Supermercati Cambria, la preoccupazione dei sindacati

Supermercati Cambria, la preoccupazione dei sindacati

Santi Cautela

Supermercati Cambria, la preoccupazione dei sindacati

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venerdì 05 Aprile 2019 - 12:34

La cessione al gruppo Arena (Decò) potrebbe salvare i supermercati di Milazzo e garantire futuro ai lavoratori ma resta alta l'attenzione dei sindacati regionali.

«Resta la preoccupazione per le sorti di un centinaio di lavoratori dei negozi della Distribuzione Cambria esclusi dal piano presentato in tribunale. Si vocifera di una trattativa in corso ma non c’è ancora certezza. Aspettiamo inoltre con speranza l’approvazione da parte del tribunale di Barcellona del piano presentato dall’azienda, senza il quale rischia di essere vanificato tutto il lavoro svolto». Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia, commentando l’invio al tribunale del piano di ristrutturazione del debito da parte della Distribuzione Cambria, titolare del marchio Iperspaccio e Superspaccio Alimentare, col quale propone il salvataggio di dieci punti vendita grazie alla cessione al gruppo Arena.

Cambria, a causa della situazione debitoria, si era impegnata a presentare un piano di salvataggio e il pagamento dei debiti ai fornitori, tra cui il principale Sma Auchan. A essere esclusi al momento sono i supermercati di Termini Imerese, Caltagirone, Giarre, Le Vele ad Acireale e poi in Calabria ad Arghillà, Pellaro e Rosarno. Fanno parte invece dell’accordo, e dunque potrebbero essere salvati, i punti vendita di Palermo (via Crocifisso a Pietratagliata, via Ingham, via Ugo La Malfa), Siracusa, Aci Sant’Antonio, Milazzo, Giardini Naxos, Centro Sicilia, Catania, Lascari. 

Anche la Fisascat Cisl segue con attenzione l’evoluzione: “Secondo quanto comunicato, l’accordo di ristrutturazione dei debiti proposto da Cambria è stato accettato dall’85% dei creditori, permettendo in questo modo all’azienda di onorare i propri impegni, anche nei confronti dei lavoratori ad oggi in attesa di stipendi arrettati. Resteranno, invece, in capo a Distribuzione Cambria i Cash & Carry di Messina, Milazzo e Torrenova e i punti vendita di Rosarno e Acireale, nonché i due Fast Chef di Misterbianco e San Giuseppe La Rena”.

“Seguiremo attentamente gli sviluppi della vertenza – afferma Mimma Calabrò, segretario generale dell Fisascat Cisl Sicilia -. Da quanto comunicato dall’azienda, sembrerebbe che ci siano i presupposti per una serena continuità occupazionale dei dipendenti dei 10 punti vendita interessati. Attendiamo adesso che si ufficializzi la vendita per sederci al tavolo e avviare tutte le procedure previste dalla legge per il passaggio dei lavoratori a F.lli Arena – conclude Calabrò -. Resteremo comunque vigili continuando a monitorare la situazione dei punti vendita rimasti in capo a Distribuzione Cambria a tutela dei lavoratori non coinvolti nel passaggio”.In questi negozi lavorano circa 350 dipendenti.“In extremis – spiega Flauto – Cambria ha presentato un piano che prevede il salvataggio di dieci punti vendita. Attendiamo fiduciosi la decisione del giudice in attesa di una soluzione che possa salvaguardare tutto il personale”.

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