Masterplan, il comprensorio jonico alla ricerca di una visione unitaria di Città metropolitana. E di una governance

Masterplan, il comprensorio jonico alla ricerca di una visione unitaria di Città metropolitana. E di una governance

Carmelo Caspanello

Masterplan, il comprensorio jonico alla ricerca di una visione unitaria di Città metropolitana. E di una governance

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giovedì 03 Dicembre 2015 - 19:37

Incontro con sindaci, amministratori ed esperti nell'aula consiliare di Giardini Naxos, organizzato da Tempostretto. I tempi sono strettissimi e le risposte al Governo nazionale dovrebbero essere date, con tanto di elaborati, entro la fine dell’anno in corso. Tecnicamente è impossibile. Ecco come cambia la progettazione del territorio

Si accende anche in provincia il dibattito sul Masterplan per il Sud. Un contributo determinante dovrà essere fornito dalla Città metropolitana che di fatto ancora non c’è. Parliamo di uno strumento per lo sviluppo del territorio, un’opportunità per fare rete. I tempi sono strettissimi e le risposte al Governo nazionale dovrebbero essere date, con tanto di elaborati, entro la fine dell’anno in corso. Tecnicamente impossibile. Venerdì è fissato un incontro con i sindaci della Città Metropolitana a Messina, nel salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni. Ma ancora manca una visione strategica sub comprensoriale. Grazie alla nostra testata, la redazione e l’editore di Tempostretto, si sono svolti degli incontri sul territorio. Nello Jonio a Giardini Naxos, nell’aula consiliare, moderato da Rosaria Brancato, sono interventi sindaci, assessori e presidenti dei Consigli comunali dell’intero hinterland.

L’obiettivo era quello di arrivare ad una visione strategica complessiva e ad una proposta che non sia soltanto una “lista della spesa” ma guardi ad un traguardo di crescita per l’intera provincia. C’è ancora molto da lavorare, soprattutto affinché gli amministratori locali possano esprimere una governance in grado di sedere al tavolo della più ampia progettazione del vasto territorio della Città metropolitana e poi a Roma. Non tutti sanno cosa bisogna fare, anche se detto così potrebbe sembrare banale. Ma è la realtà. E non si capisce nemmeno a chi spetti la regia. Il dibattito è stato articolato. Tutti hanno ringraziato Tempostretto per l’iniziativa facendo al contempo notare, però, che questo è il segno di un grande vuoto politico, in quanto è apprezzabile che il dibattito sia stato promosso dal giornale online, ma ciò avrebbe dovuto farlo proprio la politica. E naturalmente non passa inosservato il vuoto normativo che gravita intorno alla costituzione della Città metropolitana con i suoi organismi. In concreto si parla di messa in sicurezza del territorio, salvaguardia delle coste, sviluppo del turismo anche nell’entroterra, miglioramento delle infrastrutture e dei collegamenti viari, oltre alla valorizzazione del vastissimo patrimonio culturale. La rinascita della Sicilia, ed in modo particolare dell’Area metropolitana di Messina, passerà obbligatoriamente da questi cinque punti. Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco. Di seguito e schematicamente gli interventi.

NELLO LO TURCO, sindaco di Giardini Naxos: “Difficile ma possibile raggiungere un’unità d’intenti. Punti da portare avanti: salvaguardia delle coste e messa in sicurezza del territorio. Trattare tematiche ed argomenti di ampio respiro come problematiche relative al turismo, che in futuro dovrà svilupparsi anche nell’entroterra del comprensorio taorminese. Necessario pensare in maniera allargata e non più in modo strettamente locale. Basta ai campanillismi”.

MARCO SAETTI, Sindaco di Casalvecchio: “Partire dalle emergenze del territorio per attuare una politica efficiente. Partire dalle nostre bellezze e dai nostri punti di riferimento. Garantire un’unità politica e strategica con tutti i Comuni per attuare i progetti di sviluppo per il territorio. Evitare i campanilismi e i localismi, cercando di stare uniti. Venerdì dovremo stare uniti, altrimenti sarà un vero e proprio fallimento. Unire le forze per poter dialogare e presentare il nostro Piano”.

ALFREDO SCHIPANI Presidente Confindustria Messina: “Vorrei capire se questo territorio vuole veramente costituire la Città metropolitana. La Città metropolitana di Messina potrà dialogare direttamente con Bruxelles, bypassando la Regione Sicilia e anche il Governo centrale. Non possiamo perdere questa occasione. Abbiamo un territorio da risanare, problemi vari da risolvere e l’unica opportunità è la Città metropolitana. Prima di tutto bisognerà battere i pugni sul tavolo e cominciare a programmare il futuro mettendo a punto i progetti. Catania e Palermo sono già pronte per inaugurare le loro aree metropolitane. Il futuro è questo. Venerdì bisogna esserci per far capire a tutti che questa zona vuole cambiare definitivamente rotta. Per intercettare i fondi europei bisognerà organizzarsi in quest’ottica. Questa è l’unica opportunità. Un’occasione da cogliere al volo”.

CARMELO PICCIOTTO presidente Confocommercio Messina: “Stiamo partendo da zero e questo è un dato di fatto. Dobbiamo iniziare prima di tutto a creare impresa. Bisogna far capire che l’economia reale sta esplodendo. Puntare sulla meritocrazia, che dovrà essere il passo fondamentale da cui iniziare per programmare il futuro”.

LILLO OCEANO, segretario Cgil Messina: “Arretratezza dovuta anche alla nostra disorganizzazione interna. Il più grande distretto turistico siciliano è servito solo da un binario ferroviario. Il Masterplan deve colmare questo deficit strutturale ed infrastrutturale che penalizza tutta l’Isola. Ma bisognerà investire soprattutto nell’Istruzione. Le nostre future figure professionali dovranno essere preparate ad affrontare queste sfide epocali. E dunque sarà fondamentale evitare la dispersione scolastica. In Sicilia i dati al riguardo sono allarmanti. Indice di dispersione scolastica ad alti livelli. Infrastrutture materiali e non solo dovranno essere i punti da portare avanti nei prossimi anni. Progettare insieme, coinvolgendo le popolazioni nelle scelte politiche. Dobbiamo pensare al futuro della nostra terra. La Città metropolitana è un’occasione unica da cogliere al volo”.

MARIO PUGLISI, presidente del Consiglio comunale di Fiumedinisi: “Siamo partiti male. Quello che mi chiedo è chi dovrà rappresentarci al tavolo del Governo nazionale. Noi pensiamo a risolvere i problemi del dissesto idrogeologico che ci stanno attanagliando, ma si dovrà intervenire in tre diversi ambiti: mobilità con sviluppo e messa in sicurezza delle strade; salvaguardia delle coste e settore produttivo. Puntare tutto su questo”.

TONINO GENOVESE, segretario generale della Cisl: “Dobbiamo cercare di compattarci per attuare delle progettualità fondamentali per lo sviluppo territoriale, creando anche una relativa Governance politica”.

MICHELE LIMOSANI, professore ordinario di Politica economica, all’Università di Messina: “Il Governo nazionale deve fare sul serio con il Sud. 95 miliardi di euro da spendere fino al 2023. Considerazioni generali sugli interventi che il Governo nazionale effettuerà nei prossimi anni. Tre punti da portare avanti: visione strategica territoriale per capire cosa si vorrà fare “da grandi”; elaborare un Piano d’intervento chiaro, azioni di ampio respiro: porticcioli turistici, strade e autostrade efficienti, ferrovie e infrastrutture di ogni tipo. Mortificante il taglio dei finanziamenti regionali ai Comuni, ma è il tempo di pensare in grande. Basta localismi. Ristrutturazione delle aree industriali come Milazzo, Giammoro o Villafranca Tirrena. Venerdì 4 dicembre durante l’incontro alla provincia di Messina si stabiliranno le linee guida da percorrere per attuare il Masterplan per l’Area metropolitana. Chi guiderà il comprensorio di Messina a Roma? Bisognerà pianificare tutto in base alle intenzioni del Governo nazionale che deve spiegare tutto in tempi veloci. L’Università di Messina sarà al fianco di chi vorrà attuare queste progettualità. Progettare infrastrutture, miglioramento delle condizioni ambientali, mitigazione del dissesto idrogeologico e valorizzazione del patrimonio culturale: questo è quello che si dovrà presentare a Roma".

GIANCARLO LO TURCO, capogruppo di maggioranza Consiglio comunale di Giardini: “Snellire la burocrazia per attuare subito i progetti. Infrastrutture, come le linee ferroviarie, da potenziare. Bisogna stabilire su cosa puntare: ponte sì o ponte no? Bisogna decidere. D’accordo con Limosani. Facciamo subito il ponte che le altre infrastrutture verranno realizzate di seguito”.

ALESSANDRO COSTA, sindaco di Letojanni: “Non siamo in grado di presentare ancora dei progetti, ma in questa fase dobbiamo preoccuparci di capire chi dovrà rappresentarci e cosa fare. Giuridicamente come possiamo creare una Governance provvisoria? Il mio consiglio è creare una sintesi in tutto il comprensorio, ma qualcuno deve fare da cerniera con gli altri centri. Unione. Bisogna fare sintesi tra noi”.

ROSARIO D’AMORE, sindaco di Mongiuffi Melia: “La speranza è che i centri collinari non vengano dimenticati e penalizzati dalla nuova progettazione del territorio. Al momento siamo attanagliati dalle frane. E pur essendo a pochissimi chilometri dalla Capitale del turismo siciliana, Taormina, da noi non arriva nessuno…”.

Presenti all'incontro, tra gli altri, il presidente del Consiglio di Giardini Naxos, Danilo Bevacqua; l'assessore al Comune di Castelmola, Stefania D'Agostino, i sindaci di Savoca, Nino Bartolotta; Roccafiorita, Giuseppe Russo e Gallodoro, Alfio Currenti, il vicesegretario regionale dell'Udc, Matteo Francilia.

Carmelo Caspanello (ha collaborato Enrico Scandurra)

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