Salva Metromare, ma nel week end tutti a nuoto. Cartour: al via le corse diurne

Salva Metromare, ma nel week end tutti a nuoto. Cartour: al via le corse diurne

Rosaria Brancato

Salva Metromare, ma nel week end tutti a nuoto. Cartour: al via le corse diurne

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lunedì 30 Giugno 2014 - 15:55

Nello Stretto delle follie avviene anche che l'accordo su Metromare viene raggiunto all'ultimo momento e solo parzialmente. Salvi i collegamenti veloci di Metromare ma solo dal lunedì al venerdì. Nei week-end si potrà raggiungere a nuoto l'altra sponda. Intanto da oggi sono in vigore gli orari estivi della Cartour, nonostante il no della giunta. Il capogruppo Pd Paolo David sposa la tesi dei Franza e invita Accorinti ad accettarla.

Il peggio è stato scongiurato. Almeno per i prossimi sei mesi.

Come sempre all’ultimo secondo utile, quasi sulla porta, come sempre con un accordo rattoppato che fa “acqua”, è il caso di dirlo, da tutte le parti.

Il servizio Metromare è salvo, anche se nel week end i passeggeri, soprattutto quelli diretti a Reggio Calabria, potranno attraversare a nuoto lo Stretto.

Ma dobbiamo accettare a denti stretti un accordo che fino all’ultimo momento sembrava difficile anche perché UsticaLines aveva annunciato lo stop alle corse sin da domani.

Ma andiamo per ordine: salve le corse Bluferries per Villa San Giovanni e UsticaLines per Reggio Calabria, almeno dal lunedì al venerdì. Con UsticaLines le trattative si sono protratte per tutto il pomeriggio ma alla fine anche la società ha accettato la proroga sia pure sulla base di alcuni paletti, come appunto lo stop nei week end.

E’ questo l’aspetto più importante dell’incontro che si è svolto all’ora di pranzo al Ministero dei Trasporti, presenti le amministrazioni di Messina, Villa e Reggio, gli assessori regionali di Sicilia e Calabria, ed i vertici delle società UsticaLines e Bluferries. Nei giorni scorsi della vicenda si è interessato il parlamentare Enzo Garofalo che negli ultimi anni si è impegnato per evitare che il servizio lentamente venisse "affondato" con diverse strategie.

Le parti, soprattutto con UsticaLines che da domani avrebbe “tirato i remi in barca” e lasciato a terra i pendolari per Reggio Calabria, erano distanti. UsticaLines si era già ritirata all’improvviso dal bando di gara e aveva fatto sapere di non volerne sapere della proroga di sei mesi. E’ l’aspetto economico quello che meno aggrada alla società, che nel frattempo ha altre rotte più appetibili sulle quali dirottare mezzi e personale. Più semplice la trattativa con Bluferries che l’ennesima proroga l’aveva accettata e attendeva solo il via libera del Ministero, che infatti c’è stato.

Dopo un lavoro di diplomazia e “lima” alla fine anche UsticaLines ha detto si, ma con una serie di paletti, il più “pesante” dei quali, per i passeggeri è la sospensione delle corse per Reggio Calabria nei week-end, ma a fronte dello stop definitivo è apparso il male minore.

Quindi saranno regolari le corse per Villa e per Reggio, ma nei fine settimana sarà meglio per tutti restare a casa o armarsi di pazienza e usare Caronte o Fs. Più difficile raggiungere Reggio, a meno che non si è abili nuotatori. In caso contrario non ci sono alternative alla nave fino a Villa e da lì treno, auto, autostop fino a Reggio.

Ma su Metromare è stato il massimo che siamo riusciti a strappare, soprattutto dopo il pasticcio del bando.

Niente da fare invece per la proposta presentata dalla giunta Accorinti: quella della E-DEA, un gruppo imprenditoriale che si era fatto avanti per gestire il servizio. A quanto pare mancavano i requisiti necessari, soprattutto sotto il profilo della sicurezza, dal momento che dopo la tragedia del Segesta i parametri sono abbastanza rigidi a tutela di personale e viaggiatori.

“Abbiamo ricevuto la disponibilità di un imprenditore a svolgere il servizio con mezzi veloci con capienza di 180 passeggeri, mantenendo gli orari attualmente gestiti ed offrendo condizioni di maggior vantaggio per i residenti nei Comuni di Messina, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni, e sistemi di abbonamento per i pendolari (attualmente non esistenti)” dichiaravano oggi il vicesindaco Guido Signorino, e glii assessori, alle politiche del mare, Filippo Cucinotta, ed ai trasporti, Gaetano Cacciola. “La vicenda evidenzia la necessità di introdurre modifiche essenziali e strutturali nelle modalità di gestione dell’attraversamento dello Stretto di Messina- si legge in una nota- In primo luogo, si ritiene che i bandi debbano possedere caratteristiche di maggior apertura, consentendo a più operatori di formulare offerte; nell’incremento della partecipazione (ancorché sottoposta ai più rigidi requisiti di sicurezza) si aprirebbe lo spazio per offerte migliorative a tutto beneficio dell’utenza. In secondo luogo è necessario che le problematiche dell’attraversamento dello Stretto assumano la centralità loro dovuta (i porti di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni sono di gran lunga i più importanti d’Italia per flusso di passeggeri). Non è pensabile e non è accettabile che una così rilevante parte della mobilità di persone venga trattata come elemento marginale nella problematica dei trasporti nazionali e venga sottoposta ad un sistema di finanziamento interruttivo e sincopato. Occorre che il Governo assuma la necessaria responsabilità per garantire: a) la più elevata competitività nell’offerta del servizio; b) la stabilizzazione del finanziamento del servizio in nome del principio della continuità territoriale”.

Niente da fare quindi al momento per la soluzione tampone della E- DEA proposta dall’amministrazione anche se l’imprenditore potrà farsi avanti in occasione del nuovo bando che a questo punto ci auguriamo sia fatto in modo diverso rispetto al precedente.

Tirano quindi un sospiro di sollievo i passeggeri, che sono diventati un vero e proprio “popolo dello Stretto”, che però, di proroga in proroga, è costretto ad accettare condizioni sempre peggiori.

“Non ci facciamo vendere come un successo quello che è soltanto un risultato parziale e ristretto-commenta amareggiato Michele Barresi, Orsa- Su Reggio Calabria nei week-end non sapremo come andare, cosa già accaduta con Villa San Giovanni, ma per la quale si può provvedere con le navi delle Ferrovie. Con Reggio non c’è altra possibilità. Vorrà dire che possiamo parlare di Area Metropolitana Integrata solo nei giorni feriali…..”

In serata il deputato Enzo Garofalo ha commentato positivamente la soluzione della vicenda: “Ho seguito dall’inizio l’evolversi della questione Metromare, mi sono battuto perché venissero stanziati i fondi per una programmazione che fosse almeno triennale. Ribadisco che non si può pensare di gestire con questa approssimazione un servizio che garantisce il diritto alla mobilità di tutti quei pendolari che ogni giorno, per ragioni di studio o di lavoro, attraversano lo Stretto.

Uno dei pochi servizi che da noi ha dimostrato di essere apprezzato e davvero funzionale a molti va difeso con le unghie e con i denti. Sono felice che sia stata scongiurata, per l’ennesima volta in calcio d’angolo, l’interruzione del servizio e ringrazio chi in queste ore ha riconosciuto il lavoro che ho svolto su questo tema ma non sono soddisfatto e non lo sarò fino a quando davvero Metromare verrà gestito come un status e non come una concessione”.

Da un tratto di porto ad un altro, oggi è entrata in vigore la nuova tabella oraria della Cartour, che prevede due corse diurne, una in arrivo ed una in partenza. Alle 15 è partita regolarmente la nave per Salerno, mentre domani mattina alle 11 arriverà il carico proveniente dalla nave notturna di Salerno. Rinviato pertanto a domani il sit-in del movimento anti-tir.

L’amministrazione nei prossimi giorni predisporrà l’ordinanza per il divieto di transito sul cavalcavia ai mezzi pesanti, che dovrebbe entrare in vigore dal 20 luglio. Difficile comunque che da oggi al 20 non esploda lo scontro tra amministrazione e società. Nessuna delle due parti vuol fare un passo indietro e come ribadito da Accorinti “i diritti dei cittadini non sono negoziabili”, ma è probabile che i Franza percorreranno tutte le vie possibili, compresa quella giudiziaria per mantenere fermo il punto sulle due corse diurne.

A sposare la tesi della Caronte-Tourist è oggi il capogruppo del Pd Paolo David, area Genovese, che invita il sindaco ad accettare la proposta della società “ed evitare posizioni rigide, data la limitata consistenza del fenomeno, circa 40 tir giornalieri in una città in cui per tutto l’anno circolano 500 tir”. Secondo David il sindaco dovrebbe accettare la proposta dei Franza sulla “diluzione governata delle operazioni di sbarco e imbarco, sul supporto per il governo dei flussi a Tremestieri, salvaguardando così 150 lavoratori e il futuro dell’azienda. Con l’ordinanza del 20 luglio la società sarebbe costretta a cancellare la seconda nave e licenziare i lavoratori”.

In sintesi il capogruppo ripete punto per punto quanto già dichiarato dall’amministratore delegato Vincenzo Franza, nella lettera indirizzata al primo cittadino e in base alla quale la situazione che le precedenti amministrazioni hanno accettato dovrebbe restare immutata per “eredità”.

Da rilevare che non tutto il Pd la pensa come Paolo David, perché ad esempio l’’area Civati, rappresentata da un altro David, Piero, la pensa in modo diametralmente opposto e ha annunciato proteste e pieno sostegno all’amministrazione.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. Paolo David??? Ma chi ……??

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  2. Paolo David??? Ma chi ……??

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  3. BISOGNA RISPETTARE LE REGOLE GIUSTE 30 Giugno 2014 18:19

    “data la limitata consistenza del fenomeno, circa 40 tir giornalieri in una città in cui per tutto l’anno circolano 500 tir”.”
    Questi sono i numeri di Cartour, altri sono quelli delle autorità di controllo. Il signor David visto che pensa sia trascurabile l’impatto sulla città potrebbe andare a vivere per questi due mesi sulla via La Farina dedicandosi a salutari passaggiate quando la stessa è percorsa dai TIR.
    Vedremo a settembre se è sempre dello stesso avviso.

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  4. BISOGNA RISPETTARE LE REGOLE GIUSTE 30 Giugno 2014 18:19

    “data la limitata consistenza del fenomeno, circa 40 tir giornalieri in una città in cui per tutto l’anno circolano 500 tir”.”
    Questi sono i numeri di Cartour, altri sono quelli delle autorità di controllo. Il signor David visto che pensa sia trascurabile l’impatto sulla città potrebbe andare a vivere per questi due mesi sulla via La Farina dedicandosi a salutari passaggiate quando la stessa è percorsa dai TIR.
    Vedremo a settembre se è sempre dello stesso avviso.

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  5. Be’, se è “Area Genovese”, cosa ci si poteva aspettare?

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  6. Be’, se è “Area Genovese”, cosa ci si poteva aspettare?

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  7. ok, segno “Paolo David” tra quelli che alle prossime elezioni non voterò neanche se mi fanno la danza della pioggia suonando l’ukulele..

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  8. ok, segno “Paolo David” tra quelli che alle prossime elezioni non voterò neanche se mi fanno la danza della pioggia suonando l’ukulele..

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  9. Speriamo che qualcuno istituisca corsi di nuoto sull’attraversamento dello stretto,altrimenti le correnti ci faranno fare la fine di alcuni poveri “migranti” del dcanale di sicilia.

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  10. Speriamo che qualcuno istituisca corsi di nuoto sull’attraversamento dello stretto,altrimenti le correnti ci faranno fare la fine di alcuni poveri “migranti” del dcanale di sicilia.

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  11. ma perchè, ancora votate?

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  12. ma perchè, ancora votate?

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