Musumeci sui Nebrodi: "lo sviluppo è nelle vostre mani, oltre il Parco"

Musumeci sui Nebrodi: “lo sviluppo è nelle vostre mani, oltre il Parco”

Alessandra Serio

Musumeci sui Nebrodi: “lo sviluppo è nelle vostre mani, oltre il Parco”

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martedì 11 Settembre 2018 - 00:04

Il Governatore regionale parla di economia e turismo al V Festival del Giornalismo Enograstronomico e indica le criticità dell'area: "mancano strutture di accoglienza adeguate, così i Nebrodi restano fuori dai circuiti. Il Parco è una ricchezza, ma non può essere mummificato".

Lo sviluppo dei Nebrodi non può che passare dal turismo e dalle eccellenze enograstronomiche. Ma occorre superare le due criticità principali che oggi sconta il territorio: la mancanza di strutture di accoglienza adeguate all’inserimento nei grandi circuiti turistici e il superamento della gestione della riserva naturale così come oggi concepita. E’ questo in estrema sintesi il senso dell’intervento di Nello Musumeci a Galati Mamertino, a conclusione del Festival del Giornalismo enogastronomico.

Alle domande di Nino Amadore, giornalista del Sole 24ore e animatore del festival giunto alla quinta edizione, il Governatore siciliano ha risposto tracciando le linee che l’area deve percorrere, per superare il gap che non gli consentono di vivere di turismo, così come invece le enormi potenzialità dei Nebrodi permetterebbero.

Dalla tre giorni di dibattiti, presentazioni di libri e incontri che mettono a confronto operatori del settore, della comunicazione e delle istituzioni, è venuto fuori un dato: le potenzialità del territorio sono le eccellenze eno gastronomiche e la straordinaria morfologia che gli consente di offrire al turista aree verdi montane incontaminate ad un passo da splendide spiagge. Perché tutto diventi un “pacchetto” vendibile ai turisti, però, manca una visione strategica di insieme e la capacità di operare in rete da parte dei produttori e dei rappresentanti degli enti locali.

Musumeci è d’accordo. E alle sollecitazioni di Amadore sui gap infrastrutturali che penalizzano l’area – dai collegamenti ferroviari alla distanza coi centri decisionali regionali – risponde richiamando gli operatori stessi alle loro responsabilità. E’ più che una “tirataccia d’orecchi”, quella del Governatore, è un vero e proprio affondo.

“La regione è pronta a pubblicizzare tutti i programmi che offrirete – dice Musumeci – in tutte le sedi, nazionali e internazionali. Ma ad oggi manca ancora il prodotto. Stiamo dialogando con la Cina, per intercettare quello che oggi è il principale flusso turistico mondiale. I cinesi cercano aree come queste, dove godere della natura incontaminata e gustare prodotti unici. La gastronomia è il motore principale del turismo oggi. Ma i tour operator non vendono pacchetti a gruppi inferiori a 60 persone, o strutture sotto le 20 camere. Oggi sui Nebrodi non esistono strutture di accoglienza adeguate a intercettare questi flussi turistici. E manca l’offerta territoriale: ognuno non può fare per sé. I produttori si devono mettere insieme, gli operatori devono lavorare insieme, devono farlo anche i sindaci”.

Poi l’affondo diretto alla riserva del Parco dei Nebrodi: “Il parco sì, ma non così. La tutela certo, è fondamentale, è stato proprio l’isolamento – che da un lato vi penalizza ma dall’altro vi arricchisce – e la tutela ambientale a fornirvi questa unicità territoriale – ma Parco non vuol dire mummificazione di un territorio”.

Dopo il richiamo agli operatori perché facciano squadra, il Governatore ha annunciato che il piano regionale del turismo è in dirittura d’arrivo. E che appunto il modello di gestione del Parco cambierà.

A fargli eco, chiudendo i lavori del Festival, è stato un altro degli animatori della manifestazione, Pino Drago del Degusto. L’imprenditore del settore enogastronomico ed esponente politico galatese ha spiegato che fino ad oggi uno dei principali ostacoli all’impresa turistica locale è stata proprio l’assenza degli strumenti legislativi e di gestione. “Per anni abbiamo atteso i piani particolareggiati”, ha spiegato Drago “e questo ha impedito a quelli imprenditori che ci hanno provato di realizzare quelle strutture che lei chiede”.

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