerato che risultano inaccessibili già dal 9 marzo e che in questi quasi 60 giorni di chiusura, ho ricevuto numerosissime richieste per consentire l’accesso anche saltuariamente. Mi sono fino ad ora sempre dolorosamente rifiutato di acconsentire a tali richieste per rispetto delle disposizioni statali”. Già da ieri, dopo la pubblicazione dell’ordinanza del Presidente della Regione in tanti hanno chiesto di confermare l’apertura dei cimiteri cittadini. Ma secondo De Luca l’ordinanza di Musumeci è a forte rischio annullamento da parte del governo giallorosso poiché in contrasto con l’ultimo DPCM Conte.

Chi può allentare le misure?

Non a caso il Prefetto di Frosinone proprio oggi ha annullato l’Ordinanza Sindacale con la quale era stata disposta l’apertura dei cimiteri, proprio perché in contrasto con il DPCM 26 aprile. L’aspetto più paradossale è che il DPCM del 26 aprile non prevede nulla sulla possibilità per i Presidenti delle Regioni di introdurre misure che alleggeriscano le restrizioni o che le annullino del tutto. Eppure, se un’ordinanza simile la adotta un Comune è a rischio annullamento…..

Il sassolino dalla scarpa

Una situazione kafkiana al punto che il sindaco invita Musumeci a dirimere la questione per consentire ai Sindaci di operare senza essere esposti all’accusa di avere emanato Ordinanze in contrasto con le disposizioni statali pertanto suscettibili di essere annullate. De Luca si toglie il sassolino dalla scarpa e ricorda che appena due settimane fa l’ordinanza sulla banca dati è stata annullata con queste motivazioni.

Musumeci chieda chiarimenti

Considerato che l’Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia entrerà in vigore da lunedì 4 maggio la risposta al quesito che Le rivolgo dovrà essermi fornita entro oggi. Così da consentirmi di potere emettere l’Ordinanza con la quale recepire e disciplinare le attività ammesse dal Presidente della Regione o, viceversa, vietare tali attività, concedendo ai miei concittadini un congruo preavviso tanto nella prima che per la seconda ipotesi”. In sintesi De Luca chiede a Musumeci di chiarire se le sue disposizioni di domenica sono contrarie al DPCM o meno o se, per quanto in contrasto, sia possibile comunque applicarle.

Lo Stretto “blindato”

La seconda missiva è per le ministre Lamorgese e De Micheli e riguardano sempre quanto stabilito dal DPCM del 26 aprile, ovvero la possibilità di rientro dal nord per quanti siano stati “bloccati” a fine marzo. In realtà sia la Regione Siciliana che la Calabria hanno chiesto la proroga del sistema che ha blindato l’isola.  Si consentono i collegamenti navali da Messina a Villa San Giovanni e da Messina a Reggio Calabria e viceversa solo per le Forze dell’Ordine, le Forze Armate, il personale sanitario, per i pendolari e per coloro che dimostrino di spostarsi per esigenze di lavoro, di salute o di necessità. E’ anche stato disposto che i treni non effettuino più l’attraversamento dello Stretto con le navi delle Ferrovie, facendo scendere i passeggeri alla stazione di Villa San Giovanni. Il trasporto aereo da e per la Sicilia continua ad essere assicurato, solo per improrogabili esigenze di connessione territoriale con la Penisola, presso gli aeroporti di Catania e Palermo,con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali.

Nuovo esodo in arrivo?

Ma dopo la conferenza stampa di Conte di domenica scorsa sono già stati venduti tutti i titoli di viaggio per i treni che dal 3 notte viaggeranno verso la Sicilia e che, per effetto delle disposizioni ministeriali, non effettuano più il traghettamento sullo Stretto. Dunque, l’unico strumento attuato dal Governo per impedire che la Sicilia venga nuovamente presa d’assalto è costituita dalla previsione del divieto di traghettamento dei treni. I passeggeri trasportati fino a Villa San Giovanni, quindi, vengono fatti scendere ed avviati al percorso che li condurrà ai mezzi veloci o alle navi che attraversano lo Stretto.

Ben vengano i rientri

“In sostanza si sono nuovamente create le condizioni alle quali abbiamo assistito il 23 marzo- ricorda De Luca– quando, a causa di una serie di provvedimenti succedutisi nel giro di poche ore l’uno dall’altro, si è verificato un vero e proprio esodo di persone che hanno raggiunto Villa San Giovanni. Non sono contrario al rientro dei miei conterranei, anzi ho sempre invitato i siciliani che risiedono fuori a tornare a casa, facendomi sentire come unica voce fuori dal coro. Sono consapevole che vivere lontano dalla propria terra è un destino amaro, che nessuno dovrebbe patire solo per ragioni di bisogno. Tuttavia, considerato che l’unico rimedio approntato dal Governo per impedire il ritorno è costituito dalla mera proroga delle stesse disposizioni che vigono dal marzo 2020, e che si sono dimostrate del tutto inadeguate risulta evidente che questo Governo deve mettere in campo altre soluzioni, che siano realmente efficaci”.

e rispolvera la “Banca dati”

De Luca quindi “rispolvera” la Banca dati che è stata affondata nelle scorse settimane, con tanto di intervento della Consulta e annullamento da parte del Consiglio dei ministri. Insomma il suo “si passa a condizione” potrebbe essere uno strumento utile, ricorda. Nel frattempo però in Sardegna è in vigore la stessa banca dati con ordinanza della Regione. Con questa si impone ai passeggeri che intendano raggiungere l’isola di registrarsi con 48 ore di anticipo presso il sito della Regione e di attendere l’autorizzazione all’ingresso.

La strategia contro il Sud

Mentre in Sardegna la sospensione del trasporto passeggeri opera in modo effettivo e concreto, in Sicilia la questione è ridotta ad un mero esercizio burocratico. Per questo, Signor Presidente Conte, La esorto con forza a non consentire che, ancora una volta, si assista alla scena dei traghetti pieni di macchine in assenza di un qualsiasi controllo preventivo.Se non ascolterà questo mio accorato appello, non potrò che ritenere che Ella abbia inteso assecondare una precisa strategia, con la quale periodicamente si consente, nei momenti in cui vi è la necessità di allentare la pressione del contagio nei territori del Nord Italia, di eseguire spostamenti massivi di persone verso il sud Italia e verso la Sicilia. Invece le Regioni del Sud hanno saputo gestire meglio le strategie del contenimento del contagio e vantano al momento una drastica e costante diminuzione del numero dei contagiati che non deve essere messa a rischio per le imprudenze di viaggiatori poco coscienziosi”.

Banca dati in Sardegna e in Calabria

De Luca ripropone quindi la Banca dati e aggiunge che nel frattempo alla Sardegna si è unita anche la Regione Calabria, con un’ordinanza della Presidente Santelli firmata il 30 aprile che istituisce un analogo strumento di controllo del territorio. Una banca data alla quale dovranno registrarsi i calabresi di rientro e che non è stata annullata nè impugnata da nessuno

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15 commenti

  1. Nstwviva il duce 2 Maggio 2020 16:48

    Succederà come la volta scorsa passeranno tutti indistintamente, così il virus tornerà a cavalcare indistintamente in Sicilia, infatti anche la scorsa volta molti dei rientrati erano positivi. Tanti non si sono mai denunciati e parecchi non hanno rispettato la quarantena.

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    1. E siamo morti tutti.

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  2. Le ordinanze della Sardegna e della Calabria non sono state annullate perché non sono “…..farlocche….” e chi le ha emesse non insulta e non urla e non è scarso…Voto Di Luca: – 2 (…..riproposto..).

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    1. Sono la copia esatta delle sue pertanto se per lei quelle del nostro sindaco sono state ordinanze farlocche in automatico lo sono anche quelle di Sardegna e Calabria, ci vuole anche un po’ coerenza.Non è che se per una volta ammette che ha ragione il sindaco finisce all’inferno.

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  3. Le disposizioni sino ad ora seguite hanno portato o no ad un livello bassissimo di contagi? Vuole per forza di cose porsi ad un livello istituzionale ben più alto di quello previsto dalla sua carica. Da sindaco di Messina è di questa città e della sua area che deve preoccuparsi. Al meglio delle sue capacità e nell’ambito delle sue competenze. È mai concepibile un dialogo diretto di migliaia di sindaci con il governo e con governatori delle regioni? Cos’è una specie di politica anarchica nell’esercizio della quale tutti hanno il diritto di opporsi a qualunque decisione in ogni circostanza, solo per la pretesa di avere ragione? Quando sarà governatore della Sicilia rientrerà nelle sue prerogative influenzare con diritto il rapporto tra stato e regione. Da “semplice” sindaco, il tutto si riduce a puro esercizio propagandistico. Il lavoro di cui ha bisogno Messina basta ed avanza da solo per assorbire ogni sua energia.

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    1. Egr. Arcistufo2.0
      Mi permetta di dissentire e di farle osservare che nel nostro Paese i morti sono stati,ad oggi, circa circa 30.000 su una popolazione di circa 60.000.000 (1/ 2.000 abitanti).
      In tutta Europa, Italia compresa, 140.000 su una popolazione di circa 740.000.000 (1/ 5.300 abitanti).
      Questi sono dati ufficiali dei quali non si può non tenere conto.

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      1. E quindi?
        Forse che il terrorismo del ciarameddaro è stato esagerato?

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  4. Sono indignato da questo sindaco, si vergogni , anzi mi vergogno io per lui.

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  5. E gia….ognuno faccia il suo lavoro al meglio delle sue possibilità e delle sue competenze…..

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  6. Il nostro sindaco gioca la sua partita politica personale per acquistare ad ogni costo visibilità. Ogni giorno fa il suo spettacolo mediatico e il giorno successivo si smentisce da solo pur di smentire quanto detto da altri. Appare come un bambino capriccioso che vuole fare il capo della classe….faccia gli esami di maturità caro sindaco i cittadini sono stanchi e soffrono anche per il suo teatrino.

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  7. I sassolini??? ma che articolo scrivete? ASSURDO.
    Questo Sindaco ci fa solo vergognare davanti a tutta Italia,
    non fa altro che abusare dei suoi poteri per avere visibilità e consenso, cavalcando quella paura che lui stesso crea.
    L’ordinanza regionale è concordata col governo, lui è solo mero esecutore
    I cimiteri vanno semplicemente aperti, non c’è nessun dubbio, non scherziamo.
    mamma mia quanta vergogna

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    1. nessun colore 3 Maggio 2020 16:57

      Lei non ha letto il dpcm (70 pagine e di cimiteri non se ne parla), lei ha letto semplicemente la Faq di ieri sera, questi fanno le leggi che poi loro stessi devono interpretare, anche Musumeci ha dovuto scrivere a proposito delegandone la responsabilità ai sindaci. In questo caso il sindaco ha ragione, se poi sbaglia nei modi è un’altro discorso, alla fine saremo i messinesi a decidere chi votare o meno, sicuramente meglio lui che il nulla cosmico da quarantanni ad oggi. Prima di De Luca siamo stati definiti”Cenerentola d’Italia, verminaio della Sicilia, Cloaca…..”.

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      1. Ed oggi in tutta Italia si ride di Messina e dei messinesi. Ma allo Zampognaro che di Messina non è, non importa, purché si parli di lui. E voi lì ad applaudire.

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  8. Salvatore Speranza 3 Maggio 2020 07:42

    http://www.governo.it/it/faq-fasedue
    In questa pagina della Presidenza Del Consiglio, relativamente ai Cimiteri trovi già questa domanda/risposta:

    Posso andare al cimitero per omaggiare un caro defunto, anche al di fuori delle cerimonie funebri?
    Sì, è consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento.
    Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il Sindaco può disporne la temporanea chiusura.

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    1. Lo Zampognaro è tale e quale Salvini, specializzato in bugie e giravolte.

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