Si chiude un contenzioso storico avviato dopo il fallimento della Gepco Salc
Una controversia giudiziaria iniziata quasi vent’anni fa e un accordo tra il Comune di Messina e i cessionari dei crediti della defunta Gepco Salc s.p.a. in liquidazione. La transazione chiude definitivamente la lite relativa ai lavori di costruzione del collettore autostradale Nord – Svincolo Giostra Annunziata, appaltati nel lontano 1997. La firma è degli avvocati Maurilio Scafidi, Mauro Orlandi e Benedetto Cimino, per Zeta Investimenti, e degli avvocati Aldo Tigano e Giovanni Arena per il Comune di Messina.
La lunga lite in tribunale
La vicenda ha avuto inizio con un atto di citazione depositato nel gennaio 2006 dal curatore fallimentare della Gepco Salc s.p.a.. Il contenzioso, incentrato su presunte carenze progettuali e inadempimenti da parte dell’Amministrazione comunale, riguardava i primi due lotti dello svincolo di Giostra.
Nel 2014, in seguito all’omologazione del concordato fallimentare, la società Zeta Investimenti s.r.l. è subentrata nella posizione processuale della curatela fallimentare.
La condanna in primo grado
Il primo capitolo della saga giudiziaria si è chiuso con la sentenza numero 1726/2022, pubblicata dal Tribunale di Messina il 20 ottobre 2022. Il Tribunale aveva parzialmente accolto le domande della parte attrice, condannando il Comune di Messina a versare a Zeta Investimenti la somma di 3 milioni 815mila euro, oltre accessori e spese processuali.
Zeta Investimenti aveva proposto appello, a cui il Comune di Messina aveva risposto con appello incidentale per ottenere la riforma della condanna. Nel frattempo, il 17 luglio 2024, la Corte d’Appello di Messina aveva sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza di primo grado.
La cessione del credito e l’accordo finale
Durante la pendenza del giudizio d’appello, la Zeta Investimenti s.r.l. ha ceduto la posizione contrattuale e il credito al Fondo di Investimenti Alternativo Immobiliare riservato denominato “Sviluppo Edilizia Sostenibile”, gestito da Namira Sgr p.a.. Il Comune ha quindi raggiunto un accordo definitivo con tutti i coinvolti.
La transazione sarà firmata martedì 2 dicembre ed entro 120 giorni, quindi entro il 1. aprile 2026, il Comune di Messina si impegna a versare la somma complessiva di 3 milioni 855mila euro.
L’importo, versato a saldo e stralcio, include sia quanto dovuto in forza della decisione di primo grado (capitale, interessi, spese legali) sia il rimborso della metà degli oneri di registrazione della sentenza. Con l’integrale esecuzione del pagamento, le parti rinunciano definitivamente a tutti i crediti e le pretese relative alla controversia.
